Elezioni in vista? Torna il manifesto selvaggio
Nota amara di Patella del SEL di Barletta. Un problema annoso che non trova soluzioni
domenica 6 febbraio 2011
Non possiamo più assistere allo scempio ecologico ed urbanistico in città con manifesti elettorali abusivamente affissi.
Oramai anche i sassi sanno che vi sono spazi ad hoc che la normativa comunale ha previsto per le affissioni ma tale normativa è costantemente disattesa.
Un motivo di rafforzamento della normativa, evidentemente lacunosa, sarebbe quello del potenziamento del controllo operato dalla Polizia Municipale ma non basterebbe, l'elemento fondamentale permane l'educazione civica e sociale di chi ambisce a rappresentare la città nelle istituzioni.
Questa deprecabile e cattiva pratica usata nelle campagne elettorali, (se si potesse affiggerebbe manifesti anche addosso alla gente) è da condannare e SEL non può che denunciare duramente questo modo di operare. Oltretutto deturpare la città e il suo arredo urbano significa utilizzare soldi dei cittadini per ripulire. Potremmo dire che la campagna elettorale la pagano i cittadini!!!
Chissà se i "maestri" della comunicazione locale hanno mai avuto l'ardire di pensare che la prima cosa da tutelare è la loro città, chissà se hanno pensato che apparire (per dire che si è presenti) è il metodo peggiore per veicolare il consenso verso di loro.
Siamo sicuri che imbrattare la città porti consenso?
L'affissione selvaggia è una vergogna ed è una cartina di tornasole di quanto siano falsi i continui richiami al rispetto dell'ambiente, della città e delle regole fatte dai rappresentanti di ogni schieramento politico.
Basta fare un giro per le strade della città per rendersi conto di questa incivile propaganda elettorale, per questo SEL Barletta, oltre ad aver inserito nel proprio codice etico il rispetto delle regole e quindi l'osservanza degli spazi consentiti per le affissioni in campagna elettorale, vuole richiamare con vigore il rispetto delle norme che sono state da tutti i candidati alle primarie accettate e sottoscritte.
Chiediamo agli organi previsti e preposti al controllo, di procedere con celerità alla contestazione ed alla conseguente erogazione delle sanzioni previste nei confronti di chi ha "sbagliato" invitandolo alla rimozione dei manifesti dalla aree non consentite e far rispettare le leggi, ma soprattutto Barletta ed i suoi cittadini.
La civiltà di una città si misura a partire dagli atteggiamenti di chi si propone ad amministrarla.
Raffaele Patella
Responsabile Dipartimento Legalità e Sicurezza – SEL Barletta
Oramai anche i sassi sanno che vi sono spazi ad hoc che la normativa comunale ha previsto per le affissioni ma tale normativa è costantemente disattesa.
Un motivo di rafforzamento della normativa, evidentemente lacunosa, sarebbe quello del potenziamento del controllo operato dalla Polizia Municipale ma non basterebbe, l'elemento fondamentale permane l'educazione civica e sociale di chi ambisce a rappresentare la città nelle istituzioni.
Questa deprecabile e cattiva pratica usata nelle campagne elettorali, (se si potesse affiggerebbe manifesti anche addosso alla gente) è da condannare e SEL non può che denunciare duramente questo modo di operare. Oltretutto deturpare la città e il suo arredo urbano significa utilizzare soldi dei cittadini per ripulire. Potremmo dire che la campagna elettorale la pagano i cittadini!!!
Chissà se i "maestri" della comunicazione locale hanno mai avuto l'ardire di pensare che la prima cosa da tutelare è la loro città, chissà se hanno pensato che apparire (per dire che si è presenti) è il metodo peggiore per veicolare il consenso verso di loro.
Siamo sicuri che imbrattare la città porti consenso?
L'affissione selvaggia è una vergogna ed è una cartina di tornasole di quanto siano falsi i continui richiami al rispetto dell'ambiente, della città e delle regole fatte dai rappresentanti di ogni schieramento politico.
Basta fare un giro per le strade della città per rendersi conto di questa incivile propaganda elettorale, per questo SEL Barletta, oltre ad aver inserito nel proprio codice etico il rispetto delle regole e quindi l'osservanza degli spazi consentiti per le affissioni in campagna elettorale, vuole richiamare con vigore il rispetto delle norme che sono state da tutti i candidati alle primarie accettate e sottoscritte.
Chiediamo agli organi previsti e preposti al controllo, di procedere con celerità alla contestazione ed alla conseguente erogazione delle sanzioni previste nei confronti di chi ha "sbagliato" invitandolo alla rimozione dei manifesti dalla aree non consentite e far rispettare le leggi, ma soprattutto Barletta ed i suoi cittadini.
La civiltà di una città si misura a partire dagli atteggiamenti di chi si propone ad amministrarla.
Raffaele Patella
Responsabile Dipartimento Legalità e Sicurezza – SEL Barletta