E' giunta tecnica: Maffei ha deciso

Salta il tavolo politico, oggi i nomi degli assessori. Rischio e sfida per le fragili alleanze di centrosinistra

lunedì 20 giugno 2011 00.02
A cura di Alessandro Porcelluzzi
Qualche millennio fa i cinesi hanno coniato l'ideogramma "crisi", che si compone di altri due: rischio e opportunità. La decisione che Maffei ha preso stasera sembra ripercorrere lo stesso itinerario. La scelta di varare entro oggi una giunta tecnica è frutto certamente della crisi del centrosinistra. Della crisi del tavolo politico e dei partiti.

Maffei ha voluto in queste settimane ribadire la propria fiducia nei confronti della politica e dei suoi luoghi e modi di decisione. Una fiducia malriposta se si pensa che a un mese dalle elezioni la maggior parte dei partiti si è lacerata nel tentativo di designare il proprio assessore di riferimento. La giunta tecnica è certamente una scelta sofferta e rischiosa. Ma Maffei ha coraggiosamente gettato il cuore oltre l'ostacolo. I cittadini, l'opinione pubblica e le poche forze politiche esenti da turbolenza chiedevano uno scatto di reni, una prova di forza che è arrivata dal Primo cittadino.

I rischi in questa operazione sono in questa fase tutti per i partiti. Da lunedì ciascuno dei dirigenti delle forze politiche dovrà, col capo cosparso di cenere, provare a rimettere assieme i cocci di un vaso che è andato in frantumi prima del battesimo. Ci aspettiamo che qualche testa cada. Sperando sia sostituita da gente più saggia e prudente. Il rischio per Maffei è tutto futuribile. Una alleanza che non trova garanzie e corrispondenze nelle segreterie di partito è una alleanze di persone. E il timore è che questa alleanza rischi di franare ad ogni appuntamento importante. Ma tutto questo rappresenta anche un'opportunità. Per misurare il grado di credibilità della classe dirigente nell'amministrazione e nelle forze politiche. Per costruire, al di là di qualsiasi libro dei sogni, una agenda di priorità su cui Maffei deve pretendere impegno, puntualità e serietà. Per comprendere che il centrosinistra, se vuole continuare a ricevere consensi, ha il dovere di rendersi credibile, autorevole, austero. A maggior ragione in un momento in cui Barletta figura tra le ultime province per reddito pro capite in Italia.