Emergenza sanitaria, nella Bat l'ospedale di Bisceglie torna Covid
La Asl Bt ha disposto anche il blocco dei ricoveri ordinari e il trasfrimento o dimissione dei pazienti
martedì 13 ottobre 2020
11.57
L'Asl Bt ha comunicato, attraverso una nota sottoscritta dal Direttore sanitario Vito Campanile e dal Direttore generale Alessandro Delle Donne, l'imminente riattivazione della modalità Covid hospital per il nosocomio "Vittorio Emanuele II" di Bisceglie.
La misura è stata ritenuta necessaria «considerato l'andamento epidemiologico della pandemia da Sars CoV-2, viste le criticità connesse al ricovero di pazienti per l'esiguità di posti letto dedicati, tenuto conto della nota a firma del dottor Sinigaglia e considerato quanto concordato nella Conferenza dei servizi» tenutasi nella mattinata di martedì 13 ottobre.
«Considerando l'andamento epidemiologico della pandemia da Covid 19 e la necessità di tenere separati i percorsi Covid da quelli no-Covid - dice Alessandro Delle Donne, Direttore Generale Asl Bt - abbiamo disposto che l'ospedale torni ad essere dedicato esclusivamente alla gestione dei pazienti con Coronavirus».
È stato perciò disposto il blocco dei ricoveri ordinari nelle unità operative di ostetricia, pediatria, medicina, cardiologia, chirurgia, ortopedia e rianimazione del presidio ospedaliero biscegliese. Imminente, inoltre, la dimissione o il trasferimento dei pazienti per consentire l'attivazione dei ricoveri di pazienti Covid-19. Stabilita anche l'attivazione di ulteriori posti letto nel reparto di malattie infettive. Il dottor Andrea Sinigaglia, Direttore medico del "Vittorio Emanuele II", supervisionerà tutte le attività.
Al momento non ci sono pazienti Covid ricoverati presso il reparto di Anestesia e Rianimazione mentre sono 19 i pazienti ricoverati presso l'unità operativa di Malattie Infettive e 7 i pazienti presenti nell'area del Pronto Soccorso dedicata all'Osservazione breve intensiva. Gli attualmente positivi della Provincia Bat sono circa 420: i comuni che fanno registrare i numeri di positivi più alti sono Andria, Bisceglie, Barletta, Canosa di Puglia, Minervino e Trani.
«Ribadiamo a più voci la necessità in questa fase così delicata di rispettare tutte le disposizioni di contenimento del contagio contenute nelle circolari e nei regolamenti regionali e ministeriali - aggiunge Delle Donne - l'aumento dei casi non ci consente più di mantenere i percorsi separati all'interno del presidio ospedaliero e pertanto si rende necessario tornare a dedicare il presidio di Bisceglie esclusivamento ai pazienti Covid.
Il nostro Dipartimento di Prevenzione con tutti gli Uffici di Igiene presenti sul territorio sta lavorando incessantemente per fare le valutazioni epidemiologiche necessarie - aggiunge il Direttore Generale - Abbiamo attivato i test rapidi antigenici per rendere i tempi di analisi e risposta più rapidi sugli screening, in affiancamento (e non in sostituzione) ai test molecolari. Sono a lavoro anche le due Usca presenti su Barletta e Andria e stiamo anche strutturando il potenziamento delle stesse su Trani e Bisceglie. I nostri sforzi sono massimi ma serve la collaborazione di tutti, serve il massimo rispetto delle norme e delle misure di igiene».
La misura è stata ritenuta necessaria «considerato l'andamento epidemiologico della pandemia da Sars CoV-2, viste le criticità connesse al ricovero di pazienti per l'esiguità di posti letto dedicati, tenuto conto della nota a firma del dottor Sinigaglia e considerato quanto concordato nella Conferenza dei servizi» tenutasi nella mattinata di martedì 13 ottobre.
«Considerando l'andamento epidemiologico della pandemia da Covid 19 e la necessità di tenere separati i percorsi Covid da quelli no-Covid - dice Alessandro Delle Donne, Direttore Generale Asl Bt - abbiamo disposto che l'ospedale torni ad essere dedicato esclusivamente alla gestione dei pazienti con Coronavirus».
È stato perciò disposto il blocco dei ricoveri ordinari nelle unità operative di ostetricia, pediatria, medicina, cardiologia, chirurgia, ortopedia e rianimazione del presidio ospedaliero biscegliese. Imminente, inoltre, la dimissione o il trasferimento dei pazienti per consentire l'attivazione dei ricoveri di pazienti Covid-19. Stabilita anche l'attivazione di ulteriori posti letto nel reparto di malattie infettive. Il dottor Andrea Sinigaglia, Direttore medico del "Vittorio Emanuele II", supervisionerà tutte le attività.
Al momento non ci sono pazienti Covid ricoverati presso il reparto di Anestesia e Rianimazione mentre sono 19 i pazienti ricoverati presso l'unità operativa di Malattie Infettive e 7 i pazienti presenti nell'area del Pronto Soccorso dedicata all'Osservazione breve intensiva. Gli attualmente positivi della Provincia Bat sono circa 420: i comuni che fanno registrare i numeri di positivi più alti sono Andria, Bisceglie, Barletta, Canosa di Puglia, Minervino e Trani.
«Ribadiamo a più voci la necessità in questa fase così delicata di rispettare tutte le disposizioni di contenimento del contagio contenute nelle circolari e nei regolamenti regionali e ministeriali - aggiunge Delle Donne - l'aumento dei casi non ci consente più di mantenere i percorsi separati all'interno del presidio ospedaliero e pertanto si rende necessario tornare a dedicare il presidio di Bisceglie esclusivamento ai pazienti Covid.
Il nostro Dipartimento di Prevenzione con tutti gli Uffici di Igiene presenti sul territorio sta lavorando incessantemente per fare le valutazioni epidemiologiche necessarie - aggiunge il Direttore Generale - Abbiamo attivato i test rapidi antigenici per rendere i tempi di analisi e risposta più rapidi sugli screening, in affiancamento (e non in sostituzione) ai test molecolari. Sono a lavoro anche le due Usca presenti su Barletta e Andria e stiamo anche strutturando il potenziamento delle stesse su Trani e Bisceglie. I nostri sforzi sono massimi ma serve la collaborazione di tutti, serve il massimo rispetto delle norme e delle misure di igiene».