Definitivo rilancio del settore portuale a Barletta? Purtroppo no
Amaro editoriale del Presidente della Lega Navale
domenica 18 aprile 2010
Riceviamo e volentieri pubblichiamo, purtroppo non possiamo fare a meno di ravvisare la profonda amarezza che traspare da quanto qui scritto. La speranza è condivisa anche da noi; anche quella che tutti possano rendersi conto della situazione e poter far qualcosa, già sarebbe abbastanza smuovere le coscienze.
L'inizio dell'anno 2010 doveva essere il definitivo rilancio di tutto il settore portuale. Noi della Lega Navale e la città di Barletta avevamo vissuto con entusiasmo questa notizia; purtroppo siamo in aprile e nulla si vede, nè tantomeno se ne ha notizia. Tutto tace nel più profondo silenzio, come avviene ormai da oltre venti anni.
Non sappiamo se tutto è andato in fumo o se è solo un ritardo burocratico nei misteri dei finanziamenti, né quanti anni ci vorranno ancora per vedere realizzate quelle opere che altrove sono state fatte in tempi relativamente brevi, ma eseguite. L'opera più importante, la diga foranea a tramontana, che doveva rilanciare ad alto livello l'attività commerciale e turistica, iniziata e mai completata, è ferma da molti anni; aspetta ancora i finanziamenti necessari. Il dragaggio del porto, con l'acqua ormai ridotta ai minimi termini, è lì che aspetta. In alcune zone del porto si potrebbe realizzare un campo di calcetto, con il braccio di levante ormai abbandonato e mal ridotto. Infine, prendiamo atto che anche il porticciolo turistico, ormai dato per certo ed imminente, è latente.
Propaganda – Conferenza di Servizio – Gara di ap¬palto con assegnazione alla Trapsa Yates di Madrid che doveva iniziare l'opera con la posa della prima pietra a Gennaio 2010. Ebbi a scrivere a tale proposito che un'opera del ge¬nere si crea una sola volta nella vita e rimane nel tem¬po a vantaggio di tutta la popolazione che ne trae tutti i benefici. Era e rimane una occasione da non perdere, soprattutto in questa crisi economica. Potrebbe essere una risposta alle aspettative della nostra comunità che attende ormai da troppo tempo. Si dice che la speranza sia sempre l'ultima a morire, del resto come si fa a non sperare che prima o poi qualcosa cambi! Come si fa a non comprendere che una risoluzione ai nostri problemi è il mare! Noi della Lega Navale siamo ancora fiduciosi e ci au¬guriamo che i nostri amministratori, con la nuova provincia sappiano dare, nel piano di sviluppo territoriale, primaria importanza allo sviluppo del porto, del por¬ticciolo turistico e della litoranea di ponente.
Il Presidente
Dr. Pietro Paolo Cappabianca
L'inizio dell'anno 2010 doveva essere il definitivo rilancio di tutto il settore portuale. Noi della Lega Navale e la città di Barletta avevamo vissuto con entusiasmo questa notizia; purtroppo siamo in aprile e nulla si vede, nè tantomeno se ne ha notizia. Tutto tace nel più profondo silenzio, come avviene ormai da oltre venti anni.
Non sappiamo se tutto è andato in fumo o se è solo un ritardo burocratico nei misteri dei finanziamenti, né quanti anni ci vorranno ancora per vedere realizzate quelle opere che altrove sono state fatte in tempi relativamente brevi, ma eseguite. L'opera più importante, la diga foranea a tramontana, che doveva rilanciare ad alto livello l'attività commerciale e turistica, iniziata e mai completata, è ferma da molti anni; aspetta ancora i finanziamenti necessari. Il dragaggio del porto, con l'acqua ormai ridotta ai minimi termini, è lì che aspetta. In alcune zone del porto si potrebbe realizzare un campo di calcetto, con il braccio di levante ormai abbandonato e mal ridotto. Infine, prendiamo atto che anche il porticciolo turistico, ormai dato per certo ed imminente, è latente.
Propaganda – Conferenza di Servizio – Gara di ap¬palto con assegnazione alla Trapsa Yates di Madrid che doveva iniziare l'opera con la posa della prima pietra a Gennaio 2010. Ebbi a scrivere a tale proposito che un'opera del ge¬nere si crea una sola volta nella vita e rimane nel tem¬po a vantaggio di tutta la popolazione che ne trae tutti i benefici. Era e rimane una occasione da non perdere, soprattutto in questa crisi economica. Potrebbe essere una risposta alle aspettative della nostra comunità che attende ormai da troppo tempo. Si dice che la speranza sia sempre l'ultima a morire, del resto come si fa a non sperare che prima o poi qualcosa cambi! Come si fa a non comprendere che una risoluzione ai nostri problemi è il mare! Noi della Lega Navale siamo ancora fiduciosi e ci au¬guriamo che i nostri amministratori, con la nuova provincia sappiano dare, nel piano di sviluppo territoriale, primaria importanza allo sviluppo del porto, del por¬ticciolo turistico e della litoranea di ponente.
Il Presidente
Dr. Pietro Paolo Cappabianca