Elettrosmog: istruzioni per l’uso
Legambiente ne parla ai cittadini barlettani. Radiazioni, microonde, pericoli a cui anche inconsapevolmente siamo esposti
sabato 16 febbraio 2013
Legambiente, da sempre sensibile ai problemi ambientali legati alla nostra città, ha esposto e chiarito in conferenza stampa lo scorso giovedì, come e soprattutto esattamente da cosa dobbiamo difenderci per precluderci dall'inquinamento ambientale dovuto a quelle piccole comodità di cui ormai nessuno di noi riesce a fare più a meno.
Sono intervenuti alla conferenza il Sub Commissario del Comune di Barletta Mario Volpe, il Dirigente Ambiente del Comune di Barletta Salvatore Mastrorillo, e il Presidente di Legambiente Barletta Giuseppe Cilli, il quale ha esposto in maniera dettagliata le numerose fonti inquinanti a livello elettrico, magnetico ed elettromagnetico, con la moderazione del direttore di Barlettalive Michele Lamonaca. L'elettrosmog, più propriamente la relazione tra radiazioni elettromagnetiche e stato di salute, assembla in se una vastità di agenti fisici inquinanti e numerose patologie a essi correlabili. I campi interessati possono essere statici o oscillanti, quindi di bassa o alta potenza, in base alla quale si determina l'apporto di danni sensibilmente tangibili all'organismo umano. Tra le più comuni radiazioni possibilmente intercettabili dall'uomo vi sono quelle dovute a laser, infrarossi, microonde, onde radio, o campi magnetici degli apparati diagnostici, in bassa potenza non sono in grado di produrre danni diretti, ma in potenze maggiori sono possibilmente nocivi per il nostro organismo.
Fondamentale per non incorrere in una eccessiva esposizione risulta la quotidiana coscienziosità nell'utilizzo individuale di oggetti possibilmente incriminati, partendo dalla comune linea telefonica, attualmente la maggior parte dei cittadini possiede almeno due sim personali, per le quali ogni gestore (in Italia ne abbiamo attualmente quattro, e in precedenza abbiamo rischiato di averne addirittura sei) deve posizionare nell'ambiente le proprie celle di trasmissione telefonica, da qui il nome cellulare dovuto alla suddivisione del territorio che con l'era della telefonia mobile si è venuta a caratterizzare. Anche nel comune utilizzo dell'asciugacapelli è consigliabile preferire quelli con base staccata, al fine di diminuire l'apporto di onde nocive a cui esporsi, infine ridurre al minimo necessario l'uso di forni microonde o apparecchi elettrici in cucina o nei luoghi in cui si mangia o si soggiorna a lungo. Casi più interessanti e discussi sono quelli delle cabine elettriche, pubbliche o private che siano, spesso in passato collocate negli stretti pressi delle abitazioni. Attualmente grazie agli enti di controllo come l'Arpa, si è potuto combattere questo fenomeno, tra i principali imputati gli elettrodotti, (di cui ci siamo occupati in precedenza) ovvero quelle infrastrutture atte al trasporto dell'energia elettrica, per il cui interramento nella città di Barletta sono stati impiegati due anni.
Sono intervenuti alla conferenza il Sub Commissario del Comune di Barletta Mario Volpe, il Dirigente Ambiente del Comune di Barletta Salvatore Mastrorillo, e il Presidente di Legambiente Barletta Giuseppe Cilli, il quale ha esposto in maniera dettagliata le numerose fonti inquinanti a livello elettrico, magnetico ed elettromagnetico, con la moderazione del direttore di Barlettalive Michele Lamonaca. L'elettrosmog, più propriamente la relazione tra radiazioni elettromagnetiche e stato di salute, assembla in se una vastità di agenti fisici inquinanti e numerose patologie a essi correlabili. I campi interessati possono essere statici o oscillanti, quindi di bassa o alta potenza, in base alla quale si determina l'apporto di danni sensibilmente tangibili all'organismo umano. Tra le più comuni radiazioni possibilmente intercettabili dall'uomo vi sono quelle dovute a laser, infrarossi, microonde, onde radio, o campi magnetici degli apparati diagnostici, in bassa potenza non sono in grado di produrre danni diretti, ma in potenze maggiori sono possibilmente nocivi per il nostro organismo.
Fondamentale per non incorrere in una eccessiva esposizione risulta la quotidiana coscienziosità nell'utilizzo individuale di oggetti possibilmente incriminati, partendo dalla comune linea telefonica, attualmente la maggior parte dei cittadini possiede almeno due sim personali, per le quali ogni gestore (in Italia ne abbiamo attualmente quattro, e in precedenza abbiamo rischiato di averne addirittura sei) deve posizionare nell'ambiente le proprie celle di trasmissione telefonica, da qui il nome cellulare dovuto alla suddivisione del territorio che con l'era della telefonia mobile si è venuta a caratterizzare. Anche nel comune utilizzo dell'asciugacapelli è consigliabile preferire quelli con base staccata, al fine di diminuire l'apporto di onde nocive a cui esporsi, infine ridurre al minimo necessario l'uso di forni microonde o apparecchi elettrici in cucina o nei luoghi in cui si mangia o si soggiorna a lungo. Casi più interessanti e discussi sono quelli delle cabine elettriche, pubbliche o private che siano, spesso in passato collocate negli stretti pressi delle abitazioni. Attualmente grazie agli enti di controllo come l'Arpa, si è potuto combattere questo fenomeno, tra i principali imputati gli elettrodotti, (di cui ci siamo occupati in precedenza) ovvero quelle infrastrutture atte al trasporto dell'energia elettrica, per il cui interramento nella città di Barletta sono stati impiegati due anni.