Assago, ex calciatore del Barletta disarma l'aggressore
È Massimo Tarantino (giocò nel Barletta 1990/91) l’uomo che ha disarmato l’accoltellatore del Carrefour
venerdì 28 ottobre 2022
12.50
È passato anche da Barletta Massimo Tarantino, l'ex calciatore e attuale dirigente della SPAL che è riuscito a disarmare il folle armato di coltello che ha ucciso un cassiere e ferito, tra gli altri, il calciatore del Monza Pablo Marì al centro commerciale Carrefour di Assago.
Massimo Tarantino, palermitano di origine, classe 1971, approda in biancorosso nella disgraziatissima stagione 1990/91: quella della incredibile retrocessione dalla Serie B alla Serie C1, dopo una prima parte di campionato condotta a ridosso della zona promozione.
Tarantino, giovane e brillante esterno difensivo di fascia sinistra, insieme al centrale difensivo Sottili e al centravanti Pistella, fu tra le poche note liete di quella tormentata stagione, tanto da attirare su di sé l'attenzione del primo Napoli post Maradona: quello allenato da un giovane Claudio Ranieri.
Tarantino trascorrerà all'ombra del Vesuvio cinque stagioni agli ordini di icone della panchina quali Ottavio Bianchi, Marcello Lippi e Vujadin Boskov, prima di approdare nella stagione 1996/97 nella prima Inter di Massimo Moratti dove per la verità avrà ben poca fortuna.
Dopo la parentesi nerazzurra Tarantino disputerà altre cinque stagioni nella massima serie con la maglia del Bologna, ed un'ultima a Como, nella stagione 2002/2003 culminata con la retrocessione in B.
«Io un 'eroe? Non ho fatto nulla». Queste le parole a caldo dell'ex terzino biancorosso subito dopo la folle aggressione a colpi di coltello costata la vita al 47enne Luis Fernando Ruggieri.
Massimo Tarantino, palermitano di origine, classe 1971, approda in biancorosso nella disgraziatissima stagione 1990/91: quella della incredibile retrocessione dalla Serie B alla Serie C1, dopo una prima parte di campionato condotta a ridosso della zona promozione.
Tarantino, giovane e brillante esterno difensivo di fascia sinistra, insieme al centrale difensivo Sottili e al centravanti Pistella, fu tra le poche note liete di quella tormentata stagione, tanto da attirare su di sé l'attenzione del primo Napoli post Maradona: quello allenato da un giovane Claudio Ranieri.
Tarantino trascorrerà all'ombra del Vesuvio cinque stagioni agli ordini di icone della panchina quali Ottavio Bianchi, Marcello Lippi e Vujadin Boskov, prima di approdare nella stagione 1996/97 nella prima Inter di Massimo Moratti dove per la verità avrà ben poca fortuna.
Dopo la parentesi nerazzurra Tarantino disputerà altre cinque stagioni nella massima serie con la maglia del Bologna, ed un'ultima a Como, nella stagione 2002/2003 culminata con la retrocessione in B.
«Io un 'eroe? Non ho fatto nulla». Queste le parole a caldo dell'ex terzino biancorosso subito dopo la folle aggressione a colpi di coltello costata la vita al 47enne Luis Fernando Ruggieri.