Disfida di Barletta, questa sera alle 20 il "Te Deum" in Cattedrale
L'appuntamento ormai di rito sarà preceduto dal giuramento in Piazza Marina
domenica 9 settembre 2018
La cerimonia del "Te Deum" e del ringraziamento alla Vergine della Sfida da parte dei 13 cavalieri italiani vincitori sui francesi, si svolgerà alle 20 di questa sera - domenica 9 settembre - e sarà, con il giuramento che la precederà alle 19 in piazza Marina, uno dei momenti più solenni della tre giorni dedicati alla rievocazione della Disfida di Barletta. La regia della cerimonia, che si svolgerà nella Cattedrale di Santa Maria Maggiore, è affidata a Francesco Gorgoglione.
Si tratta di un momento introdotto nel 2015 e ormai diventato appuntamento irrinunciabile della rievocazione storica della Disfida, grazie alla collaborazione di monsignor Angelo Dipasquale e dello staff del duomo di Barletta. Quest'anno però, la già particolarissima cerimonia, sarà ancor più impreziosita. Grazie, infatti, alla disponibilità del Museo della Cattedrale, i cantori dell'Ensemble Apulia Cantat, diretti da Alessandro Fortunato, che intoneranno un "Te Deum" della fine del secolo IV, tratto dal repertorio gregoriano, indosseranno un parato molto particolare.
Si tratta di una parte (quattro tonacelle o dalmatiche) del cosiddetto parato Barberini, dal nome della famiglia di Maffeo Barberini, cardinale della metropolìa di Nazareth tra il 1604 e il 1608, eletto papa con il nome di Urbano VIII il 6 agosto 1623. Fu lo stesso Papa, memore della sua prima esperienza episcopale svolta proprio a Barletta e riconoscente alla città e alla Cattedra Nazarena, a donare il paramento (che conserva anche un piviale, una pianeta e diversi altri tessuti) al capitolo della Cattedrale di Santa Maria di Nazareth. Le tonacelle, in teletta d'oro, sono suddivise in riquadri da galloni in seta e argento. In basso al centro, sul retro, presentano lo stemma della famiglia Barberini, tre api in campo azzurro, inserito in una cornice oro e argento con filato di seta bordeaux. Nella parte superiore della cornice si osserva la tiara papale, sotto la quale sono visibili le chiavi di San Pietro, poste incrociate e decorate con seta bordeaux e azzurra.
«Dalla sua chiesa Cattedrale quest'anno la città di Barletta riceve un vero e proprio dono - afferma il consulente storico della Disfida, Victor Rivera Magos - e poter mostrare e far rivivere questi tessuti sacri, seppure in un contesto rievocativo, costituisce un elemento importante per la valorizzazione non solo di questo patrimonio ecclesiastico, ma dell'intero progetto Disfida».
«Connettere la rievocazione storica, di per sé un evento turistico, al patrimonio monumentale della città – spiega Rivera Magos – significa, attraverso la Disfida, ripristinare un dialogo tra storia e arte e consentire che, grazie all'evento, i nostri concittadini e i turisti possano godere al meglio della bellezza di parti di patrimonio e della nostra storia meno noti, significa lavorare per la crescita comune».
Dopo il Te Deum dalla Cattedrale prenderà poi forma il Corteo Trionfale che sfilerà per le vie della città di Barletta.
Si tratta di un momento introdotto nel 2015 e ormai diventato appuntamento irrinunciabile della rievocazione storica della Disfida, grazie alla collaborazione di monsignor Angelo Dipasquale e dello staff del duomo di Barletta. Quest'anno però, la già particolarissima cerimonia, sarà ancor più impreziosita. Grazie, infatti, alla disponibilità del Museo della Cattedrale, i cantori dell'Ensemble Apulia Cantat, diretti da Alessandro Fortunato, che intoneranno un "Te Deum" della fine del secolo IV, tratto dal repertorio gregoriano, indosseranno un parato molto particolare.
Si tratta di una parte (quattro tonacelle o dalmatiche) del cosiddetto parato Barberini, dal nome della famiglia di Maffeo Barberini, cardinale della metropolìa di Nazareth tra il 1604 e il 1608, eletto papa con il nome di Urbano VIII il 6 agosto 1623. Fu lo stesso Papa, memore della sua prima esperienza episcopale svolta proprio a Barletta e riconoscente alla città e alla Cattedra Nazarena, a donare il paramento (che conserva anche un piviale, una pianeta e diversi altri tessuti) al capitolo della Cattedrale di Santa Maria di Nazareth. Le tonacelle, in teletta d'oro, sono suddivise in riquadri da galloni in seta e argento. In basso al centro, sul retro, presentano lo stemma della famiglia Barberini, tre api in campo azzurro, inserito in una cornice oro e argento con filato di seta bordeaux. Nella parte superiore della cornice si osserva la tiara papale, sotto la quale sono visibili le chiavi di San Pietro, poste incrociate e decorate con seta bordeaux e azzurra.
«Dalla sua chiesa Cattedrale quest'anno la città di Barletta riceve un vero e proprio dono - afferma il consulente storico della Disfida, Victor Rivera Magos - e poter mostrare e far rivivere questi tessuti sacri, seppure in un contesto rievocativo, costituisce un elemento importante per la valorizzazione non solo di questo patrimonio ecclesiastico, ma dell'intero progetto Disfida».
«Connettere la rievocazione storica, di per sé un evento turistico, al patrimonio monumentale della città – spiega Rivera Magos – significa, attraverso la Disfida, ripristinare un dialogo tra storia e arte e consentire che, grazie all'evento, i nostri concittadini e i turisti possano godere al meglio della bellezza di parti di patrimonio e della nostra storia meno noti, significa lavorare per la crescita comune».
Dopo il Te Deum dalla Cattedrale prenderà poi forma il Corteo Trionfale che sfilerà per le vie della città di Barletta.