Diventa nazionale il caso dei giornalisti Vinella e Straniero
Se ne è occupato l'Osservatorio istituito da Ordine e FNSI
giovedì 9 marzo 2017
Diventa nazionale il caso dei giornalisti Nino Vinella e Michele Straniero bersaglio di minacce e invettive da parte di un uomo che nei giorni scorsi è arrivato a sbarrare con un'auto di grossa cilindrata il cammino di entrambi nell'esercizio della loro professione quando stavano tentando di riprendere l'abbattimento di duemila alberi in un fondo agricolo di oltre 10 ettari nelle vicinanze della via vecchia per Canne della Battaglia.
La denuncia di desertificazione dell'area era venuta dal Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia presieduto proprio da Nino Vinella, a sua volta presente al fatto. Fatto gravissimo che, naturalmente, è stato denunciato ai carabinieri per l'approfondimento delle necessarie indagini tese a verificare la legittimità o meno dell'accaduto nell'ipotesi di vero e proprio scempio ambientale.
Da stamattina, di questo caso davvero emblematico di un clima sociale ormai ai limiti della legalità, se ne occupa la ribalta di tutta Italia con la pubblicazione nell'importante sito telematico "Ossigeno per l'informazione", l'osservatorio nazionale promosso da FNSI (Federazione Nazionale Stampa Italiana) e Ordine dei Giornalisti sui cronisti minacciati e sulle notizie oscurate, di un comunicato dal titolo inquietante: "Puglia. Bloccati e insultati 2 cronisti durante sradicamento ulivi". http://notiziario.ossigeno.info/2017/03/puglia-bloccati-e-insultati-2-cronisti-durante-sradicamento-ulivi-78094/
L'Osservatorio è stato istituito nel 2008 con il patrocinio della FNSI e dell'Ordine nazionale dei Giornalisti per documentare e analizzare il crescendo di intimidazioni e minacce nei confronti dei giornalisti italiani, in particolare contro i cronisti impegnati in prima linea nelle regioni del Mezzogiorno, nella raccolta e diffusione delle informazioni di pubblico interesse più scomode e, in particolare, nella ricerca delle verità più nascoste in materia di criminalità organizzata. L'Osservatorio ha l'obiettivo di accrescere la consapevolezza pubblica di questo grave fenomeno che limita la libertà di informazione e la circolazione delle notizie.
Desta preoccupazione l'arroganza con la quale si reagisce sempre con maggior frequenza ad inchieste tese a raccontare la verità dei fatti, soprattutto nel nostro circondario giudiziario dove gli attentati all'ambiente sembrano ormai e purtroppo essere diventati all'ordine del giorno, specie in zone sguarnite da controlli severi come Canne della Battaglia.
La denuncia di desertificazione dell'area era venuta dal Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia presieduto proprio da Nino Vinella, a sua volta presente al fatto. Fatto gravissimo che, naturalmente, è stato denunciato ai carabinieri per l'approfondimento delle necessarie indagini tese a verificare la legittimità o meno dell'accaduto nell'ipotesi di vero e proprio scempio ambientale.
Da stamattina, di questo caso davvero emblematico di un clima sociale ormai ai limiti della legalità, se ne occupa la ribalta di tutta Italia con la pubblicazione nell'importante sito telematico "Ossigeno per l'informazione", l'osservatorio nazionale promosso da FNSI (Federazione Nazionale Stampa Italiana) e Ordine dei Giornalisti sui cronisti minacciati e sulle notizie oscurate, di un comunicato dal titolo inquietante: "Puglia. Bloccati e insultati 2 cronisti durante sradicamento ulivi". http://notiziario.ossigeno.info/2017/03/puglia-bloccati-e-insultati-2-cronisti-durante-sradicamento-ulivi-78094/
L'Osservatorio è stato istituito nel 2008 con il patrocinio della FNSI e dell'Ordine nazionale dei Giornalisti per documentare e analizzare il crescendo di intimidazioni e minacce nei confronti dei giornalisti italiani, in particolare contro i cronisti impegnati in prima linea nelle regioni del Mezzogiorno, nella raccolta e diffusione delle informazioni di pubblico interesse più scomode e, in particolare, nella ricerca delle verità più nascoste in materia di criminalità organizzata. L'Osservatorio ha l'obiettivo di accrescere la consapevolezza pubblica di questo grave fenomeno che limita la libertà di informazione e la circolazione delle notizie.
Desta preoccupazione l'arroganza con la quale si reagisce sempre con maggior frequenza ad inchieste tese a raccontare la verità dei fatti, soprattutto nel nostro circondario giudiziario dove gli attentati all'ambiente sembrano ormai e purtroppo essere diventati all'ordine del giorno, specie in zone sguarnite da controlli severi come Canne della Battaglia.