Disfida 2015, la risposta di Borgia: «Non c'è alcuna irregolarità»

Il direttore artistico della manifestazione replica alle polemiche

martedì 29 settembre 2015 10.14
Con una nota divulgata su alcune testate giornalistiche locali, il direttore artistico dell'edizione 2015 della Disfida di Barletta Gianpiero Borgia replica alle polemiche a mezzo stampa, ponendo alcuni chiarimenti. «Con riferimento ad alcune affermazioni diffamatorie diffuse nei giorni scorsi da esponenti politici e loro accoliti in ordine a fantomatiche irregolarità quando non addirittura illeciti commessi a margine della manifestazione "La Disfida di Barletta 2015" - scrive il direttore Borgia nella lettera che riportiamo integralmente come su altre fonti d'informazione - si precisa quanto segue:
  1. La società Livis non ha mai ricevuto un finanziamento di 79.000 euro. Il finanziamento ricevuto è stato invece di 6.000 euro (IVA inclusa). Ogni illazione su introiti ingiustificati e iperbolici è dunque semplicemente ridicola, infondata e gravemente diffamatoria.
  2. Non vi è alcuna irregolarità nel fatto che il coordinamento del progetto sia stato presentato da Livis e non dal Teatro dei Borgia. Il motivo è chiaro e assolutamente lecito: si tratta della medesima società che ha cambiato semplicemente nome. Un fatto ordinario e banale, trasformato per mala-fede o colpevole ignoranza in una prova di immaginari illeciti.
  3. È falso che il sottoscritto Gianpiero Borgia, direttore artistico della manifestazione "La Disfida di Barletta", avrebbe assegnato alcunché alla Compagnia delle formiche, società cooperativa avente ad oggetto attività teatrali. L'assegnazione infatti è avvenuta direttamente da parte del Comune in ragione dell'autonoma e pregressa candidatura di Compagnia delle formiche ad attività che rientrano nel suo oggetto sociale. Le accuse e le illazioni fatte circolare in questi giorni anche su organi di informazione e social network sono perciò del tutto prive di fondamento.
Tali affermazioni, strumentali e sconsiderate, hanno avuto l'effetto di danneggiare gravemente la reputazione del sottoscritto e della società Teatro dei Borgia, già Livis. Per tale motivo è stato conferito mandato ai nostri legali affinché procedano in ogni sede per la condanna degli autori di questa intollerabile diffamazione e per il conseguente risarcimento dei danni».