Elezioni europee con lo sguardo al 2015
Il fondamentale “pre-partita” elettorale secondo Riccardo Memeo
lunedì 14 aprile 2014
Mentre la vita politica e amministrativa barlettana continua a dormire di un sonno profondo, tutt'attorno c'è grande fermento. Il 25 Maggio si vota in tutta Italia per il Parlamento Europeo. Questo appuntamento elettorale, da sempre vissuto con poca enfasi sia dagli elettori che dalla politica nazionale, quest'anno assume invece un significato molto particolare. Negli ultimi due anni infatti, l'Europa ha assunto un ruolo di indiscussa protagonista nel dibattito pubblico: è in Europa che si decidono le regole entro cui i Governi nazionali possono muoversi, è in nome dell'Europa che chi ci governa (Monti, Letta, Renzi) sta chiedendo agli italiani immani sacrifici, sulla cui reale necessità ci sarebbe tanto da discutere. È facile immaginare quindi che gli italiani in questa occasione potrebbero inviare un chiaro messaggio alla politica nazionale e continentale: in Italia e in tutta Europa infatti è attesa un'affermazione imponente nelle urne dei partiti così detti euroscettici o anti-euro. Queste elezioni, inoltre, sono un fondamentale test politico per tutti i partiti nazionali, il primo dopo le Elezioni Politiche del 2013. Forza Italia, per esempio, avrà il gravoso impegno di dimostrare a se stessa e al Paese di poter ottenere un risultato importante, frutto della presenza sul territorio e dell'affezione del suo "popolo", nonostante le difficoltà personali del suo leader (che per la prima volta dopo 20 avrà grossi impedimenti a fare campagna elettorale, servizi sociali o domiciliari che siano). Nel PD si gioca una doppia partita: da un lato Renzi cerca nelle urne la legittimazione popolare che non ha ancora avuto, visto che è diventato Premier senza passare dal voto, cosa che aveva sempre negato di voler fare. Per questo continua a bombardare gli italiani di annunci, con una esposizione mediatica mai vista da quelle parti, ed è disposto a fare "carte false" pur di far arrivare i famosi 80 euro in busta paga. All'interno del suo partito però la minoranza è in agitazione permanente, e potrebbe sfruttare la competizione interna con le preferenze per riaffermare la propria supremazia sul territorio.
Nella nostra regione, poi, il 25 maggio diventa addirittura cruciale: innanzitutto perché nello stesso giorno si svolgono le elezioni comunali in due tra le città più importanti (Bari e Foggia); e soprattutto queste elezioni (Amministrative ed Europee) sono senza dubbio il "pre-partita" delle Regionali 2015. Nel centrodestra, tutti i riflettori sono puntati su Raffaele Fitto: l'indiscusso leader di Forza Italia in Puglia, infatti, si gioca una delle sfide più importanti della sua carriera. Se, come pensa, farà il pieno di preferenze in tutto il Sud, potrà ambire certamente ad un ruolo di primissimo piano a livello nazionale, forte di una legittimazione nata sul campo, e non nelle stanze romane. Molto più complessa la situazione nel centrosinistra. Fino a qualche giorno fa lo schema era semplice: Emiliano, che da maggio non sarà più sindaco di Bari, si candida alle Europee , così non sta "fermo un giro", fa incetta di voti, soprattutto in Puglia, e così tira la volata per candidarsi a Presidente della Regione l'anno prossimo. Lo schema però è saltato all'ultimo minuto: l'improvvisa mossa di Renzi che gli ha scippato il posto da capolista per affidarlo ad una donna e (soprattutto) il timore che diverse candidature (l'assessore Gentile in Puglia, alcuni dalemiani molto forti in Campania) potessero offuscarne il risultato elettorale, lo ha fatto desistere dal candidarsi. Sarà quindi molto interessante capire quali saranno le sue prossime mosse: per quale candidato si spenderà, quale ruolo cercherà di ritagliarsi, e come arriverà all'appuntamento delle Regionali. Nel suo partito infatti non mancano le forze che si oppongono al suo disegno, così come non mancano le personalità che, più o meno velatamente, hanno fatto capire di ambire al posto di candidato Governatore. E, a proposito di Governatore, sarà importante capire quale ruolo e quali progetti ha in serbo Vendola: dopo 10 anni da Presidente, con un partito ridotto ai minimi storici e a percentuali molto lontane da qualsiasi soglia di sbarramento, potrebbe essere tentato da un terzo mandato, o quantomeno non rinuncerà facilmente a piazzare un suo uomo (di SEL o del PD) come suo successore.
Naturalmente anche a Barletta toccherà svegliarsi (momentaneamente) dal lungo letargo per partecipare a questa tornata elettorale. Il centrodestra cittadino, reduce da una dura (ennesima) sconfitta alle Amministrative, dovrà dare prova di vitalità, sfruttando magari quel voto di opinione che alle elezioni nazionali lo ha sempre aiutato. Soprattutto, si testerà la compattezza del gruppo dirigente, chiamato a spendersi per il capolista Fitto; e anche questo sarà un "pre-partita", con Alfarano pronto a scaldare i motori per la rielezione al consiglio Regionale l'anno prossimo. Nel centrosinistra invece si gioca l'ennesima guerra interna per riaffermare vecchi (o imporre nuovi) equilibri: con il rimpasto più lungo della storia (roba che quelli di Maffei erano blitz da guerra – lampo) e le molte ambizioni (regionali e parlamentari) in circolazione, "contarsi" sulle preferenze dei vari candidati all'Europarlamento potrebbe essere il modo più diretto per far prevalere la propria linea. A proposito, chissà se, sempre scegliendo di appoggiare un candidato magari non pugliese, si materializzerà nelle urne quella specie di "correntone" che si sta consolidando al Comune, fatto da pezzi della Sinistra e dall'ala non Reziana del PD (Sindaco e molti Assessori compresi), che starebbe puntando ad eleggere, nel 2015, al Consiglio Regionale un giovane Consigliere comunale, che è già al suo secondo mandato al Comune…
[Riccardo Memeo]
Nella nostra regione, poi, il 25 maggio diventa addirittura cruciale: innanzitutto perché nello stesso giorno si svolgono le elezioni comunali in due tra le città più importanti (Bari e Foggia); e soprattutto queste elezioni (Amministrative ed Europee) sono senza dubbio il "pre-partita" delle Regionali 2015. Nel centrodestra, tutti i riflettori sono puntati su Raffaele Fitto: l'indiscusso leader di Forza Italia in Puglia, infatti, si gioca una delle sfide più importanti della sua carriera. Se, come pensa, farà il pieno di preferenze in tutto il Sud, potrà ambire certamente ad un ruolo di primissimo piano a livello nazionale, forte di una legittimazione nata sul campo, e non nelle stanze romane. Molto più complessa la situazione nel centrosinistra. Fino a qualche giorno fa lo schema era semplice: Emiliano, che da maggio non sarà più sindaco di Bari, si candida alle Europee , così non sta "fermo un giro", fa incetta di voti, soprattutto in Puglia, e così tira la volata per candidarsi a Presidente della Regione l'anno prossimo. Lo schema però è saltato all'ultimo minuto: l'improvvisa mossa di Renzi che gli ha scippato il posto da capolista per affidarlo ad una donna e (soprattutto) il timore che diverse candidature (l'assessore Gentile in Puglia, alcuni dalemiani molto forti in Campania) potessero offuscarne il risultato elettorale, lo ha fatto desistere dal candidarsi. Sarà quindi molto interessante capire quali saranno le sue prossime mosse: per quale candidato si spenderà, quale ruolo cercherà di ritagliarsi, e come arriverà all'appuntamento delle Regionali. Nel suo partito infatti non mancano le forze che si oppongono al suo disegno, così come non mancano le personalità che, più o meno velatamente, hanno fatto capire di ambire al posto di candidato Governatore. E, a proposito di Governatore, sarà importante capire quale ruolo e quali progetti ha in serbo Vendola: dopo 10 anni da Presidente, con un partito ridotto ai minimi storici e a percentuali molto lontane da qualsiasi soglia di sbarramento, potrebbe essere tentato da un terzo mandato, o quantomeno non rinuncerà facilmente a piazzare un suo uomo (di SEL o del PD) come suo successore.
Naturalmente anche a Barletta toccherà svegliarsi (momentaneamente) dal lungo letargo per partecipare a questa tornata elettorale. Il centrodestra cittadino, reduce da una dura (ennesima) sconfitta alle Amministrative, dovrà dare prova di vitalità, sfruttando magari quel voto di opinione che alle elezioni nazionali lo ha sempre aiutato. Soprattutto, si testerà la compattezza del gruppo dirigente, chiamato a spendersi per il capolista Fitto; e anche questo sarà un "pre-partita", con Alfarano pronto a scaldare i motori per la rielezione al consiglio Regionale l'anno prossimo. Nel centrosinistra invece si gioca l'ennesima guerra interna per riaffermare vecchi (o imporre nuovi) equilibri: con il rimpasto più lungo della storia (roba che quelli di Maffei erano blitz da guerra – lampo) e le molte ambizioni (regionali e parlamentari) in circolazione, "contarsi" sulle preferenze dei vari candidati all'Europarlamento potrebbe essere il modo più diretto per far prevalere la propria linea. A proposito, chissà se, sempre scegliendo di appoggiare un candidato magari non pugliese, si materializzerà nelle urne quella specie di "correntone" che si sta consolidando al Comune, fatto da pezzi della Sinistra e dall'ala non Reziana del PD (Sindaco e molti Assessori compresi), che starebbe puntando ad eleggere, nel 2015, al Consiglio Regionale un giovane Consigliere comunale, che è già al suo secondo mandato al Comune…
[Riccardo Memeo]