E’ stato quasi uno strike: giù Pastore e giunta, Maffei resiste in piedi

Sarà l’opposizione di centrodestra a far da “raccatta birilli”?. Una partita di bowling che rinnova il contratto di crisi dell’amministrazione comunale

martedì 17 aprile 2012
A cura di Edoardo Centonze
Trascorsi undici mesi di nuova amministrazione Maffei, ed ecco palesemente rinnovarsi la crisi politica dell'amministrazione comunale. Il "contratto di crisi" sul quale è nato il secondo mandato di Maffei, sembra aver avuto il suo rinnovo (che appare ormai fisiologico) con il verificarsi delle sue due più ostiche condizioni, a brevissima distanza l'una dall'altra, come in un magico colpo di birilli a bowling: le dimissioni del presidente del consiglio comunale Franco Pastore (avvenute nel consiglio comunale di venerdì 13 Aprile); le dimissioni della giunta comunale (avvenute sabato sera). Pastore stesso si era definito presidente «a tempo», con la volontà di rimanere in carica nell'arco di tempo necessario per la soluzione della crisi politica congenita a questa amministrazione comunale. E invece no, non c'è stata ermeneutica che tenesse, vista anche la situazione. Le dimissioni sono certo arrivate, ma con lo scopo di denunciare amaramente la mancanza di soluzioni a questa crisi, come ha dichiarato lo stesso Pastore nel corso della diretta di Barlettalife al consiglio comunale di venerdì. D'altra parte la giunta. Che dire? Nulla di cui meravigliarsi: nata precaria, non poteva che finire così. Questa volta sembra essere stata lei, con il suo azzeramento, a svolgere il presunto ruolo di richiamo alle forze politiche per spingerle a trovare una tormentata, ma quanto mai necessaria, soluzione definitiva ad una crisi politica senza fine. L'anno scorso, come si ricorderà, era stato il sindaco a svolgere lo stesso ruolo con le sue dimissioni, senza giungere però a soluzioni, ma rendendo anzi pubblica la sua estrema debolezza. La debolezza di un sindaco che, in mancanza di un accordo politico, nominava una giunta scegliendo di non scegliere secondo criteri logici che vorrebbero l'attribuzione di personalità competenti negli specifici settori di competenza, ma seguendo la regola de "i primi non eletti" al consiglio comunale. Il tutto accadeva mentre in un'altra città del Sud come Napoli, un neoeletto sindaco come Luigi De Magistris, sfoderando una cospicua dose di autorevolezza, nominava una giunta d'alto profilo e non si lasciava trascinare tra le onde dell'indecente crisi politica napoletana.

Ora in questa partita a bowling, con questo punteggio parziale, che mossa giocherà l'opposizione? In questi giorni per il centrodestra la parola più amata sembra essere disponibilità. Disponibilità «a Maffei di dare una svolta alla situazione politica, chiedendogli di abbandonare le beghe e le liti sulle poltrone e di nominare una giunta di elevato profilo tecnico», come ha dichiarato il consigliere Memeo, durante la diretta di Barlettalife dell'ormai celebre consiglio comunale di venerdì scorso. Ma è già quasi un anno che la stagnante situazione politica della nuova amministrazione comunale permane davanti ai nostri occhi. Per ogni uomo di buon senso la pazienza avrebbe dunque avuto un limite inferiore rispetto a quello della nostra accomodante opposizione. E invece no. Hanno scelto addirittura di rinunciare alla richiesta di un consiglio monotematico sulla questione edilizia, un problema che è un macigno per la nostra città, per il quale non dovrebbe sussistere alcuna logica di rinvio. La richiesta perciò è rimasta soltanto un annuncio di fine 2011. Il tutto, fatto per sostenere il grande sentimento di disponibilità nei confronti di Maffei. Ora il sospetto di chi assiste a questo match, è di vedere questa opposizione sostituirsi alla macchina raccatta birilli, che nelle sale bowling ha la funzione di rimettere in piedi i birilli caduti sotto il colpo di una boccia. Sarà allora con l'aiuto del centrodestra che i birilli caduti in questo caso, cioè presidenza del consiglio comunale e giunta comunale, saranno rimessi in piedi?

Certo è davvero triste se l'unica strada ritenuta praticabile per risolvere l'instabilità e l'immobilismo sia solo l'inciucio. Resta il fatto che l'ultimo consiglio comunale è certamente uno spartiacque, che purtroppo segna il ritorno alla situazione di stallo iniziale dell'anno scorso. Venerdì 13 Aprile è la sua data. "Venerdì 13" ("Friday the 13th") è anche il titolo di una saga di film horror. Speriamo allora che quest'ultimo consiglio comunale non sia il primo film di una lunga saga barlettana di "horror politico".