Escrementi animali in bella vista al primo mattino, che ne pensa il “gatto mascherato”?
I vialetti del liceo Classico e della De Nittis impercorribili per i gentili lasciti
martedì 28 gennaio 2014
2.33
Cosa ne penserebbe il "Gatto mascherato" se facendosi un giro nel primo mattino a Barletta dovesse cimentarsi nella corsa agli ostacoli per evitare di sporcarsi le zampine di escrementi? Forse prenderebbe seri provvedimenti da super-eroe, celandosi dietro la sua maschera e graffiando gli ineducati responsabili dello scempio, forse li aggredirebbe a colpi di baffi, facendo in modo che se ne ricordino.
Stiamo parlando di un fenomeno non raro che si palesa inevitabilmente nelle prime ore del giorno in città, quando nella passeggiata mattutina i cari amici a quattro zampe con i loro padroni si recano nelle zone villeggiate per fare i propri bisogni. In particolar modo i settori della città che devono ospitare i maleodoranti lasciti sono quelli contigui alle aree scolastiche o di svago. Proprio in questi giorni infatti, grazie alla segnalazione di un lettore ci siamo recati nell'isolato in via D'Aragona in cui sono collocati gli istituti del Liceo Classico A. Casardi e della scuola secondaria G. De Nittis di Barletta. Complice la pioggia, molte sorpresine si erano disperse o direttamente spalmate, divenendo ancor meno riconoscibili ma ugualmente spiacevoli ai poveri passanti malcapitati, così percorrendo i vialetti che costeggiano i due plessi scolastici, ci siamo imbattuti in numerosissimi escrementi abbandonati da irresponsabili padroni.
Non potremmo additare altrimenti la responsabilità delle sgradevoli sorprese a cui giornalmente insegnanti, genitori e studenti devono far fronte recandosi a scuola. L'indecenza e l'ineducazione non appartengono di sicuro a cani o gatti che inevitabilmente, mancando di pollici opponibili e dell'intelletto, di cui fortunatamente è stato invece dotato l'umano, non comprendono l'importanza di ripulire, dopo averne gentilmente usufruito, i viottoli appartati, ottimo rifugio per intime operazioni fisiologiche.
Il termine "intimo" comprende infatti nel suo significato un insieme di idee dalle quali chiaramente si evince il concetto di "riservatezza" e non condivisione. Ovviamente coloro che "forse inavvertitamente" lasciano in bella mostra i bisognini dei propri animali domestici, non hanno ancora ben compreso queste sfumature. Niente di nuovo, bisognerebbe proporre al gatto mascherato, già indignato per le pipì affrescate sui muri della città, di tenere delle lezioni di buon costume e decoro. A Napoli un'ordinanza comunale ha istituito l'obbligo del test del Dna per chi possiede animali domestici, in modo da individuare i padroni maleducati. A Barletta, per il momento, visto che gli irresponsabili prediligono zone atte all'insegnamento e alla cultura, si potrebbero istituire corsi esplicativi direttamente nei plessi scolastici, o perché no, proporre ai gentili padroni, di ospitare delle lezioni dimostrative direttamente lungo i corridoi di casa propria, forse così apprenderebbero il concetto di civiltà?
Stiamo parlando di un fenomeno non raro che si palesa inevitabilmente nelle prime ore del giorno in città, quando nella passeggiata mattutina i cari amici a quattro zampe con i loro padroni si recano nelle zone villeggiate per fare i propri bisogni. In particolar modo i settori della città che devono ospitare i maleodoranti lasciti sono quelli contigui alle aree scolastiche o di svago. Proprio in questi giorni infatti, grazie alla segnalazione di un lettore ci siamo recati nell'isolato in via D'Aragona in cui sono collocati gli istituti del Liceo Classico A. Casardi e della scuola secondaria G. De Nittis di Barletta. Complice la pioggia, molte sorpresine si erano disperse o direttamente spalmate, divenendo ancor meno riconoscibili ma ugualmente spiacevoli ai poveri passanti malcapitati, così percorrendo i vialetti che costeggiano i due plessi scolastici, ci siamo imbattuti in numerosissimi escrementi abbandonati da irresponsabili padroni.
Non potremmo additare altrimenti la responsabilità delle sgradevoli sorprese a cui giornalmente insegnanti, genitori e studenti devono far fronte recandosi a scuola. L'indecenza e l'ineducazione non appartengono di sicuro a cani o gatti che inevitabilmente, mancando di pollici opponibili e dell'intelletto, di cui fortunatamente è stato invece dotato l'umano, non comprendono l'importanza di ripulire, dopo averne gentilmente usufruito, i viottoli appartati, ottimo rifugio per intime operazioni fisiologiche.
Il termine "intimo" comprende infatti nel suo significato un insieme di idee dalle quali chiaramente si evince il concetto di "riservatezza" e non condivisione. Ovviamente coloro che "forse inavvertitamente" lasciano in bella mostra i bisognini dei propri animali domestici, non hanno ancora ben compreso queste sfumature. Niente di nuovo, bisognerebbe proporre al gatto mascherato, già indignato per le pipì affrescate sui muri della città, di tenere delle lezioni di buon costume e decoro. A Napoli un'ordinanza comunale ha istituito l'obbligo del test del Dna per chi possiede animali domestici, in modo da individuare i padroni maleducati. A Barletta, per il momento, visto che gli irresponsabili prediligono zone atte all'insegnamento e alla cultura, si potrebbero istituire corsi esplicativi direttamente nei plessi scolastici, o perché no, proporre ai gentili padroni, di ospitare delle lezioni dimostrative direttamente lungo i corridoi di casa propria, forse così apprenderebbero il concetto di civiltà?