Decessi in spiaggia a Barletta, la denuncia del consigliere regionale Pastore

«Le nostre spiagge sono prive di una qualsivoglia postazione di primo soccorso». Giovedì una conferenza stampa dell'Assessore al Traffico Lanotte

lunedì 25 giugno 2012 14.38
A cura di Luca Guerra
Aumentano a vista d'occhio le preoccupazioni per la questione-soccorsi in spiaggia sulla Litoranea di Ponente, acuite dagli ultimi fatti di cronaca che nella giornata di ieri ci hanno raccontato della morte in mare, causata da arresto cardiorespiratorio, di un anziano di 80 anni, per il quale inutili sono stati i soccorsi prestati dai medici del 118. Si è trattato del secondo ultraottantenne che ha perso la vita per malori legati al caldo in questo torrido giugno barlettano: a inizio mese era stato un anziano di 84 anni a morire per un improvviso malore mentre stava facendo un bagno sulla Litoranea di Ponente, nel tratto di mare antistante un conosciuto stabilimento balneare.

Preoccupazioni ribadite anche in una nota del consigliere regionale Franco Pastore: « Ancora un decesso in una tranquilla, calda giornata d'estate al mare, a Barletta, lungo la litoranea di Ponente e, ancora una volta, a morire, una persona anziana, anche se in buone condizioni di salute- scrive Pastore- In teoria, dunque, potrebbe succedere a chiunque di essere colti da un malore, e con questo caldo non è improbabile, e non ricevere le necessarie cure. Perché a Barletta, i chilometri di costa sabbiosa, sono sguarniti di una qualsivoglia postazione di primo soccorso, i defibrillatori arrivati dalla Asl due anni fa restano stipati chissà dove in attesa che qualcuno impari a utilizzarli e se tutto va bene e dal vicino ospedale arriva un'ambulanza, resta imbottigliata nel traffico nel tratto finale di costa, dove si trovava l'anziano deceduto ieri».

Piaga annosa, quella del traffico bloccato a Ponente nelle domeniche estive, al quale nemmeno la soluzione del Park & Ride riesce ancora a dar tregua: «Quella strada è stretta- prosegue Pastore- si parcheggia su entrambi i lati in maniera selvaggia e c'è chi la percorre, anche in orari in cui non è consentito, per tornare verso la città. Se questo è il modello di sviluppo balneare che si vuole per Barletta io sono ben felice che non decolli, sarebbe infatti troppo rischioso. Ci sarebbe bisogno di un elicottero per il primo soccorso, altro che. Non si può consentire che quando la strada si restringe quel lungo tratto diventi un imbuto senza uscita col traffico paralizzato, è pericoloso».

Da tempo si richiede un preciso piano che indirizzi il traffico nelle ore di punta, come severamente evidenziato da Pastore: «Servono controlli, un piano del traffico su misura per la litoranea, con orari precisi. Serve una benedetta corsia di emergenza per i mezzi di soccorso, è il minimo perché si possa parlare di civiltà. Io non so se la vita dei due anziani deceduti in questo mese sulla spiaggia, in condizioni differenti, si sarebbe potuta salvare, ma mi piacerebbe che l'inesorabile sopraggiungesse quando tutto il possibile per evitarlo fosse stato fatto».

Ammonimenti pesanti, probabilmente le morti non sarebbero state evitate, ma due pericolose e funeste avvisaglie devono e possono bastare per invitare ad accelerare finalmente nella ricerca di soluzioni. Le emergenze in causa sulla viabilità e sull'assenza di postazioni di primo soccorso, secondo notizie raccolte dalla nostra redazione, e lo studio di relative ipotesi per tamponarle saranno oggetto di una conferenza stampa che l'Assessore al Traffico Marcello Lanotte terrà nella mattina di giovedì 27 giugno.
(Twitter: @GuerraLuca88)