Fiaccolata a Siena per il lutto di Barletta
Il movimento "Se non ora quando?" in corteo con poesie e silenzio. Una nota di Fabio Lattanzio dell'associazione "Fraternità per il diritto alla casa"
sabato 15 ottobre 2011
Tra gli aderenti tante e tanti cittadini , il sindaco di Siena l'On Franco Ceccuzzi, e l'On Susanna Cenni , l'assessore Cannamela. governatore della regione Toscana, Enrico Rossi ha inviato un messaggio. Molti dirigenti e militanti dei partiti del centro sinistra. Le donne del movimento "Se non ora quando?" e la CGIL Toscana si sono legate in un abbraccio grande alla città di Barletta e tutte le lavoratrici e lavoratori in ogni parte del mondo.
Molte donne hanno deciso di partecipare con il lutto al braccio, altre hanno letto messaggi e poesie, ma soprattutto c'era il silenzio nel centro di Siena, che raccoglieva l'attenzione dei passanti anche tra i turisti. Perchè in momenti come questi l'unico solo desiderio è quello di non leggere e sapere mai più di storie come queste, perchè anche questa non avrebbe dovuto verificarsi.
Una della promotrici ha raccontato che ogni volta che muore un soldato in una missione internazionale, c'è una circolare ministeriale che invita al lutto ed alla memoria. Non c'è stata la stessa circolare per le donne di Barletta. E' una delle grandi verità di questo paese, i morti non sono tutti uguali. Ma ora l'unico vero desiderio è leggere pagine di VERITA' E GIUSTIZIA su quei fatti.
«Il mio grazie personale alle donne di Siena, alla CGIL Toscana e tutti i promotori e partecipanti, che hanno capito ed intuito che quanto verificatosi a Barletta» ha dichiarato il barlettano Fabio Lattanzio, presidente dell'associazione "Fraternità per il diritto alla casa". «Non è un caso di cronaca locale, ma il prezzo pagato dalla parte più debole del paese, in questi anni e soprattutto in questi giorni in cui il profitto attraverso i corpi e le anime delle persone. E troppo spesso uccide, tra i più deboli».
Molte donne hanno deciso di partecipare con il lutto al braccio, altre hanno letto messaggi e poesie, ma soprattutto c'era il silenzio nel centro di Siena, che raccoglieva l'attenzione dei passanti anche tra i turisti. Perchè in momenti come questi l'unico solo desiderio è quello di non leggere e sapere mai più di storie come queste, perchè anche questa non avrebbe dovuto verificarsi.
Una della promotrici ha raccontato che ogni volta che muore un soldato in una missione internazionale, c'è una circolare ministeriale che invita al lutto ed alla memoria. Non c'è stata la stessa circolare per le donne di Barletta. E' una delle grandi verità di questo paese, i morti non sono tutti uguali. Ma ora l'unico vero desiderio è leggere pagine di VERITA' E GIUSTIZIA su quei fatti.
«Il mio grazie personale alle donne di Siena, alla CGIL Toscana e tutti i promotori e partecipanti, che hanno capito ed intuito che quanto verificatosi a Barletta» ha dichiarato il barlettano Fabio Lattanzio, presidente dell'associazione "Fraternità per il diritto alla casa". «Non è un caso di cronaca locale, ma il prezzo pagato dalla parte più debole del paese, in questi anni e soprattutto in questi giorni in cui il profitto attraverso i corpi e le anime delle persone. E troppo spesso uccide, tra i più deboli».