Due anni dal giorno in cui Jova ha stregato tutti
Ricordiamo il 20 luglio quando Barletta sembrava Woodstock
martedì 20 luglio 2021
Here am I floating round my tin can/ Far above the Moon/ Planet Earth is blue
(Sono qui che galleggio attorno al mio barattolo di latta, lontano sopra la Luna, il pianeta Terra è blu)
Sono le parole con cui David Bowie ha raccontato l'atterraggio sulla luna. Celebrata e amata dai passanti e dai poeti, musa per qualcuno, inafferrabile e affascinante. Bowie cantava il suo pianeta, la sua Space Oddity in anni in cui la rivoluzione stava avvenendo sulla Terra. Sono i coinvolgenti anni Sessanta, rimasti nell'immaginario comune per la cultura hippy, la libertà sessuale, la musica. In quegli anni si celebrava la Summer of Love, il rock, la pace, il sogno americano. Un'ondata rivoluzionaria che dall'America ha travolto anche l'Italia. È questo il viaggio nel tempo che Jovanotti ha cercato di ricreare in 15 tappe in tour per l'Italia.
Il 20 luglio 2019 è toccato alla città di Barletta ospitare quel ragazzo fortunato che nel 1994 cantava note d'amore con Serenta Rap, lasciando tutti un po' stupefatti da come il rap potesse intonarsi così bene con le dolci parole di Lorenzo .
Dalle primissime ore di quel giorno qualcuno strimpellava per le strade del centro storico "Lo senti? Lo sento", qualcun altro "Ti porto in dono un raggio di sole". Non c'era rumore, solo i passanti che si stavano preparando al grande evento. La litoranea invece, era stracolma di gente in un clima in cui era davvero impossibile essere di malumore. Alcuni gruppi di ragazzi si preparavano al concerto cantando Bella alla chitarra, qualcun altro urlava al cielo le canzoni che riproduceva il telefonino.
Una coincidenza quasi astrale: quando Neil Armstrong muoveva i primi passi sulla Luna nel 1969 alle 20:17:40, Jovanotti dopo 50 anni, iniziava a intonare "E guardo il mondo da un oblò" lasciando tutti sorpresi, essendo il brano inatteso e presentandolo per la prima volta a Barletta, proprio per celebrare quella graziosa luna che hanno cantato da sempre i poeti. Sarà solo il primo passo della composizione del suo album di cover Lorenzo sulla Luna, pubblicato il 29 novembre 2019 e contenente 11 brani che celebrano la luna, scritti prima e dopo il 20 luglio del 1969.
Quando si raccontò in diretta televisiva lo sbarco sulla luna, gli italiani erano incollati alla telecronaca di Tito Stagno e Ruggero Orlando. Qualche anno dopo, passati 50 anni, tutta la città era magnetizzata da un'altra voce. Erano tutti pronti per partire in quel luogo fuori dal mondo sulla litoranea di Barletta ed entrare in un altro universo: quello del Jova Beach Party.
Il caldo estivo, centinai di ragazzi in fila con qualche ombrello di fortuna o protetti dalle tende da campeggio per ripararsi dal sole. Un evento che ha unito tutti perché anche i più adulti erano sulla litoranea Pietro Mennea, desiderosi di rivivere con qualche canzone un viaggio negli anni in cui l'unica cosa veramente importante era fare musica. È quello che ha fatto Lorenzo: solo musica per un giorno, accompagnata da pace, amore e libertà. Perché oltre alla musica, protagonista indiscussa, è stato celebrato anche il matrimonio di Annateresa e Vitonicola da Taranto, sorteggiati tra circa tremila coppie.
Si stata consumando un'altra Summer of Love sulle coste della nostra città, tutti insieme quando era ancora possibile. Non è una magia quella che Jovanotti ha realizzato, basterebbe amare la musica e il divertimento sano per ricreare un evento di tale portata. Jovanotti è stato il primo, un rivoluzionario che ha creato un sogno dai colori hippy per un giorno. Sembrava davvero di essere a Woodstock.
(Sono qui che galleggio attorno al mio barattolo di latta, lontano sopra la Luna, il pianeta Terra è blu)
Sono le parole con cui David Bowie ha raccontato l'atterraggio sulla luna. Celebrata e amata dai passanti e dai poeti, musa per qualcuno, inafferrabile e affascinante. Bowie cantava il suo pianeta, la sua Space Oddity in anni in cui la rivoluzione stava avvenendo sulla Terra. Sono i coinvolgenti anni Sessanta, rimasti nell'immaginario comune per la cultura hippy, la libertà sessuale, la musica. In quegli anni si celebrava la Summer of Love, il rock, la pace, il sogno americano. Un'ondata rivoluzionaria che dall'America ha travolto anche l'Italia. È questo il viaggio nel tempo che Jovanotti ha cercato di ricreare in 15 tappe in tour per l'Italia.
Il 20 luglio 2019 è toccato alla città di Barletta ospitare quel ragazzo fortunato che nel 1994 cantava note d'amore con Serenta Rap, lasciando tutti un po' stupefatti da come il rap potesse intonarsi così bene con le dolci parole di Lorenzo .
Dalle primissime ore di quel giorno qualcuno strimpellava per le strade del centro storico "Lo senti? Lo sento", qualcun altro "Ti porto in dono un raggio di sole". Non c'era rumore, solo i passanti che si stavano preparando al grande evento. La litoranea invece, era stracolma di gente in un clima in cui era davvero impossibile essere di malumore. Alcuni gruppi di ragazzi si preparavano al concerto cantando Bella alla chitarra, qualcun altro urlava al cielo le canzoni che riproduceva il telefonino.
Una coincidenza quasi astrale: quando Neil Armstrong muoveva i primi passi sulla Luna nel 1969 alle 20:17:40, Jovanotti dopo 50 anni, iniziava a intonare "E guardo il mondo da un oblò" lasciando tutti sorpresi, essendo il brano inatteso e presentandolo per la prima volta a Barletta, proprio per celebrare quella graziosa luna che hanno cantato da sempre i poeti. Sarà solo il primo passo della composizione del suo album di cover Lorenzo sulla Luna, pubblicato il 29 novembre 2019 e contenente 11 brani che celebrano la luna, scritti prima e dopo il 20 luglio del 1969.
Quando si raccontò in diretta televisiva lo sbarco sulla luna, gli italiani erano incollati alla telecronaca di Tito Stagno e Ruggero Orlando. Qualche anno dopo, passati 50 anni, tutta la città era magnetizzata da un'altra voce. Erano tutti pronti per partire in quel luogo fuori dal mondo sulla litoranea di Barletta ed entrare in un altro universo: quello del Jova Beach Party.
Il caldo estivo, centinai di ragazzi in fila con qualche ombrello di fortuna o protetti dalle tende da campeggio per ripararsi dal sole. Un evento che ha unito tutti perché anche i più adulti erano sulla litoranea Pietro Mennea, desiderosi di rivivere con qualche canzone un viaggio negli anni in cui l'unica cosa veramente importante era fare musica. È quello che ha fatto Lorenzo: solo musica per un giorno, accompagnata da pace, amore e libertà. Perché oltre alla musica, protagonista indiscussa, è stato celebrato anche il matrimonio di Annateresa e Vitonicola da Taranto, sorteggiati tra circa tremila coppie.
Si stata consumando un'altra Summer of Love sulle coste della nostra città, tutti insieme quando era ancora possibile. Non è una magia quella che Jovanotti ha realizzato, basterebbe amare la musica e il divertimento sano per ricreare un evento di tale portata. Jovanotti è stato il primo, un rivoluzionario che ha creato un sogno dai colori hippy per un giorno. Sembrava davvero di essere a Woodstock.