“Fase 2” a Barletta: tra mancata cautela e (pochi) dati sui controlli
Sono 5 mila le persone controllate nella Bat nell’ultima settimana mentre non è dato conoscere i controlli effettuati sul territorio comunale
mercoledì 13 maggio 2020
L'avvio della "Fase 2" è stata, di fatto, una scommessa. È per questo motivo che, per non azzardare troppo, non ci sarebbe stata alcuna deroga all'attività di presidio del territorio svolta dalle Forze dell'ordine. Una nuova fase che, seppur successiva a quella dell'emergenza sanitaria, sarebbe stata altrettanto delicata.
Ogni passo falso, continuano a ripetere gli esperti, potrebbe costarci caro. Eppure, non è quanto si direbbe a guardare le immagini della litoranea di Ponente di Barletta presa d'assalto, all'indomani del primo weekend della "Fase 2", dagli stessi cittadini che in massa, lo scorso 1° maggio, sono corsi a salutare la Madonna dello Sterpeto di ritorno in città.
Tuttavia, nonostante i nostri tentavi, ci è risultato impossibile avere contezza numerica dei controlli effettuati sul territorio comunale dal 4 maggio. Un dato che sarebbe stato interessante analizzare ad una settimana dall'inizio della "Fase 2" e a soli cinque giorni dalle riaperture del prossimo 18 maggio.
«L'Arma dei Carabinieri non ha la titolarità di fornire questi dati», ci ha riferito il Comando provinciale di Bari al quale il Comando dei Carabinieri di Barletta ci ha indirizzati. Anche sull'attività svolta dalla Polizia Locale sembra non ci sia modo di avere notizie. Rivolgendoci alla Questura, su indicazione della stessa Polizia Municipale, l'ufficio stampa ci ha rimandato allo stesso Comando municipale al quale ci eravamo già rivolti. Un rimpallo di uffici, gerarchie e competenze che ci ha condotti al vano tentativo, su indicazione dell'URP dei Carabinieri, di contattare la Direzione centrale delle statistiche socio-demografiche e ambientali dell'Istat.
L'unico dato al quale poter guardare resta, allora, quello offerto dalla Prefettura che, tuttavia, non fornisce un prospetto dettagliato per ogni Comune della Provincia. Così, dal 3 all'11 maggio è possibile constatare solo che, approssimativamente, le persone sottoposte a controllo nei dieci Comuni della Bat sono state circa 5 mila, 250 le sanzioni effettuate e 700 gli esercizi commerciali controllati.
Basta un rapido riepilogo dei numeri comunicati quotidianamente dalla Prefettura per accorgersi dell'andamento decrescente delle persone sottoposte a controllo. Solo lo scorso 25 aprile, infatti, sarebbero state circa 4 mila le persone controllate nella Provincia Bat e 3 mila il 26 aprile. Si arriva così al dato dell'ultima settimana che, contando 5 mila persone sottoposte a controllo dal 3 maggio, rivela una drastica diminuzione dei controlli. Arrotondando il dato numerico, per intenderci, si tratta di un numero compreso tra 610 e 620 cittadini fermati per le procedure di controllo in ciascun giorno della settimana, all'interno di una Provincia di circa 400 mila abitanti.
Ribadendo la necessità di mettere il buon senso al di sopra di ogni norma, l'evidenza che la "Fase 2" avrebbe dovuto esigere controlli ancora più stringenti di quelli svolti nella "Fase 1", non trova riscontro nei dati. Preparandoci per la "Fase 3", quella delle riaperture, non possiamo che limitarci a sperare di debellare definitivamente il virus. Ma se così non fosse, la ripartenza non pare essere iniziata nel migliore dei modi.
Ogni passo falso, continuano a ripetere gli esperti, potrebbe costarci caro. Eppure, non è quanto si direbbe a guardare le immagini della litoranea di Ponente di Barletta presa d'assalto, all'indomani del primo weekend della "Fase 2", dagli stessi cittadini che in massa, lo scorso 1° maggio, sono corsi a salutare la Madonna dello Sterpeto di ritorno in città.
Tuttavia, nonostante i nostri tentavi, ci è risultato impossibile avere contezza numerica dei controlli effettuati sul territorio comunale dal 4 maggio. Un dato che sarebbe stato interessante analizzare ad una settimana dall'inizio della "Fase 2" e a soli cinque giorni dalle riaperture del prossimo 18 maggio.
«L'Arma dei Carabinieri non ha la titolarità di fornire questi dati», ci ha riferito il Comando provinciale di Bari al quale il Comando dei Carabinieri di Barletta ci ha indirizzati. Anche sull'attività svolta dalla Polizia Locale sembra non ci sia modo di avere notizie. Rivolgendoci alla Questura, su indicazione della stessa Polizia Municipale, l'ufficio stampa ci ha rimandato allo stesso Comando municipale al quale ci eravamo già rivolti. Un rimpallo di uffici, gerarchie e competenze che ci ha condotti al vano tentativo, su indicazione dell'URP dei Carabinieri, di contattare la Direzione centrale delle statistiche socio-demografiche e ambientali dell'Istat.
L'unico dato al quale poter guardare resta, allora, quello offerto dalla Prefettura che, tuttavia, non fornisce un prospetto dettagliato per ogni Comune della Provincia. Così, dal 3 all'11 maggio è possibile constatare solo che, approssimativamente, le persone sottoposte a controllo nei dieci Comuni della Bat sono state circa 5 mila, 250 le sanzioni effettuate e 700 gli esercizi commerciali controllati.
Basta un rapido riepilogo dei numeri comunicati quotidianamente dalla Prefettura per accorgersi dell'andamento decrescente delle persone sottoposte a controllo. Solo lo scorso 25 aprile, infatti, sarebbero state circa 4 mila le persone controllate nella Provincia Bat e 3 mila il 26 aprile. Si arriva così al dato dell'ultima settimana che, contando 5 mila persone sottoposte a controllo dal 3 maggio, rivela una drastica diminuzione dei controlli. Arrotondando il dato numerico, per intenderci, si tratta di un numero compreso tra 610 e 620 cittadini fermati per le procedure di controllo in ciascun giorno della settimana, all'interno di una Provincia di circa 400 mila abitanti.
Ribadendo la necessità di mettere il buon senso al di sopra di ogni norma, l'evidenza che la "Fase 2" avrebbe dovuto esigere controlli ancora più stringenti di quelli svolti nella "Fase 1", non trova riscontro nei dati. Preparandoci per la "Fase 3", quella delle riaperture, non possiamo che limitarci a sperare di debellare definitivamente il virus. Ma se così non fosse, la ripartenza non pare essere iniziata nel migliore dei modi.