Destabilizzazione degli enti della provincia BT, interviene il Sindaco Maffei
Possibile declassamento della locale sede Inail. «Rivolgo una sentita sollecitazione»
venerdì 10 settembre 2010
Riceviamo e volentieri pubblichiamo un intervento del Sindaco di Barletta, ing. Nicola Maffei, in merito al possibile declassamento della sede INAIL di Barletta.
«Sembra essersi spento da poco l'eco del declassamento, annunciato e poi recuperato in "zona Cesarini" per l'INPS di Andria, che all'orizzonte già se ne preannuncia un altro: quello della sede INAIL di Barletta. La sede INAIL in questione, una delle sei sedi provinciali della Puglia, nasce a Barletta oltre 25 anni or sono assumendo rango provinciale e di riferimento nell'ambito del Comprensorio Nord Barese Ofantino, come struttura in grado di erogare prestazioni coniugando attività di prevenzione in collaborazione con gli altri attori pubblici competenti e con tutti coloro che partecipano al processo produttivo, come le associazioni datoriali e artigiane e quelle dei lavoratori.Rispetto al passato, quando annoverava circa 50 unità, oggi ne conta solo 33, su una previsione di 38, oltre ai 7 medici specialisti coinvolti sulla base di rapporti libero professionali».
«Compito specifico dell'INAIL è quello erogare prestazioni economiche e sanitarie agli infortunati sul lavoro, nonché di fornire informazione, assistenza e consulenza a sostegno della piena attuazione della normativa in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, principalmente nei confronti delle imprese artigiane, delle piccole e medie imprese e delle rispettive associazioni di categoria. L'impegno fondamentale dell'Ente, sia nella logica della tutela integrale dei lavoratori, sia nel quadro del contenimento dei costi sociali derivanti dagli infortuni, è rivolto a promuovere ed incentivare in maniera incisiva la cultura della prevenzione sul lavoro.Basilare, pertanto, è la conoscenza adeguata dei fenomeni legati alle condizioni lavorative: solo partendo da queste possono essere attivate sia l'efficace pianificazione di interventi che le iniziative necessarie per risolvere i problemi, migliorare i livelli qualitativi di prevenzione, tutelare la sicurezza e salute dei lavoratori. Attualmente sulla sede di Barletta si riversa l'utenza che coinvolge i comuni di Barletta, Andria, Trani, Bisceglie, Canosa, Minervino, Corato, Terlizzi e Ruvo di Puglia, trattando quasi 21.000 aziende (in costante crescendo rispetto agli anni precedenti), curando l'erogazione di quasi 5.000 rendite e gestendo un volume medio di circa 3.000 casi di infortuni e malattie professionali».
«A questi, oltre la ormai prossima ed attesa aggregazione di Spinazzola, potrebbero aggiungersi, per necessità logistiche di vicinanza, ma anche come naturale conseguenza della istituzione della nuova Provincia Barletta Andria Trani, i comuni del sud foggiano Margherita di Savoia, San Ferdinando e Trinitapoli (che considererebbero la sede di Barletta sicuramente più vicina rispetto a quella di Foggia), determinando, di fatto, carichi di lavoro sicuramente giustificativi per il mantenimento del rango (tipo A - provinciale) attuale. A tutto questo non può non aggiungersi il fatto che con l'entrata in vigore del nuovo Decreto legislativo n. 81/2008 in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, integrato con il D.L. 78/2010 convertito nella legge 122 del 30 luglio 2010, sono intervenute modificazioni significative nelle funzioni dell'INAIL cui spetterà il compito di assorbire le competenze degli enti soppressi quali ISPESL (Istituto Superiore Prevenzione e Sicurezza sul Lavoro ) e IPSEMA (Istituto di Previdenza per il Settore Marittimo). Ancora, come se non bastasse, l'avvio in questi giorni della nuova campagna ministeriale volta a promuovere la cultura della sicurezza sui luoghi di lavoro, come bene da coltivare, tanto da parte dei lavoratori che degli imprenditori».
«Da quanto esposto ritengo, nell'interesse del mondo delle aziende e dei lavoratori coinvolti, rivolgere una sentita sollecitazione ai Sindaci interessati, ai Parlamentari del territorio, al Presidente della Provincia Francesco Ventola ed agli Assessori regionali Campese e Capone, nonché ai, perché si attivino - intervenendo presso il Ministero del Lavoro - per quanto di rispettiva competenza a sostenere il mantenimento della struttura di Barletta a valenza provinciale la cui malaugurata soppressione potrebbe sicuramente rimettere in discussione quella dell'INPS di Andria».
«Sembra essersi spento da poco l'eco del declassamento, annunciato e poi recuperato in "zona Cesarini" per l'INPS di Andria, che all'orizzonte già se ne preannuncia un altro: quello della sede INAIL di Barletta. La sede INAIL in questione, una delle sei sedi provinciali della Puglia, nasce a Barletta oltre 25 anni or sono assumendo rango provinciale e di riferimento nell'ambito del Comprensorio Nord Barese Ofantino, come struttura in grado di erogare prestazioni coniugando attività di prevenzione in collaborazione con gli altri attori pubblici competenti e con tutti coloro che partecipano al processo produttivo, come le associazioni datoriali e artigiane e quelle dei lavoratori.Rispetto al passato, quando annoverava circa 50 unità, oggi ne conta solo 33, su una previsione di 38, oltre ai 7 medici specialisti coinvolti sulla base di rapporti libero professionali».
«Compito specifico dell'INAIL è quello erogare prestazioni economiche e sanitarie agli infortunati sul lavoro, nonché di fornire informazione, assistenza e consulenza a sostegno della piena attuazione della normativa in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, principalmente nei confronti delle imprese artigiane, delle piccole e medie imprese e delle rispettive associazioni di categoria. L'impegno fondamentale dell'Ente, sia nella logica della tutela integrale dei lavoratori, sia nel quadro del contenimento dei costi sociali derivanti dagli infortuni, è rivolto a promuovere ed incentivare in maniera incisiva la cultura della prevenzione sul lavoro.Basilare, pertanto, è la conoscenza adeguata dei fenomeni legati alle condizioni lavorative: solo partendo da queste possono essere attivate sia l'efficace pianificazione di interventi che le iniziative necessarie per risolvere i problemi, migliorare i livelli qualitativi di prevenzione, tutelare la sicurezza e salute dei lavoratori. Attualmente sulla sede di Barletta si riversa l'utenza che coinvolge i comuni di Barletta, Andria, Trani, Bisceglie, Canosa, Minervino, Corato, Terlizzi e Ruvo di Puglia, trattando quasi 21.000 aziende (in costante crescendo rispetto agli anni precedenti), curando l'erogazione di quasi 5.000 rendite e gestendo un volume medio di circa 3.000 casi di infortuni e malattie professionali».
«A questi, oltre la ormai prossima ed attesa aggregazione di Spinazzola, potrebbero aggiungersi, per necessità logistiche di vicinanza, ma anche come naturale conseguenza della istituzione della nuova Provincia Barletta Andria Trani, i comuni del sud foggiano Margherita di Savoia, San Ferdinando e Trinitapoli (che considererebbero la sede di Barletta sicuramente più vicina rispetto a quella di Foggia), determinando, di fatto, carichi di lavoro sicuramente giustificativi per il mantenimento del rango (tipo A - provinciale) attuale. A tutto questo non può non aggiungersi il fatto che con l'entrata in vigore del nuovo Decreto legislativo n. 81/2008 in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, integrato con il D.L. 78/2010 convertito nella legge 122 del 30 luglio 2010, sono intervenute modificazioni significative nelle funzioni dell'INAIL cui spetterà il compito di assorbire le competenze degli enti soppressi quali ISPESL (Istituto Superiore Prevenzione e Sicurezza sul Lavoro ) e IPSEMA (Istituto di Previdenza per il Settore Marittimo). Ancora, come se non bastasse, l'avvio in questi giorni della nuova campagna ministeriale volta a promuovere la cultura della sicurezza sui luoghi di lavoro, come bene da coltivare, tanto da parte dei lavoratori che degli imprenditori».
«Da quanto esposto ritengo, nell'interesse del mondo delle aziende e dei lavoratori coinvolti, rivolgere una sentita sollecitazione ai Sindaci interessati, ai Parlamentari del territorio, al Presidente della Provincia Francesco Ventola ed agli Assessori regionali Campese e Capone, nonché ai, perché si attivino - intervenendo presso il Ministero del Lavoro - per quanto di rispettiva competenza a sostenere il mantenimento della struttura di Barletta a valenza provinciale la cui malaugurata soppressione potrebbe sicuramente rimettere in discussione quella dell'INPS di Andria».