Doppia attesa per Karim Capuano: sentenza e risarcimento
Il danno o la beffa?
venerdì 27 settembre 2013
Cinque anni e tre gravi episodi di cronaca per Karim Capuano. La vittima del fatale incidente del 2011, che lo ha reso invalido all'80%, è stato due volte aggressore: la prima volta, nel 2008, con un taxista a Milano, e ha rincarato la dose due giorni fa con il suo vicino di casa. Allo stato attuale attende di essere processato per direttissima, dopo le gravi lesioni all'orecchio riportate dalla vittima di Guidonia. Il movente è ancora oscuro, ma la veracità dell'ex tronista è ormai chiara a tutti.
In seguito all'incidente mortale del 2011, che lo mandò in coma ma risparmiandogli la vita, Karim Capuano lasciò dichiarazioni molto dimesse e depressive: problemi a livello linguistico, mnemonico, fisico e lavorativo. L'80% di invalidità lo ha reso inerte per necessità, non gli permette di condurre una vita normale, di stare bene dentro. Lamentò l'impossibilità di lavorare e dichiarò la sua fede e il suo conforto in Dio; amara la rinuncia ai due contratti televisivi che lo avrebbero visto attore-protagonista nel film "I Briganti" e nella serie televisiva "Don Matteo 8". Tutto questo sconvolgimento avrà portato Capuano a una situazione di instabilità psico-emotiva, al punto da balzare agli onori della cronaca nazionale come il Tyson barlettano.
La questione economico-legale va ad amplificare quella sanitaria e giudiziaria: un milione e mezzo di euro separano l'ex tronista dall'assicurazione romana. Sono ormai due anni che la causa va avanti, l'assicurazione aveva rassicurato di chiudere la pratica entro un mese ma del risarcimento neanche l'ombra.
In seguito all'incidente mortale del 2011, che lo mandò in coma ma risparmiandogli la vita, Karim Capuano lasciò dichiarazioni molto dimesse e depressive: problemi a livello linguistico, mnemonico, fisico e lavorativo. L'80% di invalidità lo ha reso inerte per necessità, non gli permette di condurre una vita normale, di stare bene dentro. Lamentò l'impossibilità di lavorare e dichiarò la sua fede e il suo conforto in Dio; amara la rinuncia ai due contratti televisivi che lo avrebbero visto attore-protagonista nel film "I Briganti" e nella serie televisiva "Don Matteo 8". Tutto questo sconvolgimento avrà portato Capuano a una situazione di instabilità psico-emotiva, al punto da balzare agli onori della cronaca nazionale come il Tyson barlettano.
La questione economico-legale va ad amplificare quella sanitaria e giudiziaria: un milione e mezzo di euro separano l'ex tronista dall'assicurazione romana. Sono ormai due anni che la causa va avanti, l'assicurazione aveva rassicurato di chiudere la pratica entro un mese ma del risarcimento neanche l'ombra.