Finti siti di e-commerce in tutta Italia, arrestati quattro truffatori a Canosa
Operazione dei Carabinieri della compagnia di Barletta, 70 persone gabbate
mercoledì 23 luglio 2014
15.21
Adescavano i clienti pubblicando su siti "e-commerce" annunci di vendita di telefoni cellulari e articoli sportivi incassando le somme richieste senza mai spedire gli oggetti ma sono stati scoperti. I Carabinieri della Compagnia di Barletta e della Stazione di Canosa di Puglia hanno portato a termine un'operazione finalizzata a disarticolare un gruppo criminale specializzato nelle truffe on-line. Quattro i provvedimenti restrittivi eseguiti, emessi dal Gip del Tribunale di Trani su richiesta della locale Procura della Repubblica, a carico di altrettanti soggetti di Canosa di Puglia che dovranno rispondere di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di truffe informatiche attuate mediante vendite on-line.
È questa la nuova generazione di crimini che costituiscono l'innovativa frontiera dei reati predatori considerato che per la loro commissione è utilizzata la rete telematica. La base logistica del gruppo era Canosa di Puglia mentre le vittime disseminate da nord a sud su tutto il territorio nazionale. L'indagine ha consentito di accertare l'avvenuta esecuzione di circa 70 truffe per migliaia di euro.
La procedura era semplice: adescavano i clienti pubblicando su siti di e-commerce (subito.it, ebay, vivastreet, kijiji e altri) annunci di vendita di cellulari e articoli sportivi, incassando le somme richieste senza mai spedire gli oggetti.
Siamo in presenza di numerosissimi altri casi purtroppo non denunciati dalle vittime. I coinvolti assicuravano espressamente gli interessati all'acquisto sulla bontà della transazione e sul rapido invio dell'oggetto, fornendo in molti casi anche falsi dati relativi alla tracciabilità dei pacchi spediti attraverso corriere, pacchi in realtà mai inviati, e fornendo agli stessi anche i numeri di telefono a loro intestati, al fine di rassicurarli ulteriormente così ottenendo la ricarica della somma su carte di credito prepagate che erano intestate anche a false identità (Monopolo Emilia uno degli alias utilizzati). Il circuito vizioso aveva fruttato al gruppo ricavi per ben 40.000 euro nel corso di due anni d'attività.
I Carabinieri coinvolti nell'operazione hanno voluto dare alcuni consigli per difendersi da questi pericoli: preferire sempre i prodotti nuovi rispetto a quelli "quasi nuovi" con leggero sconto; far sempre delle ricerche sui venditori, forum e social network possono essere un'utile arma di prevenzione; scegliere modalità di pagamento sicure (carte di credito che non siano ricaricabili, PayPal tramite sito ufficiale, contrassegno, pagamento a mano dopo aver esaminato il prodotto).
È questa la nuova generazione di crimini che costituiscono l'innovativa frontiera dei reati predatori considerato che per la loro commissione è utilizzata la rete telematica. La base logistica del gruppo era Canosa di Puglia mentre le vittime disseminate da nord a sud su tutto il territorio nazionale. L'indagine ha consentito di accertare l'avvenuta esecuzione di circa 70 truffe per migliaia di euro.
La procedura era semplice: adescavano i clienti pubblicando su siti di e-commerce (subito.it, ebay, vivastreet, kijiji e altri) annunci di vendita di cellulari e articoli sportivi, incassando le somme richieste senza mai spedire gli oggetti.
Siamo in presenza di numerosissimi altri casi purtroppo non denunciati dalle vittime. I coinvolti assicuravano espressamente gli interessati all'acquisto sulla bontà della transazione e sul rapido invio dell'oggetto, fornendo in molti casi anche falsi dati relativi alla tracciabilità dei pacchi spediti attraverso corriere, pacchi in realtà mai inviati, e fornendo agli stessi anche i numeri di telefono a loro intestati, al fine di rassicurarli ulteriormente così ottenendo la ricarica della somma su carte di credito prepagate che erano intestate anche a false identità (Monopolo Emilia uno degli alias utilizzati). Il circuito vizioso aveva fruttato al gruppo ricavi per ben 40.000 euro nel corso di due anni d'attività.
I Carabinieri coinvolti nell'operazione hanno voluto dare alcuni consigli per difendersi da questi pericoli: preferire sempre i prodotti nuovi rispetto a quelli "quasi nuovi" con leggero sconto; far sempre delle ricerche sui venditori, forum e social network possono essere un'utile arma di prevenzione; scegliere modalità di pagamento sicure (carte di credito che non siano ricaricabili, PayPal tramite sito ufficiale, contrassegno, pagamento a mano dopo aver esaminato il prodotto).