Flashmob ai Giardini del Castello Svevo per Sergio Ramelli
L'iniziativa di Gioventù Nazionale e Azione Studentesca
mercoledì 27 aprile 2022
18.57
"Venerdì 29 aprile, Gioventù Nazionale e Azione Studentesca hanno deciso di organizzare questo Flashmob presso i Giardini del Castello Svevo per onorare la memoria di Sergio Ramelli. Sergio era un militante del Fronte della Gioventù che, a soli 19 anni, fu vittima di un agguato organizzato da formazioni militanti dell'estrema sinistra "Avanguardia Operaia".
Il 13 marzo 1975 Ramelli, mentre ritornava a casa, fu assalito da un gruppo di Avanguardia Operaia armati di chiavi inglesi, e con queste colpito ripetutamente al capo. Portato in ospedale in condizioni critiche, venne sottoposto ad una delicata operazione al capo. Il decorso post-operatorio fu caratterizzato da periodi di coma alternati ad altri di lucidità; le complicazioni indotte dall'aggressione non lasciarono speranza per il giovane Ramelli. 47 giorni dopo, il 29 aprile, il giovane Ramelli si spense per sempre.
In un periodo dove si rischiava di pagare con la vita le proprie Idee, Sergio, che aveva la nostra stessa età, non si tirò indietro, ecco perché abbiamo il dovere di ricordare quelle tristi pagine di storia italiana soprattutto in un momento come quello attuale in cui il pensiero dominante e politicamente corretto vorrebbe silenziare chi la pensa diversamente nella viva speranza che il vortice della violenza politica non risucchi più nessun cittadino, in qualsiasi idea creda.
Mai più stagioni di odio."
Il 13 marzo 1975 Ramelli, mentre ritornava a casa, fu assalito da un gruppo di Avanguardia Operaia armati di chiavi inglesi, e con queste colpito ripetutamente al capo. Portato in ospedale in condizioni critiche, venne sottoposto ad una delicata operazione al capo. Il decorso post-operatorio fu caratterizzato da periodi di coma alternati ad altri di lucidità; le complicazioni indotte dall'aggressione non lasciarono speranza per il giovane Ramelli. 47 giorni dopo, il 29 aprile, il giovane Ramelli si spense per sempre.
In un periodo dove si rischiava di pagare con la vita le proprie Idee, Sergio, che aveva la nostra stessa età, non si tirò indietro, ecco perché abbiamo il dovere di ricordare quelle tristi pagine di storia italiana soprattutto in un momento come quello attuale in cui il pensiero dominante e politicamente corretto vorrebbe silenziare chi la pensa diversamente nella viva speranza che il vortice della violenza politica non risucchi più nessun cittadino, in qualsiasi idea creda.
Mai più stagioni di odio."