Emergenza Covid e ASL in difficoltà, le reazioni: «Perché lo stop ai ricoveri?»
Perplessità sulla sospensione dei ricoveri e intanto Ventola chiede più potere organizzativo per i sindaci
domenica 25 ottobre 2020
8.35
«Perché nella BAT è stato disposto lo stop ai ricoveri programmati e alle attività ordinarie degli ospedali? L'assessore regionale alla sanità e il direttore generale Asl spieghino per quali dati epidemiologici o sanitari è stata assunta questa decisione nella Bat». A chiederlo nel tardo pomeriggio di ieri è stato l'europarlamentare di Sud in Testa, Andrea Caroppo, dopo la decisione assunta venerdì dall'ASL Bt di sospendere i ricoveri negli ospedali di Barletta e Andria.
«Scelte – ammonisce Caroppo – che non possono essere prese sbrigativamente, perché purtroppo non c'è solo il Covid e concentrare tutte le forze, posti letto e personale, rischia di tagliare fuori tutti gli altri ammalati, la cui odierna condizione di stabilità potrebbe divenire grave in conseguenza del mancato trattamento», concludeva l'europarlamentare proprio mentre l'assessore alla sanità Pier Luigi Lopalco e il Direttore del Dipartimento regionale promozione della salute Vito Montanaro comunicavano la sospensione in tutta la regione Puglia dei ricoveri programmati e non urgenti fino a martedì 27 ottobre.
A replicare a stretto giro di posta è stato il consigliere regionale di Fratelli d'Italia, Ignazio Zullo: «Le spiegazioni date non fanno comprendere perché la sospensione è fino a martedì prossimo, quale ratio scientifica è sottintesa? Dalle parole di Lopalco e Montanaro leggo che si sta "provando a migliorare l'attività di filtro del territorio" – aggiunge Zullo – Il 24 ottobre, a circa nove mesi dalla dichiarazione dello stato di emergenza da parte del Governo, i vertici della Sanità pugliese stanno ancora provando? È chiaro – conclude – che chi dovrebbe gestire la sanità pugliese e tutelare la salute dei cittadini naviga a vista. Dopo quello che hanno scritto dovrebbero solo dimettersi».
Da Fratelli d'Italia ad intervenire sulla gestione dell'emergenza è stato anche il consigliere regionale Francesco Ventola: «Basta con una gestione centralizzata della pandemia – ha dichiarato – Più potere organizzativo ai sindaci perché conoscono meglio il territorio. Continuare ad illudersi che le ASL (governate a livello regionale, quindi sempre centralizzate e lontane) – ha aggiunto – possano essere realmente in grado di fare tracciamenti credibili e monitoraggio della diffusione dei contagi in modo efficace è veramente fantasioso.
Riuscire a tracciare i contagi sistematicamente, credibilmente e continuativamente su base comunitaria (comunale) è molto più semplice di quanto si pensi e permetterebbe di individuare con facilità eventuali cluster inter comunali, combattendo la battaglia contro la pandemia sul giusto piano, stabilendo un nuovo livello di simmetria, superando le inefficienze burocratiche delle ASL».
«Scelte – ammonisce Caroppo – che non possono essere prese sbrigativamente, perché purtroppo non c'è solo il Covid e concentrare tutte le forze, posti letto e personale, rischia di tagliare fuori tutti gli altri ammalati, la cui odierna condizione di stabilità potrebbe divenire grave in conseguenza del mancato trattamento», concludeva l'europarlamentare proprio mentre l'assessore alla sanità Pier Luigi Lopalco e il Direttore del Dipartimento regionale promozione della salute Vito Montanaro comunicavano la sospensione in tutta la regione Puglia dei ricoveri programmati e non urgenti fino a martedì 27 ottobre.
A replicare a stretto giro di posta è stato il consigliere regionale di Fratelli d'Italia, Ignazio Zullo: «Le spiegazioni date non fanno comprendere perché la sospensione è fino a martedì prossimo, quale ratio scientifica è sottintesa? Dalle parole di Lopalco e Montanaro leggo che si sta "provando a migliorare l'attività di filtro del territorio" – aggiunge Zullo – Il 24 ottobre, a circa nove mesi dalla dichiarazione dello stato di emergenza da parte del Governo, i vertici della Sanità pugliese stanno ancora provando? È chiaro – conclude – che chi dovrebbe gestire la sanità pugliese e tutelare la salute dei cittadini naviga a vista. Dopo quello che hanno scritto dovrebbero solo dimettersi».
Da Fratelli d'Italia ad intervenire sulla gestione dell'emergenza è stato anche il consigliere regionale Francesco Ventola: «Basta con una gestione centralizzata della pandemia – ha dichiarato – Più potere organizzativo ai sindaci perché conoscono meglio il territorio. Continuare ad illudersi che le ASL (governate a livello regionale, quindi sempre centralizzate e lontane) – ha aggiunto – possano essere realmente in grado di fare tracciamenti credibili e monitoraggio della diffusione dei contagi in modo efficace è veramente fantasioso.
Riuscire a tracciare i contagi sistematicamente, credibilmente e continuativamente su base comunitaria (comunale) è molto più semplice di quanto si pensi e permetterebbe di individuare con facilità eventuali cluster inter comunali, combattendo la battaglia contro la pandemia sul giusto piano, stabilendo un nuovo livello di simmetria, superando le inefficienze burocratiche delle ASL».