Eppur si muove (la piccola frangia del Partito Democratico barlettano)

Caterina Spadafora scrive all'altro PD. E' sempre troppo tardi intervenire sulla sostanza e sull'etica

martedì 23 ottobre 2012 18.30
Prima di dar corso alla lettura della nota dell'attivista minoritaria del PD Caterina Spadafora che rimprovera con femminile dolcezza l'altra parte maggioritaria del suo partito di non essere stato unanime nella presa di posizione sull'argomento ferie dei dirigenti al Comune, dobbiamo, noi di Barlettalife, annotare la sua latitanza dallo stesso argomento, da noi conclamato per primi e sul quale, tra i tanti reclami che facciamo, c'è anche la caduta di stile amministrativa. Era per caso in ferie con il suo cast politico l'arguta ricamatrice e perfezionista degli assolutismi? Sono desolato per tanta fermezza, ma questa sua nota che volentieri pubblico, inganna in parte le decine di migliaia di lettori che trepidanti seguono ancora l'affaire ferie dirigenti. Perchè Lei, gentile Caterina non ha suonato, tra le prime, le campane allarmate della città? Quanto scrive, non so se per davvero o strumentalmente, mi trova pronto alla considerazione che spero non riterrà arbitraria. La sua mancata eccitazione sul vasto argomento mi crucciava sin dal suo triste prologo che con amarezza e non con senso di gossip abbiamo pubblicato. Se avesse sfarinato tra i primi la perplessità sull'argomento, sarebbe stata Lei ad essere eticamente e politicamente inseguita. Quindi?

Cordialmente,

Michele Sarcinelli

"Parla a nuora perché suocera intenda", così il Direttore Daloiso ha parafrasato l'intervento degli 8 consiglieri su 11 del Partito Democratico che hanno chiesto in una nota al Sindaco di prendere "provvedimenti di discontunità nei confronti dei componenti e dei soggetti cha hanno determinato questo stato di cose" ovvero la gestione a dir poco "disinvolta" e fortemente autonoma da parte dei Dirigenti del Comune con particolare riferimento a quello dello Staff che…. Dirige il "maggiore dei centri di spesa del Bilancio Comunale", disponendo anche di capitoli non riconducibili alle competenze dello stesso". Condividamo assolutamento l'affermazione di Daloiso, riteniamo che i consiglieri accusando i Dirigenti del Comune, ed in particolare quello allo Staff, che è di nomina fiduciaria, di fatto stanno dichiarando "illegittima" la gestione amministrava del Comune; a questo punto però, gli stessi consiglieri dovrebbero con maggior audacia assumersi la responsabilità politica per il bene della città, esercitando il proprio dovere di controllo politico sino in fondo, ed adire gli organi competenti alla valutazione degli atti frutto di questa gestione "disinvolta", allorché ritengano siano illegittimi, esprimendo inoltre in Consiglio Comunale il dissenso nei confronti di un Sindaco che si avvale di tali uomini per la gestione della cosa pubblica.

Fatto questo incipit, doveroso a nostro avviso laddove si parli di responsabilità verso la cittadinanza, vorremmo soffermarci per evidenziare il disagio politico provato nel leggere che otto consiglieri del partito al quale apparteniamo abbiano deciso di intraprendere questa "battaglia moralizzatrice" in completa solitudine, come spesso accade, dimenticandosi di esser componenti di un organo collegiale quale il direttivo del partito e ancor di più il gruppo consigliare, quest'ultimo per onor del vero mai convocato e deficitario di un capogruppo democraticamente eletto. Comprendiamo che l'enfasi di cavalcare l'onda dell'antipolitica prima che questa "travolga" il PD, silente nostro malgrado su molti temi - sicuramente di importanza minore o politicamente meno opportuni paragonati alla "spy story: ferie d'oro" -, sia più importante del rispetto degli organi di partito e dei suoi componenti ma, in testi per molti sacri c'è scritto "guarda la trave nel tuo occhio prima di guardar la pagliuzza nell'occhio di tuo fratello" , pertanto Vi chiediamo: è giunta l'ora di discutere seriamente di questi temi nel Partito o dobbiamo continuare a stigmatizzare gli episodi, sulla scia delle "inchieste giornalistiche" e lasciare che dirigenti ed iscritti apprendano dai giornali o dai marciapiedi il disagio che i consiglieri comunali vivono; così come dai marciapiedi apprendiamo la nomina dei componenti nelle sedi politiche piuttosto che l'organizzazione di sagre o altre manifestazioni? La credibilità di una classe dirigente non può essere ridotta ad una mera istanza depositata diversi giorni dopo la pubblicazione della Determina Dirigenziale n. 1429/2012, e soprattutto deve essere supportata da fatti consequenziali, per questo sarebbe opportuno che gli otto consiglieri chiedano al Segretario Politico di comunicare al Sindaco l'indisponibilità del Partito a sostenerlo iniziando dal ritiro dei componenti nella giunta Avv. Fruscio e Avv. Ricatti, nel Patto Territoriale del Consigliere Santeramo, nella Barsa e nella Casa di Riposo del ex assessore Guerrieri.

Al pari del loro impegno per tutelare l'integrità dell'Ente, noi vorremmo tutelare l'integrità del partito, che non può rischiare di apparire opportunista o ipocrita - perché tali sono le accuse che la cittadinanza ci muoverebbe, consapevole della presenza importante che il PD ha in amministrazione, nonché alla luce delle "postazioni" richieste nella c.d. "lista della spesa" ovvero l'accordo che permise la ricomposizione delle fratture politiche e l'elezione del Presidente del Consiglio; lo stesso che dismettendo i panni di super partes ha firmato la nota. Ci spiace constatare che la mancanza di rispetto è stata per prima perpetuata nei confronti del Segretario al quale tale documento è stato solo notificato a protocollazione avvenuta; tale gesto, a nostro avviso, sintetizza la scarsa considerazione che gli stessi hanno del ruolo politico del Segretario – che hanno sostenuto durante il congresso – nonché della sua segreteria.

Non possiamo per questo esimerci dal sottolineare che il segretario "di tutti", abbia omesso di informare e condividere con la minoranza del partito, rappresentata dai firmatari della presente nota, tale importante accusa politico/amministrativa, alla quale ci auguriamo vi sia un coerente seguito per il bene della città; lo stesso sentimento di benevolenza che ha portato i tre consiglieri Ventura, Marzocca e Santeramo a lasciare i partiti nelle cui fila furono eletti ed aderire al gruppo consigliare PD – con atto monocratico del capogruppo consigliere anziano - e al Partito dopo. Nell'augurio che lo stupore e le preoccupazioni degli otto consiglieri non influiscano sulla loro performance strategica, in un momento così delicato per la partita a scacchi che stanno giocando per il bene della città – sarebbe un atto irresponsabile lasciare la città senza un guida - ; certi che l'annosa questione dei terreni in zona 167 sarà l'ennesima battaglia per tutelare l'integrità dell'Ente e delle loro funzioni, auspichiamo di ricevere a breve - prima del 31 ottobre – l'invito all'evento in cui si presenteranno i nuovi candidati di questa città, così da poter con essi organizzare i gazebo per ogni occasione dalle amministrative, alle regionali e alle politiche, per buona pace di tutti: cittadini, sindaco, dirigenti di partito e direttori di giornale.

Firmatari
Caterina Spadafora, vice segretario PD Barletta
Consiglieri Comunali PD Barletta:
Cosimo Bruno
Franco Grippo
Nicola Ruta