Folla per la Madonna dello Sterpeto, Quarto: «Spero che l'episodio rimanga isolato»
«Non dimentichiamoci le immagini che hanno trafitto il nostro cuore: colonne di camion militari che trasportavano feretri da cremare»
lunedì 4 maggio 2020
«Quello che stiamo vivendo è senza dubbio uno dei periodi più difficili a cui la nostra Italia abbia dovuto far fronte. La sfida ci riguarda tutti, nessuno può sentirsi escluso, poiché ciascuno di noi, pur nel suo piccolo, può fare qualcosa. Vivere all'interno di una comunità, significa avere rispetto degli altri. Pensare solo a se stessi significa scavalcare il bene di tutti. Niente di più sbagliato per uscire da un periodo di crisi. Con molto rammarico devo constatare che è proprio ciò che è avvenuto ieri nella mia Barletta, dove molti concittadini hanno disatteso le norme del vigente DPCM durante la traslazione dell'icona raffigurante la Madonna dello Sterpeto, dal Santuario omonimo alla chiesa Concattedrale - scrive in una nota stampa il senatore Ruggiero Quarto».
«La gravità dell'accaduto, oltre alle conseguenze sanitarie che potrebbe innescare, ha, purtroppo, fatto assurgere Barletta alla ribalta nazionale, come esempio biasimevole da stigmatizzare. Pur rendendomi conto che le responsabilità sono diffuse e che, in questa inusuale emergenza, il pericolo di commettere errori decisionali e di gestione dell'ordine pubblico è dietro l'angolo, spero che l'episodio rimanga isolato. Anzi, ciò che è avvenuto sia di monito nella futura gestione delle successive delicatissime fasi della pandemia. Pena un disastroso propagarsi del virus, in assenza di adeguate protezioni sanitarie. Non dimentichiamoci immagini che hanno trafitto il nostro cuore: colonne di camion militari che trasportavano feretri da cremare senza onoranze funebri!
Ai veri fedeli suggerisco le parole recentemente usate dal Santo Padre "Preghiamo il Signore perché dia al suo popolo, a tutti noi, la grazia della prudenza e obbedienza alle disposizioni perché la pandemia non torni", a cui tanti credenti, me compreso, si sono attenuti rimanendo nelle loro abitazioni. Non voglio in alcun modo mettere in discussione le modalità con le quali ognuno professa la propria fede, che è quanto di più intimo e personale una persona possa avere, ma sarebbe necessario che tutti riflettessimo sulle priorità del particolare momento che stiamo vivendo. Un momento in cui ogni nostra azione può avere conseguenze sugli altri. Avvertire una certa costrizione in questo periodo è umano, abituati come eravamo ad una vita sociale aperta. Potremmo pensare di essere impediti nel più basilare dei valori umani: la Libertà. Ma se conoscessimo davvero il valore di quella Libertà oggi lo difenderemmo stando a casa e rispettando le regole. Perché c'è un solo modo di uscire da questa crisi: remando tutti insieme verso la stessa direzione».
«La gravità dell'accaduto, oltre alle conseguenze sanitarie che potrebbe innescare, ha, purtroppo, fatto assurgere Barletta alla ribalta nazionale, come esempio biasimevole da stigmatizzare. Pur rendendomi conto che le responsabilità sono diffuse e che, in questa inusuale emergenza, il pericolo di commettere errori decisionali e di gestione dell'ordine pubblico è dietro l'angolo, spero che l'episodio rimanga isolato. Anzi, ciò che è avvenuto sia di monito nella futura gestione delle successive delicatissime fasi della pandemia. Pena un disastroso propagarsi del virus, in assenza di adeguate protezioni sanitarie. Non dimentichiamoci immagini che hanno trafitto il nostro cuore: colonne di camion militari che trasportavano feretri da cremare senza onoranze funebri!
Ai veri fedeli suggerisco le parole recentemente usate dal Santo Padre "Preghiamo il Signore perché dia al suo popolo, a tutti noi, la grazia della prudenza e obbedienza alle disposizioni perché la pandemia non torni", a cui tanti credenti, me compreso, si sono attenuti rimanendo nelle loro abitazioni. Non voglio in alcun modo mettere in discussione le modalità con le quali ognuno professa la propria fede, che è quanto di più intimo e personale una persona possa avere, ma sarebbe necessario che tutti riflettessimo sulle priorità del particolare momento che stiamo vivendo. Un momento in cui ogni nostra azione può avere conseguenze sugli altri. Avvertire una certa costrizione in questo periodo è umano, abituati come eravamo ad una vita sociale aperta. Potremmo pensare di essere impediti nel più basilare dei valori umani: la Libertà. Ma se conoscessimo davvero il valore di quella Libertà oggi lo difenderemmo stando a casa e rispettando le regole. Perché c'è un solo modo di uscire da questa crisi: remando tutti insieme verso la stessa direzione».