Dior a Lecce, con il placet del vescovo barlettano Michele Seccia
Evento online da sessanta milioni di follower: «La bellezza è un dono di Dio»
venerdì 24 luglio 2020
10.55
La Puglia è diventata per un giorno palcoscenico mondiale della haute couture. La maison Dior ha scelto Lecce per la sua sfilata esclusivamente online da sessanta milioni di follower: un evento raccontato e ammirato in tutto il mondo, le cui immagini hanno fatto il giro di tv e social catalizzando una forte attenzione mediatica su Lecce e sulla Puglia intera, prescelta cornice di questo evento unico nel suo genere.
Connotata da una forte "pugliesità" grazie alla stilista Maria Grazia Chiuri, di origini leccesi, direttore creativo della maison francese, la sfilata della collezione Cruise 2021 è stata eccezionalmente ospitata in Piazza Duomo, non senza l'apprezzamento da parte dell'arcivescovo di Lecce, il barlettano monsignor Michele Seccia.
Sebbene la scelta della cornice "ecclesiastica" non sia stata apprezzata da tutti, monsignor Seccia invece non ha fatto mistero del suo orgoglio per questa occasione di visibilità per Lecce. Riportando una dichiarazione pubblicata sull'agenzia di stampa Sir, Seccia ha riferito pochi giorni prima dell'evento: «Sono certo che Dior utilizzerà tutti gli strumenti possibili per promuovere a livello internazionale questa splendida terra, le sue tradizioni e le sue potenzialità, sostenendone così il rilancio a vantaggio di tutti i lavoratori. Piazza Duomo – con l'antica cattedrale, l'episcopio e il palazzo dell'antico seminario – insieme con Santa Croce e con tutti gli altri splendidi monumenti barocchi, rappresenta il biglietto da visita della nostra città. La vetrina mondiale che, insieme ad altre iniziative collaterali Dior ci offrirà, rappresentano un prezioso contributo alla nostra rinascita».
In altre dichiarazioni a mezzo stampa l'arcivescovo ha anche ricordato l'abilità sartoriale della sorella di sua madre, creatrice di tantissimi abiti da sposa: motivo aggiuntivo di carattere personale che ha amplificato il placet del monsignore rispetto a questo evento.
Nel video promozionale di Dior, diretto da Edoardo Winspeare, in cui si mostrano i valori e gli elementi tipici della pugliesità che hanno caratterizzato poi l'allestimento della sfilata, è stato intervistato anche monsignor Seccia, che in una scena sintetizza il suo pensiero: «Proprio per il momento che stiamo attraversando c'è bisogno di cultura e di speranza per la gente, nella contemplazione del bello. La bellezza è un dono di Dio».
Connotata da una forte "pugliesità" grazie alla stilista Maria Grazia Chiuri, di origini leccesi, direttore creativo della maison francese, la sfilata della collezione Cruise 2021 è stata eccezionalmente ospitata in Piazza Duomo, non senza l'apprezzamento da parte dell'arcivescovo di Lecce, il barlettano monsignor Michele Seccia.
Sebbene la scelta della cornice "ecclesiastica" non sia stata apprezzata da tutti, monsignor Seccia invece non ha fatto mistero del suo orgoglio per questa occasione di visibilità per Lecce. Riportando una dichiarazione pubblicata sull'agenzia di stampa Sir, Seccia ha riferito pochi giorni prima dell'evento: «Sono certo che Dior utilizzerà tutti gli strumenti possibili per promuovere a livello internazionale questa splendida terra, le sue tradizioni e le sue potenzialità, sostenendone così il rilancio a vantaggio di tutti i lavoratori. Piazza Duomo – con l'antica cattedrale, l'episcopio e il palazzo dell'antico seminario – insieme con Santa Croce e con tutti gli altri splendidi monumenti barocchi, rappresenta il biglietto da visita della nostra città. La vetrina mondiale che, insieme ad altre iniziative collaterali Dior ci offrirà, rappresentano un prezioso contributo alla nostra rinascita».
In altre dichiarazioni a mezzo stampa l'arcivescovo ha anche ricordato l'abilità sartoriale della sorella di sua madre, creatrice di tantissimi abiti da sposa: motivo aggiuntivo di carattere personale che ha amplificato il placet del monsignore rispetto a questo evento.
Nel video promozionale di Dior, diretto da Edoardo Winspeare, in cui si mostrano i valori e gli elementi tipici della pugliesità che hanno caratterizzato poi l'allestimento della sfilata, è stato intervistato anche monsignor Seccia, che in una scena sintetizza il suo pensiero: «Proprio per il momento che stiamo attraversando c'è bisogno di cultura e di speranza per la gente, nella contemplazione del bello. La bellezza è un dono di Dio».