Esami di maturità 2012, al via oggi con la prima prova
Tra ansia e trepidazione anche gli studenti barlettani dietro i banchi di scuola. Diteci la vostra
mercoledì 20 giugno 2012
11.13
Anche quest'anno ci siamo, tra panico e sogno di una notte di mezza estate in compagnia degli amici di sempre e un drink, meritato riposo dopo anni intensi, tra voglia di scappare lontano e sogni, difficili prospettive di lavoro nel futuro, con tanta fiducia nel domani anche quest'anno gli studenti dell'ultimo anno di scuola superiore, quasi mezzo milione (459.474 per la precisione), saranno in seduti ancora una volta dietro i banchi di scuola oggi per la prima prova scritta, seguita domani con il secondo test, quello detto di indirizzo e, dopo la pausa del weekend, il 25 giugno è in calendario il terzo scritto, il cosiddetto "quizzone", predisposto, a differenza delle prove precedenti, dalle singole commissioni. Affronteranno solo gli esami orali, invece, i maturandi che vivono nelle zone colpite dal terremoto in Emilia. Le scosse hanno infatti provocato danni in 223 istituti e disagi per circa 71mila studenti. Come successo per gli esami di terza media, dunque, anche i maturandi affronteranno solo le prove orali.
Tutti, o meglio, i più fortunati, seduti nella scuola che conserverà sempre tante emozioni vissute, amori, amicizie, acredini e forse un pizzico di odio per anni che sembravano non passare mai, che invece sono volati, l'adolescenza che abbandona per diventare adulti e per molti l'esame di maturità ha proprio questo forte significato emotivo. La paura di trovarsi in un mondo che non ci appartiene. Non ci si crede ancora, eppure questi anni ci mancheranno e anche tanto, tanti saranno i rimorsi per non aver fatto quello che si avrebbe voluto, quello che da adulti non ci si può più concedere di fare.
Per molti, stando alle statistiche, saranno le ultime volte dietro i banchi di scuola per la convinzione diffusa che anche laureandosi non si abbiano che modestissime possibilità di coronare il proprio sogno lavorativo se non con la spintarella da pagare salatamente. La meritocrazia che per quanto si lavori per far affermare è ancora una parola sconosciuta, pertanto si preferisce arrangiarsi mettendo da parte qualsiasi sogno e desiderio di vita per cercare un lavoretto per aiutare la famiglia perchè nonostante tutti gli sforzi non ce la si fa, i portafogli chiedono pietà per le tasse che aumentano giorno dopo giorno e i soldi non sono mai abbastanza da quando c'è l'euro. Parliamo di una realtà oggettiva. Molti altri che non partono con questo presupposto si ritrovano a continuare a provvedere al proprio sostentamento con il lavoro che si pensava durasse solo per pagare le tasse universitarie in vista di tutt'altro futuro. Non è così, a meno che non si decida di andare lontano allo sbaraglio e per farlo ci vuole tanto coraggio e tanti, tantissimi ci rinunciano come le interviste che Barlettalife ha in precedenza condotto testimoniano. Ora sta proprio a voi maturandi prendere la parola e dirci la vostra su quello che l'esame rappresenta per voi, parlare delle aspettative future, delle prospettive di lavoro nella nostra città. Con i vostri commenti, che raccoglieremo sulla scia della nostra linea editoriale che mette il lettore al centro dell'informazione, vorremmo condurre un'indagine demoscopica per ritrarre uno spaccato importantissimo della nostra città, conoscere i giovani e il loro modo di affrontare il futuro. Siate anche voi protagonisti commentando questo articolo sul portale, su Twitter o sulla pagina facebook, diteci la vosta.
Concludendo, un punto fermo da tenere sempre a mente: sta ad ognuno di noi essere artefice del proprio destino e provarci, lottare, non rinunciare mai anche se il fato (se in questi termini vogliamo porla, per non parlare di governi avversi) dovesse essere contro le nostre aspettative lottare sempre fino allo strenuo delle forze per realizzare i propri sogni. Allora ragazzi, in bocca al lupo!
Tutti, o meglio, i più fortunati, seduti nella scuola che conserverà sempre tante emozioni vissute, amori, amicizie, acredini e forse un pizzico di odio per anni che sembravano non passare mai, che invece sono volati, l'adolescenza che abbandona per diventare adulti e per molti l'esame di maturità ha proprio questo forte significato emotivo. La paura di trovarsi in un mondo che non ci appartiene. Non ci si crede ancora, eppure questi anni ci mancheranno e anche tanto, tanti saranno i rimorsi per non aver fatto quello che si avrebbe voluto, quello che da adulti non ci si può più concedere di fare.
Per molti, stando alle statistiche, saranno le ultime volte dietro i banchi di scuola per la convinzione diffusa che anche laureandosi non si abbiano che modestissime possibilità di coronare il proprio sogno lavorativo se non con la spintarella da pagare salatamente. La meritocrazia che per quanto si lavori per far affermare è ancora una parola sconosciuta, pertanto si preferisce arrangiarsi mettendo da parte qualsiasi sogno e desiderio di vita per cercare un lavoretto per aiutare la famiglia perchè nonostante tutti gli sforzi non ce la si fa, i portafogli chiedono pietà per le tasse che aumentano giorno dopo giorno e i soldi non sono mai abbastanza da quando c'è l'euro. Parliamo di una realtà oggettiva. Molti altri che non partono con questo presupposto si ritrovano a continuare a provvedere al proprio sostentamento con il lavoro che si pensava durasse solo per pagare le tasse universitarie in vista di tutt'altro futuro. Non è così, a meno che non si decida di andare lontano allo sbaraglio e per farlo ci vuole tanto coraggio e tanti, tantissimi ci rinunciano come le interviste che Barlettalife ha in precedenza condotto testimoniano. Ora sta proprio a voi maturandi prendere la parola e dirci la vostra su quello che l'esame rappresenta per voi, parlare delle aspettative future, delle prospettive di lavoro nella nostra città. Con i vostri commenti, che raccoglieremo sulla scia della nostra linea editoriale che mette il lettore al centro dell'informazione, vorremmo condurre un'indagine demoscopica per ritrarre uno spaccato importantissimo della nostra città, conoscere i giovani e il loro modo di affrontare il futuro. Siate anche voi protagonisti commentando questo articolo sul portale, su Twitter o sulla pagina facebook, diteci la vosta.
Concludendo, un punto fermo da tenere sempre a mente: sta ad ognuno di noi essere artefice del proprio destino e provarci, lottare, non rinunciare mai anche se il fato (se in questi termini vogliamo porla, per non parlare di governi avversi) dovesse essere contro le nostre aspettative lottare sempre fino allo strenuo delle forze per realizzare i propri sogni. Allora ragazzi, in bocca al lupo!