Elezione amministrative, a colloquio con Andrea Patruno
Analisi politica del segretario provinciale del Pd. Il consigliere risponde alle nostre domande
lunedì 14 marzo 2011
Barlettalife prosegue intervistando i protagonisti impegnati nella kermesse elettorale del prossimo maggio. Questa volta con noi è il segretario provinciale del Pd dott. Andrea Patruno.
Dott. Patruno se non ci fosse stata la sua sintesi tra le variegate liste del Centrosinistra le Primarie a Barletta si sarebbero svolte?
Le primarie sono l'unico metodo che il centro sinistra ha per dirimere le contese fra punti di vista politici differenti e allarga il campo della partecipazione e della responsabilità ai cittadini. Evidente che sia pur a fatica sempre più entrano nel lessico comune del centro sinistra ed io non posso che compiacermene.
Lei è riuscito a coinvolgere in questo metodo pre-elezioni vere, anche il riluttante Sindaco Maffei. Se non avesse accettato?
Nicola Maffei è un esponente di spicco del mio partito, sapeva benissimo che un partito che ha inventato le primarie, elegge per primarie il segretario nazionale e regionale, iscrive questa pratica nel proprio statuto non avrebbe potuto sottrarsi in nessun caso. Il sindaco Maffei ha goduto di un vasto consenso elettorale, la sua riluttanza è legittima; la sua adesione c'è stata e la politica non si si fa con i se.
Ancora primarie perché molto nasce da quella competizione. Tra i più eccitati e pensierosi è apparso quel giorno il candidato sindaco socialista Antonio Carpagnano. Cosa vi siete detti quel giorno. Tutto o nulla?
Ci siamo detti che il centro sinistra di Barletta aveva attivato una grande festa di democrazia e partecipazione, inaugurato un percorso inedito che non potrà più essere rimosso. Il centro sinistra ha dimostrato quanto legittima sia l'ambizione di continuare a governare la principale città della provincia.
Il giorno successivo, e vi abbiamo assistito, è nata la veemente querelle tra i socialisti e il Sel. Motivo l'eccessiva esposizione mediatica di Maffei che utilizza risorse istituzionali, personali e …..regionali (videodichiarazione di Ventola in favore di Maffei). Secondo lei c'è qualcosa di oppugnabile in questo?
La tensione accumulata ha fatto cortociurcuito. Le risorse che Maffei ha utilizzato erano nella sua disponibilità. Quanto al presidente della Regione è sempre intervenuto in tutte le elezioni primarie. Qui la vera e bella notizia era nel fatto che Sel avesse deciso di sostenere il candidato sindaco del PD.
Lei ed altri avete poi faticato per riequilibrare e coinvolgere tutto il centrosinistra. Lo possiamo considerare coeso a due mesi dal voto vero?
Non abbiamo affatto faticato; si è trattato di un battibecco e di un malinteso e per tale è stato rubricato. Nessun problema di coesione; non è mai stato in discussione il centro sinistra e la sua natura di alleanza aperta, fondata su programmi chiari e condivisi che sono alla base dell'alleanza politica che presentiamo alla città.
Ci fa un elenco dettagliato delle liste ad oggi in campo e che concordano sul nome di Maffei?
Tutto il centro sinistra, quello più vasto possibile che abbiamo visto in campo alle elezioni regionali e che sta dichiarando la disponibilità in queste ore a comporre liste di partito a sostegno della candidatura di Nicola Maffei.
Ritiene certa la vittoria del centrosinistra e di Maffei al primo turno o la forza inedita sul campo, cioè il terzo polo potrebbe portare al ballottaggio?
Io credo che il centro sinistra vincerà queste elezioni al primo turno senza bisogno di alcun ballottaggio. Naturalmente per questo occorrerà lavorare molto e sodo, senza dare per nulla per scontato, al contrario credo che il Partito Democratico debba fare una lista forte, contendibile e chiamando all'impegno ed alla competizione tutte le risorse disponibili, consiglieri regionali, assessori, esponenti di partito, donne e giovani che possono fare la differenza nel vivo della campagna elettorale.
Teme più il Centrodestra o il Terzo Polo?
Credo che ove dovesse realizzarsi una candidatura del Terzo Polo avremo concrete ragioni per costruire buone sintonie e condividere buone prassi amministrative. L'attenzione del Partito Democratico verso l'UDC non è una novità e si fonda su una visione della realtà che richiede oggi di proiettare lo sguardo oltre il recinto noto del centro sinistra. Io sto lavorando a questa prospettiva non solo a Barletta, ma anche a Bisceglie e nelle altre città più piccole chiamate a votare il 15 maggio.
La candidata del Centrodestra, Maria Grazia Vitobello, solo pochi mesi fa vicinissima a Maffei ed ora in netta opposizione al Centrosinistra come vede la Sua nuova posizione politica?
No comment; la vicenda della candidatura di Tatò, annunciata e ritirata racconta da sola delle difficoltà del centro destra in questa città. Il centro destra barlettano è stato messo fuori gioco dalla politica che Ventola sta incarnando a livello provinciale; La candidatura di Maria Grazia Vitobello sembra solo un ripiego per una competizione che tanti nel centro destra considerano già persa.
Lei è uomo che non nasconde i valori etici, anzi li esalta sempre. Altri vantano solo pragmatismo. Ci dice qualche parola etica che convinca a votare centrosinistra chi di centrosinistra non lo è?
Stiamo pensando, non solo come PD, di proporre ai candidati Consiglieri del centro sinistra un codice di valori etici da sottoscrivere, impegni formali di valore politico da far valere durante il mandato di consigliere comunale. Penso dovremmo inaugurare strumenti di partecipazione popolare e forme di coinvolgimento dei cittadini sulle questioni più rilevanti del governo cittadino ( giovani, donne, traffico, lavoro, ambiente, cultura, servizi). Dobbiamo affiancare al classico bilancio di previsione economico e programmatico, un bilancio socialmente ed eticamente sostenibile e misurabile, un elenco di impegni formali da sottoporre annualmente alla verifica del consuntivo. Una bella sfida di innovazione per Nicola Maffei e per il centro sinistra che vuole governare.
Dott. Patruno se non ci fosse stata la sua sintesi tra le variegate liste del Centrosinistra le Primarie a Barletta si sarebbero svolte?
Le primarie sono l'unico metodo che il centro sinistra ha per dirimere le contese fra punti di vista politici differenti e allarga il campo della partecipazione e della responsabilità ai cittadini. Evidente che sia pur a fatica sempre più entrano nel lessico comune del centro sinistra ed io non posso che compiacermene.
Lei è riuscito a coinvolgere in questo metodo pre-elezioni vere, anche il riluttante Sindaco Maffei. Se non avesse accettato?
Nicola Maffei è un esponente di spicco del mio partito, sapeva benissimo che un partito che ha inventato le primarie, elegge per primarie il segretario nazionale e regionale, iscrive questa pratica nel proprio statuto non avrebbe potuto sottrarsi in nessun caso. Il sindaco Maffei ha goduto di un vasto consenso elettorale, la sua riluttanza è legittima; la sua adesione c'è stata e la politica non si si fa con i se.
Ancora primarie perché molto nasce da quella competizione. Tra i più eccitati e pensierosi è apparso quel giorno il candidato sindaco socialista Antonio Carpagnano. Cosa vi siete detti quel giorno. Tutto o nulla?
Ci siamo detti che il centro sinistra di Barletta aveva attivato una grande festa di democrazia e partecipazione, inaugurato un percorso inedito che non potrà più essere rimosso. Il centro sinistra ha dimostrato quanto legittima sia l'ambizione di continuare a governare la principale città della provincia.
Il giorno successivo, e vi abbiamo assistito, è nata la veemente querelle tra i socialisti e il Sel. Motivo l'eccessiva esposizione mediatica di Maffei che utilizza risorse istituzionali, personali e …..regionali (videodichiarazione di Ventola in favore di Maffei). Secondo lei c'è qualcosa di oppugnabile in questo?
La tensione accumulata ha fatto cortociurcuito. Le risorse che Maffei ha utilizzato erano nella sua disponibilità. Quanto al presidente della Regione è sempre intervenuto in tutte le elezioni primarie. Qui la vera e bella notizia era nel fatto che Sel avesse deciso di sostenere il candidato sindaco del PD.
Lei ed altri avete poi faticato per riequilibrare e coinvolgere tutto il centrosinistra. Lo possiamo considerare coeso a due mesi dal voto vero?
Non abbiamo affatto faticato; si è trattato di un battibecco e di un malinteso e per tale è stato rubricato. Nessun problema di coesione; non è mai stato in discussione il centro sinistra e la sua natura di alleanza aperta, fondata su programmi chiari e condivisi che sono alla base dell'alleanza politica che presentiamo alla città.
Ci fa un elenco dettagliato delle liste ad oggi in campo e che concordano sul nome di Maffei?
Tutto il centro sinistra, quello più vasto possibile che abbiamo visto in campo alle elezioni regionali e che sta dichiarando la disponibilità in queste ore a comporre liste di partito a sostegno della candidatura di Nicola Maffei.
Ritiene certa la vittoria del centrosinistra e di Maffei al primo turno o la forza inedita sul campo, cioè il terzo polo potrebbe portare al ballottaggio?
Io credo che il centro sinistra vincerà queste elezioni al primo turno senza bisogno di alcun ballottaggio. Naturalmente per questo occorrerà lavorare molto e sodo, senza dare per nulla per scontato, al contrario credo che il Partito Democratico debba fare una lista forte, contendibile e chiamando all'impegno ed alla competizione tutte le risorse disponibili, consiglieri regionali, assessori, esponenti di partito, donne e giovani che possono fare la differenza nel vivo della campagna elettorale.
Teme più il Centrodestra o il Terzo Polo?
Credo che ove dovesse realizzarsi una candidatura del Terzo Polo avremo concrete ragioni per costruire buone sintonie e condividere buone prassi amministrative. L'attenzione del Partito Democratico verso l'UDC non è una novità e si fonda su una visione della realtà che richiede oggi di proiettare lo sguardo oltre il recinto noto del centro sinistra. Io sto lavorando a questa prospettiva non solo a Barletta, ma anche a Bisceglie e nelle altre città più piccole chiamate a votare il 15 maggio.
La candidata del Centrodestra, Maria Grazia Vitobello, solo pochi mesi fa vicinissima a Maffei ed ora in netta opposizione al Centrosinistra come vede la Sua nuova posizione politica?
No comment; la vicenda della candidatura di Tatò, annunciata e ritirata racconta da sola delle difficoltà del centro destra in questa città. Il centro destra barlettano è stato messo fuori gioco dalla politica che Ventola sta incarnando a livello provinciale; La candidatura di Maria Grazia Vitobello sembra solo un ripiego per una competizione che tanti nel centro destra considerano già persa.
Lei è uomo che non nasconde i valori etici, anzi li esalta sempre. Altri vantano solo pragmatismo. Ci dice qualche parola etica che convinca a votare centrosinistra chi di centrosinistra non lo è?
Stiamo pensando, non solo come PD, di proporre ai candidati Consiglieri del centro sinistra un codice di valori etici da sottoscrivere, impegni formali di valore politico da far valere durante il mandato di consigliere comunale. Penso dovremmo inaugurare strumenti di partecipazione popolare e forme di coinvolgimento dei cittadini sulle questioni più rilevanti del governo cittadino ( giovani, donne, traffico, lavoro, ambiente, cultura, servizi). Dobbiamo affiancare al classico bilancio di previsione economico e programmatico, un bilancio socialmente ed eticamente sostenibile e misurabile, un elenco di impegni formali da sottoporre annualmente alla verifica del consuntivo. Una bella sfida di innovazione per Nicola Maffei e per il centro sinistra che vuole governare.