Dopo la premiazione dei Cavalieri della Disfida, le celebrazioni si concludono con il corteo

Uno spettacolo pirotecnico al Castello da inizio alla notte bianca

sabato 19 settembre 2015 18.28
I "cavalieri", investiti venerdì sera con i nuovi premi assegnati a personalità che con il loro impegno hanno onorato i valori identitari della Disfida, hanno consegnato il testimone ai protagonisti del corteo trionfale nella giornata clou degli eventi commemorativi del celebre fatto d'arme. Non a caso era stata Paola Pitagora - tornata protagonista del "racconto" dell'opera di D'Azeglio rivista da Fabrizio Sinisi insieme agli attori Ettore Bassi e Sebastiano Lomonaco - la madrina della manifestazione in una piazza Marina illuminata a festa. In quella splendida cornice i primi riconoscimenti sono andati ai ragazzi che hanno partecipato ai campus intesi come una sorta di officina creativa nell'ambito della Disfida. A loro ha rivolto gli auguri del sindaco che, dopo la consegna degli attestati di partecipazione, ha sottolineato la finalità e gli obiettivi di questa prima edizione della premiazione: "Abbiamo voluto cogliere l'occasione della Disfida - ha affermato Pasquale Cascella - per chiamare a raccolta quanti, per origini o legami, contribuiscono a portare alto il nome della nostra città. Barletta storicamente lancia sfide, e i premiati hanno saputo coglierle. È un messaggio soprattutto per le nuove generazioni. Per quanto si possano intraprendere strade che portano lontano, è importante ricordare e mantenere sempre salde le proprie radici".

Particolarmente sentito è stato il riconoscimento che il sindaco ha voluto personalmente consegnare a Carlo Castellano, economista e già direttore della pianificazione del Gruppo Ansaldo di Genova, colpito dalla violenza del terrorismo armato. "Per essere stato promotore, alla fine degli anni Settanta – questa la motivazione - di una nuova iniziativa industriale nel settore dell'elettronica biomedicale e in virtù del suo legame con la città attraverso suo padre, Sabino, a cui si deve la riscoperta del sito archeologico di Canne della Battaglia, negli anni Venti del Novecento".

Il premio al Generale Gaetano Nanula, consegnato dal capitano Vincenzo Pesapane del Comando di Guardia di Finanza di Barletta, ha richiamato il prezioso apporto al mondo dell'economia e della finanza ancora con il saggio "Valore Italia" di recente pubblicazione. Ricoscimento per " il lavoro pionieristico nell'architettura, nell'urbanistica e nella scenografia svolto al fianco di grandi maestri e in autonomia, sempre al servizio della cultura e del ruolo che l'architettura deve svolgere nello sviluppo delle comunità" a Massimo Alvisi, tutor del "G124", gruppo di lavoro fondato da Renzo Piano per il recupero delle periferie.

Dall'architettura al food. L'imprenditore Riccardo Barbera è stato premiato per aver realizzato, con il ristorante che gestisce, "una dimensione culturale del buon cibo, fatta di poesia, gusto, vista, tatto e olfatto".
A Joseph Cardo è poi toccato lo scatto più suggestivo: a lui, il riconoscimento "per essersi distinto nel settore della fotografia a livello internazionale". "Farmacista di quinta generazione, la cui ambizione e volontà di affermarsi gli ha consentito di abbandonare il sentiero stabilito e seguire un'intuizione vincente: la nascita di Farmalabor, azienda protagonista del mercato farmaceutico italiano e internazionale nella produzione di materie prime necessarie alla realizzazione di farmaci galenici", è la motivazione del premio a Sergio Fontana, "imprenditore coraggioso e lucido che trasforma gli ostacoli in sfide".

Dal terzo settore al sociale. Antonio Gorgoglione, coordinatore regionale dell'Aibi Puglia, l'associazione che da anni si occupa di adozioni internazionali, è stato premiato per "il suo instancabile impegno, per la spiritualità che lo ha sempre contraddistinto, per l'umanità infinita con cui si adopera e soprattutto, per aver offerto una speranza a moltissime coppie e al loro più grande sogno: un figlio". Non poteva mancare la cultura in tutte le sue espressioni. Francesco Lotoro, pianista di fama internazionale, è stato insignito del riconoscimento "per aver dedicato la sua vita all'impegno del richiamo della memoria dei marginali e dei perseguitati del Novecento, recuperandone la musica creata in cattività civile e militare e facendone una vera e propria missione storica e artistica".

Al ricercatore del Consiglio Nazionale delle Ricerche Istituto per i Beni Archeologici e Monumentali (CNR-IBAM) di Lecce, Antonio Monte, che da oltre vent'anni si occupa di conoscenza, patrimonializzazione, conservazione e valorizzazione del patrimonio industriale, di storia d'impresa e musei aziendali è andato il premio "per la sua opera di valorizzazione della nostra architettura recente posta in dialogo continuo con il paesaggio pugliese e italiano".

Al Rettore emerito dell'Università degli Studi di Foggia e Presidente del Consiglio superiore per i beni culturali e paesaggistici del Ministero per i Beni e le Attività culturali e turistiche, Giuliano Volpe, saldamente legato a Barletta da una frequentazione personale e scientifica, è infine stato consegnato il riconoscimento "per l'interesse e la centralità che riconosce al nostro territorio, snodo strategico delle civiltà e delle culture del Mediterraneo".

Le celebrazioni della Disfida raggiungono il culmine questa sera, con il corteo trionfale che coinvolge 250 componenti dei gruppi storici, figuranti volontari e partecipanti ai workshop di arti performative che sfileranno in costume d'epoca. L'evento, promosso dal Comune di Barletta, sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica, con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero dei Beni e delle Attività del Turismo, della Regione Puglia-Assessorato all'Industria Turistica e Culturale, della Provincia di Barletta-Andria-Trani, di PugliaEvents, della Società di Storia Patria per la Puglia e del FAI, con il sostegno di Banca Carige e di alcuni sponsor privati, segna rilevanti novità rispetto alle edizioni passate. Prima fra tutte, il percorso, con due punti di partenza: via Cafiero e Piazza Castello. Da una parte, dunque, i cavalieri, che si immagina tornare in città vincitori dopo che il combattimento, mentre dal Castello si avvia il corteo dei nobili sino all'altezza della Concattedrale di Santa Maria Maggiore per una sosta di ringraziamento dei cavalieri all'icona di Paolo de Serafinis, la "Madonna della Sfida" presente in città già nel 1503.

Con lo spettacolo pirotecnico al Castello ha inizio la lunga notte bianca con degustazioni, musica, balli, sfilate e spettacoli degli artisti di strada che coinvolgerà piazza Castello, piazza Duomo, via Mura San Cataldo, piazza della Sfida, piazza Pescheria, via Nazareth, piazza Mons. Damato, via Geremia Di Scanno, via Ferdinando D'Aragona, corso Vittorio Emanuele e via Santa Marta