Doronzo conferma la rottura con la maggioranza di Cascella
"Partito della Nazione" in Consiglio Comunale?
giovedì 21 gennaio 2016
8.49
Abbiamo chiesto al consigliere comunale Carmine Doronzo di commentare le ultime indiscrezioni politiche, di cui abbiamo dato notizia ieri, che lo vedrebbero protagonista, con la consigliera Maria Campese, di una vera e propria estromissione dalla maggioranza in Consiglio Comunale. Togliendo ogni dubbio ci conferma che L'Amministrazione Cascella ha rinunciato alla presenza dei due consiglieri, facenti riferimento alla lista di Sinistra Unita, assicurandosi invece l'ingresso in maggioranza dei tre consiglieri socialisti, finora all'opposizione. Ricordiamo che già della maggioranza è entrata a far parte la consigliera Desario, già Movimento 5 Stelle e poi aderente a Scelta Civica. Quindi siamo a quattro che entrano (e non si conosce bene l'intenzione della consigliera D'Ascoli attualmente iscritta al gruppo Misto) e quattro che escono: anche i due consiglieri della lista civica, Massimo Mazzarisi e Gennaro Calabrese, come già dichiarato negli scorsi giorni, lasciano la compagine amministrativa. Staremo a vedere se questi cambiamenti segneranno un miglioramento. Intanto la maggioranza non sarà la stessa presentatasi agli elettori sostenendo il sindaco Cascella, e questo è un fatto.
«Sono indignato su come il sindaco Cascella e il PD a Barletta possano, con un colpo di mano, affossare la coalizione decretata dal voto popolare, dando vita nelle segrete stanze dell'ufficio del primo cittadino a una nuova grande ammucchiata che ripropone gli stessi protagonisti che, sempre nelle segrete stanze di uno studio notarile, tre anni fa decretarono la morte della precedente amministrazione. A voler essere buoni, e vista la compagnia, si può pensare di essere di fronte ad un sindaco affetto da sindrome di Stoccolma, anche se il tentativo di riproporre in salsa locale il trasformismo sgangherato e l'oscuro consociativismo del governo Renzi, dando vita nel consiglio comunale di Barletta al "partito della nazione", potrebbe essere la lettura più probabile.
Il rammarico più grande resta quello di aver dato fiducia fino all'ultimo ad un sindaco e ad un partito democratico che hanno fatto marcia indietro su tutto: dallo "stop al consumo del territorio", al perseguimento di un bilancio partecipato, al raggiungimento della strategia "rifiuti zero", solo per citare alcuni punti su cui ci è stato negato di apportare al nuovo documento programmatico le nostre proposte condivise con le associazioni e la cittadinanza. Da parte nostra non ci fermeremo di fronte a tanto squallore ma proseguiremo nel percorso di ascolto e confronto con la parte sana della città e promuoveremo incontri pubblici per sottoscrivere con la cittadinanza proposte di delibere popolari, emendamenti e interrogazioni sui problemi reali di Barletta. Se la nostra onestà intellettuale - conclude Doronzo - e la nostra coerenza potevano risultare scomodi al sindaco e al partito democratico, certamente continueranno ad essere apprezzati e supportati dalle persone per bene della nostra città».
«Sono indignato su come il sindaco Cascella e il PD a Barletta possano, con un colpo di mano, affossare la coalizione decretata dal voto popolare, dando vita nelle segrete stanze dell'ufficio del primo cittadino a una nuova grande ammucchiata che ripropone gli stessi protagonisti che, sempre nelle segrete stanze di uno studio notarile, tre anni fa decretarono la morte della precedente amministrazione. A voler essere buoni, e vista la compagnia, si può pensare di essere di fronte ad un sindaco affetto da sindrome di Stoccolma, anche se il tentativo di riproporre in salsa locale il trasformismo sgangherato e l'oscuro consociativismo del governo Renzi, dando vita nel consiglio comunale di Barletta al "partito della nazione", potrebbe essere la lettura più probabile.
Il rammarico più grande resta quello di aver dato fiducia fino all'ultimo ad un sindaco e ad un partito democratico che hanno fatto marcia indietro su tutto: dallo "stop al consumo del territorio", al perseguimento di un bilancio partecipato, al raggiungimento della strategia "rifiuti zero", solo per citare alcuni punti su cui ci è stato negato di apportare al nuovo documento programmatico le nostre proposte condivise con le associazioni e la cittadinanza. Da parte nostra non ci fermeremo di fronte a tanto squallore ma proseguiremo nel percorso di ascolto e confronto con la parte sana della città e promuoveremo incontri pubblici per sottoscrivere con la cittadinanza proposte di delibere popolari, emendamenti e interrogazioni sui problemi reali di Barletta. Se la nostra onestà intellettuale - conclude Doronzo - e la nostra coerenza potevano risultare scomodi al sindaco e al partito democratico, certamente continueranno ad essere apprezzati e supportati dalle persone per bene della nostra città».