Energie rinnovabili, la Puglia continua a crescere
Confartigianato: «Nessun beneficio tangibile sulle bollette»
giovedì 16 aprile 2015
Le fonti rinnovabili ricoprono un ruolo importante all'interno del sistema elettrico nazionale. Il numero degli impianti installati sul territorio pugliese continua a crescere. Si contano 39.841 unità, per una potenza complessiva di 5.115,6 megawatt. E' quanto rileva il Centro Studi di Confartigianato Imprese Puglia su dati del Gestore dei servizi energetici (GSE). In particolare, sono stati installati quattro impianti idraulici, per una potenza di 1,6 megawatt; 467 impianti eolici, per una potenza di 2.265,6 megawatt; 39.318 impianti solari, per una potenza di 2.555 megawatt e 52 impianti di bioenergie, per una potenza di 293 megawatt. Riguardo alla produzione, gli impianti producono, complessivamente, 9.258 gigawatt, di cui quelli idraulici 4,9 gigawatt, quelli eolici 3.909,4 gigawatt; quelli solari 3.714,9 gigawatt; quelli di bioenergie 1.628,8 gigawatt.
Più precisamente, la produzione di bio-energie è così suddivisa: 62,7 gigawatt da rifiuti urbani bio; 103,6 da biomasse; 105 da biogas; 1.357,5 da bio-liquidi, per un totale di 1.628,8 gigawatt. La potenza installata in Italia, a fine 2013, è di circa 50mila megawatt, in crescita rispetto all'anno precedente per l'istallazione di nuovi parchi eolici, di impianti alimentati con bioenergie e soprattutto di impianti fotovoltaici. La produzione rinnovabile ha segnato un record nel 2013, raggiungendo 112.008 gigawatt, il 21,5 per cento in più rispetto all'anno prima. «I dati elaborati dal nostro Centro studi – commenta Francesco Sgherza, presidente di Confartigianato Imprese Puglia – evidenziano come la Puglia sia all'avanguardia nello sfruttamento delle fonti rinnovabili. Il paradosso è che, a fronte di questa consistente produzione "verde", le bollette dei cittadini e quelle delle imprese pugliesi continuano ad essere "in rosso". Insomma – spiega il presidente – le ricadute per il pubblico di questo primato sono davvero molto scarse. È necessario garantire ai pugliesi la possibilità di beneficiare di questi risultati, che altrimenti rimarrebbero ad esclusivo vantaggio di singoli operatori. In questo – continua – un occhio di riguardo deve essere riservato alle aziende piccole e artigiane, la parte più consistente in Puglia, attraverso la previsione di specifici incentivi di sostegno agli investimenti necessari per il miglioramento energetico dei propri siti produttivi, con tutto quel che ne deriverebbe tanto a livello di riduzione dei costi quanto a livello di efficientamento del ciclo produttivo. Come Confartigianato – conclude il presidente – siamo già impegnati a fondo affinché il conto energetico dei nostri associati possa essere sempre più sostenibile. Tramite i nostri Consorzi nazionali per l'acquisto di energia sul mercato libero consentiamo non soltanto agli imprenditori aderenti, ma anche alle loro famiglie, di usufruire di risparmi consistenti ed effettivi, immediatamente riscontrabili in bolletta».
Più precisamente, la produzione di bio-energie è così suddivisa: 62,7 gigawatt da rifiuti urbani bio; 103,6 da biomasse; 105 da biogas; 1.357,5 da bio-liquidi, per un totale di 1.628,8 gigawatt. La potenza installata in Italia, a fine 2013, è di circa 50mila megawatt, in crescita rispetto all'anno precedente per l'istallazione di nuovi parchi eolici, di impianti alimentati con bioenergie e soprattutto di impianti fotovoltaici. La produzione rinnovabile ha segnato un record nel 2013, raggiungendo 112.008 gigawatt, il 21,5 per cento in più rispetto all'anno prima. «I dati elaborati dal nostro Centro studi – commenta Francesco Sgherza, presidente di Confartigianato Imprese Puglia – evidenziano come la Puglia sia all'avanguardia nello sfruttamento delle fonti rinnovabili. Il paradosso è che, a fronte di questa consistente produzione "verde", le bollette dei cittadini e quelle delle imprese pugliesi continuano ad essere "in rosso". Insomma – spiega il presidente – le ricadute per il pubblico di questo primato sono davvero molto scarse. È necessario garantire ai pugliesi la possibilità di beneficiare di questi risultati, che altrimenti rimarrebbero ad esclusivo vantaggio di singoli operatori. In questo – continua – un occhio di riguardo deve essere riservato alle aziende piccole e artigiane, la parte più consistente in Puglia, attraverso la previsione di specifici incentivi di sostegno agli investimenti necessari per il miglioramento energetico dei propri siti produttivi, con tutto quel che ne deriverebbe tanto a livello di riduzione dei costi quanto a livello di efficientamento del ciclo produttivo. Come Confartigianato – conclude il presidente – siamo già impegnati a fondo affinché il conto energetico dei nostri associati possa essere sempre più sostenibile. Tramite i nostri Consorzi nazionali per l'acquisto di energia sul mercato libero consentiamo non soltanto agli imprenditori aderenti, ma anche alle loro famiglie, di usufruire di risparmi consistenti ed effettivi, immediatamente riscontrabili in bolletta».