Economia, la Bat reagisce alla crisi
Ottimista l’assessore provinciale Pompeo Camero. «Favorire la realizzazione di infrastrutture nel territorio della Bat»
domenica 23 dicembre 2012
L'economia locale della BAT è in crescita o in recessione? Prima di rispondere a questo interrogativo, quanto mai attuale in un periodo tra i più critici dal dopoguerra e per poter formulare un giudizio attendibile, dobbiamo partire dai dati diffusi in questi giorni sull'economia nazionale, prendendo come cartina di tornasole le ore di cassa integrazione richieste dalle aziende.
Verifichiamo che l'aumento delle richieste di cassa integrazione all'Inps è in continua crescita. Nel mese di novembre 2012 sono stati autorizzate 108,3 milioni di ore, mentre nello stesso mese del 2011 ne furono autorizzate 84,9 milioni, con un aumento del 27,5%. Una percentuale che passa a più 5,1% se raffrontata all'ottobre 2012. Una situazione allarmante che ritroviamo anche nell'intero mezzogiorno. In Puglia nel mese di novembre 2012 sono state autorizzate 2,8 milioni di ore di cassa integrazione, con un aumento del 20% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, ma con una diminuzione del 46,5% rispetto all'ottobre scorso che lascia ben sperare; il dato riferito alla Bat rispetto alle altre province è il più basso, anche in termini proporzionali.
Relativamente alle ore di cassa integrazione straordinaria, il raffronto tra novembre 2012 e lo stesso mese del 2011 vede un aumento del 366,1%, mentre si è registrata una riduzione di ore del 61,9% rispetto all'ottobre del corrente anno. Questi dati sono forieri di situazioni di difficoltà tutt'altro che temporanee per le aziende pugliesi, che generalmente ricorrono all'intervento straordinario allorché avviano processi di ristrutturazione o di riconversione. Per la cassa integrazione in deroga, invece, si registra un numero di ore inferiore del 73% nel raffronto tra novembre 2012 e lo stesso mese del 2011 ed una diminuzione del 71,2% anche rispetto ad ottobre 2012. Quest'ultimo dato, purtroppo, nasconde aspetti negativi in quanto molte aziende, dopo aver esaurito la cassa in deroga, fanno ricorso alla mobilità, spesso anticamera della dismissione dell'attività produttiva e del licenziamento dei lavoratori.
Sono dati che confermano l'andamento recessivo nazionale rispetto al quale la nostra regione non fa eccezione, ma che lasciano intravedere timidi segnali di ripresa analizzando il ricorso alle ore ordinarie di cassa integrazione in percentuale inferiore rispetto alla media nazionale. Anche l'ultimo Report dell'Osservatorio Mercato del Lavoro ci invita all'ottimismo: il tasso di occupazione in Puglia è del 44,8% rispetto al 44% del mezzogiorno e il tasso di disoccupazione è del 13,1% rispetto al 13,6% dell'Italia meridionale.
Relativamente alla Bat, i dati Istat disponibili si riferiscono al 2010 ed a giorni disporremo di quelli relativi al 2011, per poi avviarci entro il 2013 ad una osservazione in tempo reale. Intanto, emerge un tasso di disoccupazione pari all'11,7% ed un tasso di occupazione pari al 45,8%. «Nonostante i dati desunti dal ricorso alla cassa integrazione - scrive l'assessore provinciale Pompeo Camero - siamo tuttavia convinti che l'economia pugliese sia solida». Una convinzione che ha le sue basi nell'ultimo report dell'Istat sulle esportazioni delle regioni italiane: l'export pugliese ha registrato un +8,3% da gennaio a settembre 2012 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Un risultato migliore della media nazionale, che registra una crescita del 3,5%, e del Mezzogiorno, che incrementa l'export del 6,5%. Ma il dato pugliese spicca ancora di più se paragonato alla performance dell'Italia meridionale dove la crescita è solo dello 0,1%.
«Uno scenario - commenta Camero - quindi, che lascia ben sperare per il futuro ma che ci impone, comunque, di proporre ulteriori misure ed iniziative per dare solidità alla ripresa dell'economia. I nostri Enti Locali possono certamente contribuire a rilanciare la ripresa anche attraverso lo snellimento delle procedure burocratiche, ancora farraginose, previste per il rilascio di autorizzazioni e licenze, accorciandone i tempi che oggi non ci consentono di essere competitivi con gli altri Paesi Europei. Gli stessi Enti devono inoltre adoperarsi per l'utilizzo totale dei finanziamenti comunitari a loro disposizione. Occorre incoraggiare gli investimenti, anche attraverso una minore rigidità del sistema creditizio, che, immettendo liquidità nel sistema economico, genera comunque un circolo virtuoso che favorisce i consumi e, quindi, maggiore produttività ed occupazione. Infine, occorre individuare e favorire la realizzazione di infrastrutture nel territorio della Bat che possano essere determinanti nel sistema produttivo e di stimolo agli investitori stranieri o del nord Italia.
Nel 2013 si potrà contare sull'oramai eccellente nostro servizio vertenze collettive, che soccorre con professionalità ogni nostra azienda ed i relativi lavoratori in difficoltà, sincerandosi che i meccanismi di welfare e le misure di sostegno al reddito dei dipendenti finiti ai margini del processo produttivo, vengano concessi a ragion veduta ed utilizzati in maniera oculata, sussistendone nel contesto produttivo i presupposti per il superamento della crisi. Intensificheremo altresì dal prossimo anno, ogni supporto necessario a far fronte alle necessità di riorganizzazione interna di aziende che intendano innovare i processi produttivi od il proprio marketing, sino a favorirne l'accesso alla "formazione on the job" od al "learning by doing"».
Verifichiamo che l'aumento delle richieste di cassa integrazione all'Inps è in continua crescita. Nel mese di novembre 2012 sono stati autorizzate 108,3 milioni di ore, mentre nello stesso mese del 2011 ne furono autorizzate 84,9 milioni, con un aumento del 27,5%. Una percentuale che passa a più 5,1% se raffrontata all'ottobre 2012. Una situazione allarmante che ritroviamo anche nell'intero mezzogiorno. In Puglia nel mese di novembre 2012 sono state autorizzate 2,8 milioni di ore di cassa integrazione, con un aumento del 20% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, ma con una diminuzione del 46,5% rispetto all'ottobre scorso che lascia ben sperare; il dato riferito alla Bat rispetto alle altre province è il più basso, anche in termini proporzionali.
Relativamente alle ore di cassa integrazione straordinaria, il raffronto tra novembre 2012 e lo stesso mese del 2011 vede un aumento del 366,1%, mentre si è registrata una riduzione di ore del 61,9% rispetto all'ottobre del corrente anno. Questi dati sono forieri di situazioni di difficoltà tutt'altro che temporanee per le aziende pugliesi, che generalmente ricorrono all'intervento straordinario allorché avviano processi di ristrutturazione o di riconversione. Per la cassa integrazione in deroga, invece, si registra un numero di ore inferiore del 73% nel raffronto tra novembre 2012 e lo stesso mese del 2011 ed una diminuzione del 71,2% anche rispetto ad ottobre 2012. Quest'ultimo dato, purtroppo, nasconde aspetti negativi in quanto molte aziende, dopo aver esaurito la cassa in deroga, fanno ricorso alla mobilità, spesso anticamera della dismissione dell'attività produttiva e del licenziamento dei lavoratori.
Sono dati che confermano l'andamento recessivo nazionale rispetto al quale la nostra regione non fa eccezione, ma che lasciano intravedere timidi segnali di ripresa analizzando il ricorso alle ore ordinarie di cassa integrazione in percentuale inferiore rispetto alla media nazionale. Anche l'ultimo Report dell'Osservatorio Mercato del Lavoro ci invita all'ottimismo: il tasso di occupazione in Puglia è del 44,8% rispetto al 44% del mezzogiorno e il tasso di disoccupazione è del 13,1% rispetto al 13,6% dell'Italia meridionale.
Relativamente alla Bat, i dati Istat disponibili si riferiscono al 2010 ed a giorni disporremo di quelli relativi al 2011, per poi avviarci entro il 2013 ad una osservazione in tempo reale. Intanto, emerge un tasso di disoccupazione pari all'11,7% ed un tasso di occupazione pari al 45,8%. «Nonostante i dati desunti dal ricorso alla cassa integrazione - scrive l'assessore provinciale Pompeo Camero - siamo tuttavia convinti che l'economia pugliese sia solida». Una convinzione che ha le sue basi nell'ultimo report dell'Istat sulle esportazioni delle regioni italiane: l'export pugliese ha registrato un +8,3% da gennaio a settembre 2012 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Un risultato migliore della media nazionale, che registra una crescita del 3,5%, e del Mezzogiorno, che incrementa l'export del 6,5%. Ma il dato pugliese spicca ancora di più se paragonato alla performance dell'Italia meridionale dove la crescita è solo dello 0,1%.
«Uno scenario - commenta Camero - quindi, che lascia ben sperare per il futuro ma che ci impone, comunque, di proporre ulteriori misure ed iniziative per dare solidità alla ripresa dell'economia. I nostri Enti Locali possono certamente contribuire a rilanciare la ripresa anche attraverso lo snellimento delle procedure burocratiche, ancora farraginose, previste per il rilascio di autorizzazioni e licenze, accorciandone i tempi che oggi non ci consentono di essere competitivi con gli altri Paesi Europei. Gli stessi Enti devono inoltre adoperarsi per l'utilizzo totale dei finanziamenti comunitari a loro disposizione. Occorre incoraggiare gli investimenti, anche attraverso una minore rigidità del sistema creditizio, che, immettendo liquidità nel sistema economico, genera comunque un circolo virtuoso che favorisce i consumi e, quindi, maggiore produttività ed occupazione. Infine, occorre individuare e favorire la realizzazione di infrastrutture nel territorio della Bat che possano essere determinanti nel sistema produttivo e di stimolo agli investitori stranieri o del nord Italia.
Nel 2013 si potrà contare sull'oramai eccellente nostro servizio vertenze collettive, che soccorre con professionalità ogni nostra azienda ed i relativi lavoratori in difficoltà, sincerandosi che i meccanismi di welfare e le misure di sostegno al reddito dei dipendenti finiti ai margini del processo produttivo, vengano concessi a ragion veduta ed utilizzati in maniera oculata, sussistendone nel contesto produttivo i presupposti per il superamento della crisi. Intensificheremo altresì dal prossimo anno, ogni supporto necessario a far fronte alle necessità di riorganizzazione interna di aziende che intendano innovare i processi produttivi od il proprio marketing, sino a favorirne l'accesso alla "formazione on the job" od al "learning by doing"».