Estate, l'ordinanza comunale colpisce la movida. «Chi ci rimette davvero?»

Le parole di Antonio Quarto (Fipe Confcommercio) e Francesco Divenuto (Confcommercio Barletta)

venerdì 19 luglio 2024 13.42
A cura di Anna Dicorato
''Con l'approvazione di questa ordinanza è stato inferto un colpo mortale al nostro settore''. Così esordisce Antonio Quarto rappresentante della Fipe Confcommercio, facendosi portavoce di tutta la categoria colpita, in seguito alla firma dell'ordinanza su indicazione del Prefetto, ed esecutore il Sindaco di Barletta Cosimo Cannito. Essa stabilisce l'interruzione della somministrazione di bevande alcoliche e le emissioni sonore all'1:00 dal lunedì al giovedì e alle 2:00 nel weekend, per le attività e i titolari di esercizi pubblici.


''Ci ritroveremo a dover guardare negli occhi alcuni dei nostri dipendenti, che con il loro lavoro mantengono le loro famiglie, guadagnano ciò che serve loro per vivere, e con il cuore in mano dovergli comunicare che il rapporto di lavoro è interrotto.'' Così prosegue Antonio Quarto, mettendo in luce un'altra faccia della medaglia a cui non si è dato il giusto peso. ''Non si tratta solo di regole, ma di vita delle persone e delle attività, nonché della Città stessa. Se davvero si voleva evitare il nomadismo tra città - più volte citato nell'ordinanza - si avrà l'effetto contrario, in quanto con poche decine di minuti di strada si arriva facilmente nella provincia di Bari in cui questa ordinanza non è contemplata.''

Di fatti, è proprio la sicurezza stradale l'altro argomento di punta dell'Ordinanza applicata nella Provincia di Barletta- Andria-Trani. Oltre a quelli che possono essere i disturbi alla quiete pubblica in determinati orari del giorno e della notte in zone come il centro storico e la litoranea e la messa a repentaglio della sicurezza pubblica data dalla somministrazione di alcol e altre sostanze a tutte le ore del giorno, il Prefetto ha citato i pericoli dell'utilizzo di auto durante la notte, magari anche in seguito all'assunzione di determinate sostanze nei luoghi della movida.

Il non rispetto delle regole citate porta ai trasgressori sanzioni pecuniarie che vanno dai 25 ai 500€.

In questo modo la Provincia punta alla sensibilizzazione dei cittadini, soprattutto quelli di giovane età che più partecipano alla movida, a condividere i valori della convivenza e il rispetto dei beni pubblici.

''Il nostro territorio, come tutti i sindaci continuano ad affermare, è vocato al turismo ma così facendo il turismo muore e mette a rischio molti posti di lavoro. Invito il nostro Sindaco e Sua Eccellenza il Prefetto a rivedere la loro posizione e a non penalizzare un intero comparto della nostra economia.''. In questo modo Francesco Divenuto, presidente della Confcommercio di Barletta spera in un cambio di manovra da parte di chi ha il dovere di preservare e migliorare il benessere pubblico in tutte le sue categorie.