Eliminazione dei passaggi a livello, vertice amministrazione-Rfi in Comune
Confermati i tempi, entro tre anni sbarre alzate a Barletta
venerdì 7 febbraio 2014
18.23
Un'aria spesso irrespirabile, congestionata dallo smog, una vita resa frammentata dalle problematiche legate a traffico e circolazione, che la presenza di passaggi a livello non aiuta. Il quadro è evidente a Barletta, dove in via Milano e via Andria spesso e volentieri automobilisti vagano come anime vagabonde in cerca di uscita da marasmi infernali. Barletta è una delle poche città in cui, nonostante tutto, i passaggi a livello sopravvivono. Ancora per poco, almeno questa appare la via intrapresa: questa mattina si è svolto presso Palazzo di Città- come rende noto l'ufficio stampa comunale- "un incontro tra il Sindaco Pasquale Cascella, gli assessori e i dirigenti di competenza, con una delegazione di Rete Ferroviaria Italiana guidata dall'ing. Saverio Carone e con i tecnici dell'azienda che si è aggiudicata l'appalto, rappresentata dall'imprenditore Mario Doronzo, sull'avvio della fase operativa del progetto per il superamento di tutti i passaggi a livello in città così da garantire la sicurezza dei collegamenti stradali tra le aree urbane attualmente divise dalla linea ferroviaria". L'incontro è stato chiuso da un sopralluogo dei rappresentanti di RFI e della locale amministrazione sul sottopasso di via Callano per una verifica della prima opera recentemente consegnata al Comune.
Il summit è stato occasione per studiare problematiche annose, propedeutiche all'avvio dei cantieri, che l'impresa aggiudicatrice ha previsto entro i prossimi sei mesi; tra i temi trattati anche il cronoprogramma delle opere (programmate sin dal 1991) da portare a compimento nell'arco di tre anni che porteranno alla chiusura dei restanti tre passaggi a livello di via Madonna delle Sterpeto con la sostituzione di un sottovia, di via Milano con un sottopasso pedonale in via Manin ed un sottovia in via Einaudi, e di via Andria con un complesso progetto che affronterà anche il problema di via Vittorio Veneto.
L'occasione ha consentito agli amministratori di incontrare sul luogo anche alcuni imprenditori per dibattere circa i lavori di ripristino del doppio senso di marcia anche nell'ultimo tratto di via Scuro con via Trani limitatamente alle sole autovetture, decisione "caldeggiata" anche dalle proteste dei residenti e i lavoratori della zona, messi in difficoltà dall'applicazione del senso unico dopo l'inaugurazione del Sottovia Callano. "Con questa specifica misura transitoria- conclude la nota ufficiale- si è cominciato a dare attuazione all'impegno assunto con i firmatari della petizione che segnalava il disagio dei residenti e dei lavoratori delle aziende della zona, in attesa della realizzazione delle previste intersezioni con rotatoria che garantiranno la soluzione definitiva per la circolazione veicolare nell'area".
(Twitter: @GuerraLuca88)
Il summit è stato occasione per studiare problematiche annose, propedeutiche all'avvio dei cantieri, che l'impresa aggiudicatrice ha previsto entro i prossimi sei mesi; tra i temi trattati anche il cronoprogramma delle opere (programmate sin dal 1991) da portare a compimento nell'arco di tre anni che porteranno alla chiusura dei restanti tre passaggi a livello di via Madonna delle Sterpeto con la sostituzione di un sottovia, di via Milano con un sottopasso pedonale in via Manin ed un sottovia in via Einaudi, e di via Andria con un complesso progetto che affronterà anche il problema di via Vittorio Veneto.
L'occasione ha consentito agli amministratori di incontrare sul luogo anche alcuni imprenditori per dibattere circa i lavori di ripristino del doppio senso di marcia anche nell'ultimo tratto di via Scuro con via Trani limitatamente alle sole autovetture, decisione "caldeggiata" anche dalle proteste dei residenti e i lavoratori della zona, messi in difficoltà dall'applicazione del senso unico dopo l'inaugurazione del Sottovia Callano. "Con questa specifica misura transitoria- conclude la nota ufficiale- si è cominciato a dare attuazione all'impegno assunto con i firmatari della petizione che segnalava il disagio dei residenti e dei lavoratori delle aziende della zona, in attesa della realizzazione delle previste intersezioni con rotatoria che garantiranno la soluzione definitiva per la circolazione veicolare nell'area".
(Twitter: @GuerraLuca88)