Firmata la convenzione fra la provincia Bat e la Lum
Il polo universitario della Bat è pronto per il primo anno accademico. «Per permettere ai giovani di studiare a pochi chilometri da casa»
martedì 31 gennaio 2012
Il polo universitario della Provincia di Barletta Andria Trani è pronto per l'avvio del primo anno accademico. Ad Andria, nella sede della Bat, l'agenzia del patto territoriale nord barese ofantino e l'università Lum hanno sottoscritto una convenzione per l'istituzione del presidio universitario, alla presenza del presidente della Provincia (Francesco Ventola), del presidente del patto territoriale e sindaco di Trani (Tarantini), del rettore della Lum di Bari (Emanuele De Gennaro) e dei sindaci dei Comuni del patto.
Ad una prima fase di tutoraggio della durata di un anno, seguirà (come da normative vigenti) il riconoscimento di sede universitaria che avrà luogo nella contestata sede sulla provinciale Trani-Andria, individuata dalla Lum. La Provincia sosterrà l'iniziativa attraverso un impegno finanziario di 500mila euro in borse di studio (circa 200 da 2.500 euro ciascuna) per gli studenti più meritevoli e quelli con difficili situazioni reddituali (secondo i parametri Edisu). Il contributo dei Comuni aderenti al patto territoriale invece, ammonterà complessivamente a 200mila euro, ripartiti proporzionalmente al numero degli abitanti delle undici città. In un primo momento verranno proposti i corsi di laurea in giurisprudenza ed economia, a seguire, il partenariato economico e sociale individuerà, dopo aver analizzato le esigenze delle imprese e dell'intero tessuto economico, l'introduzione di altri eventuali indirizzi.
«Si tratta - ha spiegato il presidente Ventola - di un percorso innovativo, pluriennale, attraverso il quale puntiamo a valorizzare le nostre eccellenze investendo nella formazione e nella cultura. Avremmo potuto destinare i 500mila euro all'allestimento di cartelloni di eventi estivi o natalizi: invece, abbiamo preferito consentire ai nostri giovani di studiare a pochi chilometri da casa, senza dover più sostenere enormi costi per studiare fuori, con la possibilità di trovare un'occupazione nelle nostre aziende, grazie alla relazione tra l'università ed il mondo delle imprese». «La Lum - ha commentato il rettore, Emanuele De Gennaro - ha partecipato al bando espletato dalla Provincia e siamo davvero orgogliosi di esserne destinatari. Riteniamo che l'istituzione di una sede universitaria, inizialmente di tutoraggio, rappresenti una valida opportunità di sviluppo per questo territorio. Le università devono essere al fianco delle istituzioni innovative e del mondo delle imprese, per incentivare lo sviluppo e l'occupazione dei giovani. La nostra è una struttura giovane ma che ha già conseguito traguardi importanti: i nostri laureati trovano lavoro in aziende stabili perché la nostra offerta formativa è completa. Abbiamo individuato noi la sede in cui sorgerà il polo, ritenendola la più strategica ed appropriata, poiché baricentrica e facilmente raggiungibile da tutti i comuni della Provincia e del patto».
«La Lum - ha poi proseguito Tarantini - è riconosciuta dal Censis quale migliore università del meridione, con indici di occupazione dei propri laureati pari all'80%: a fronte di un problema particolarmente delicato quale la disoccupazione giovanile che ci affligge, credo che questo sia un dato particolarmente significativo».
Ad una prima fase di tutoraggio della durata di un anno, seguirà (come da normative vigenti) il riconoscimento di sede universitaria che avrà luogo nella contestata sede sulla provinciale Trani-Andria, individuata dalla Lum. La Provincia sosterrà l'iniziativa attraverso un impegno finanziario di 500mila euro in borse di studio (circa 200 da 2.500 euro ciascuna) per gli studenti più meritevoli e quelli con difficili situazioni reddituali (secondo i parametri Edisu). Il contributo dei Comuni aderenti al patto territoriale invece, ammonterà complessivamente a 200mila euro, ripartiti proporzionalmente al numero degli abitanti delle undici città. In un primo momento verranno proposti i corsi di laurea in giurisprudenza ed economia, a seguire, il partenariato economico e sociale individuerà, dopo aver analizzato le esigenze delle imprese e dell'intero tessuto economico, l'introduzione di altri eventuali indirizzi.
«Si tratta - ha spiegato il presidente Ventola - di un percorso innovativo, pluriennale, attraverso il quale puntiamo a valorizzare le nostre eccellenze investendo nella formazione e nella cultura. Avremmo potuto destinare i 500mila euro all'allestimento di cartelloni di eventi estivi o natalizi: invece, abbiamo preferito consentire ai nostri giovani di studiare a pochi chilometri da casa, senza dover più sostenere enormi costi per studiare fuori, con la possibilità di trovare un'occupazione nelle nostre aziende, grazie alla relazione tra l'università ed il mondo delle imprese». «La Lum - ha commentato il rettore, Emanuele De Gennaro - ha partecipato al bando espletato dalla Provincia e siamo davvero orgogliosi di esserne destinatari. Riteniamo che l'istituzione di una sede universitaria, inizialmente di tutoraggio, rappresenti una valida opportunità di sviluppo per questo territorio. Le università devono essere al fianco delle istituzioni innovative e del mondo delle imprese, per incentivare lo sviluppo e l'occupazione dei giovani. La nostra è una struttura giovane ma che ha già conseguito traguardi importanti: i nostri laureati trovano lavoro in aziende stabili perché la nostra offerta formativa è completa. Abbiamo individuato noi la sede in cui sorgerà il polo, ritenendola la più strategica ed appropriata, poiché baricentrica e facilmente raggiungibile da tutti i comuni della Provincia e del patto».
«La Lum - ha poi proseguito Tarantini - è riconosciuta dal Censis quale migliore università del meridione, con indici di occupazione dei propri laureati pari all'80%: a fronte di un problema particolarmente delicato quale la disoccupazione giovanile che ci affligge, credo che questo sia un dato particolarmente significativo».