Disoccupazione, la Puglia è in piena emergenza
Boom dei voucher ma le assunzioni calano del 10%
mercoledì 19 ottobre 2016
«La disoccupazione resta un'emergenza nella nostra regione. I facili entusiasmi con cui il Governo nazionale aveva accolto il lieve rialzo dello scorso anno sono stati subito smontati dalla dura realtà, una dura realtà peraltro molto prevedibile». In particolare in Puglia, malgrado un tasso di occupazione in miglioramento (+1.7% sul 2015), si segna il 10.3% in meno di assunzioni complessive sullo stesso periodo del 2015. Inoltre scende, nella nostra regione, anche la qualità del lavoro: meno 35.4% di assunzioni a tempo indeterminato sul 2015. Altro segnale di debolezza dell'economia della Puglia è la crescita del lavoro a tempo determinato: 123.361 assunzioni nel 2016 a fronte di 119.780 nel 2015. Ed ancora, altro elemento di incertezza economica è la costante ascesa dei voucher (venduti quasi 4 milioni in 7 mesi nel 2016) che registrano un incremento del 35.8% sul 2015.
«Si confermano i dubbi che avevamo espresso ad inizio 2016 - è il commento di Aldo Pugliese, Segretario generale della UIL di Puglia - quando annunciavamo la potenziale stagnazione del mercato del lavoro, in particolare del Mezzogiorno e della Puglia. Infatti, le regole del lavoro possono aiutare l'occupazione ma non potranno mai risolvere, come dimostra l'effetto Jobs act, i limiti del nostro mercato del lavoro in quanto occorrono urgenti misure a sostegno del sistema produttivo e politiche economiche che rilancino investimenti e consumi interni. Le misure governative hanno drogato il mercato occupazionale negli scorsi mesi, ma non sono riuscite, come prevedibile, ad invertire la rotta. Non è un caso che una volta terminati gli incentivi alle assunzioni, la tendenza sia tornata negativa e, nel caso di categorie come giovani e donne, addirittura peggiorata. Per recuperare il terreno perduto in questi anni di crisi occorre investire sulle politiche attive del lavoro. Inoltre, è indispensabile intervenire sulle infrastrutture, sulla messa in sicurezza del territorio, aprendo piccoli e grandi cantieri, accelerando l'utilizzo dei Por 2014-2020».
«Si confermano i dubbi che avevamo espresso ad inizio 2016 - è il commento di Aldo Pugliese, Segretario generale della UIL di Puglia - quando annunciavamo la potenziale stagnazione del mercato del lavoro, in particolare del Mezzogiorno e della Puglia. Infatti, le regole del lavoro possono aiutare l'occupazione ma non potranno mai risolvere, come dimostra l'effetto Jobs act, i limiti del nostro mercato del lavoro in quanto occorrono urgenti misure a sostegno del sistema produttivo e politiche economiche che rilancino investimenti e consumi interni. Le misure governative hanno drogato il mercato occupazionale negli scorsi mesi, ma non sono riuscite, come prevedibile, ad invertire la rotta. Non è un caso che una volta terminati gli incentivi alle assunzioni, la tendenza sia tornata negativa e, nel caso di categorie come giovani e donne, addirittura peggiorata. Per recuperare il terreno perduto in questi anni di crisi occorre investire sulle politiche attive del lavoro. Inoltre, è indispensabile intervenire sulle infrastrutture, sulla messa in sicurezza del territorio, aprendo piccoli e grandi cantieri, accelerando l'utilizzo dei Por 2014-2020».