DEA di secondo livello non previsto nella provincia Bat, la consigliera Di Bari (M5S) chiede audizione
“La Bat non può continuare a essere penalizzata”
venerdì 4 ottobre 2024
5.04
La consigliera del M5S Grazia Di Bari chiede di audire in III Commissione Sanità il Direttore del Dipartimento Salute Vito Montanaro e la direttrice della Asl/Bt Tiziana Dimatteo sul regolamento per "l'aggiornamento della rete ospedaliera" che non prevede il DEA di secondo livello nella provincia Bat.
"L'approvazione ieri del regolamento - dichiara Di Bari - rappresenta una buona notizia per i pugliesi, visto l'incremento e la riorganizzazione dei posti letto. Gli unici a essere penalizzati, secondo quanto leggiamo sulla stampa, sarebbero i cittadini della Bat, la sola provincia a in cui non sarebbe prevista la presenza di un DEA di secondo livello, che svolge anche le funzioni di accettazione dell'emergenza - urgenza per il trattamento di patologie acute ad elevata complessità. I DEA di secondo livello scenderebbero infatti da 6 a 5, seppur con un significativo incremento, da 7 a 17, dei DEA di primo livello. Ritengo necessario chiarire come stanno le cose, per questo chiedo l'audizione urgente. La Bat - conclude Di Bari - non può continuare ad essere la cenerentola delle province pugliesi per quello che riguarda l'offerta sanitaria".
"L'approvazione ieri del regolamento - dichiara Di Bari - rappresenta una buona notizia per i pugliesi, visto l'incremento e la riorganizzazione dei posti letto. Gli unici a essere penalizzati, secondo quanto leggiamo sulla stampa, sarebbero i cittadini della Bat, la sola provincia a in cui non sarebbe prevista la presenza di un DEA di secondo livello, che svolge anche le funzioni di accettazione dell'emergenza - urgenza per il trattamento di patologie acute ad elevata complessità. I DEA di secondo livello scenderebbero infatti da 6 a 5, seppur con un significativo incremento, da 7 a 17, dei DEA di primo livello. Ritengo necessario chiarire come stanno le cose, per questo chiedo l'audizione urgente. La Bat - conclude Di Bari - non può continuare ad essere la cenerentola delle province pugliesi per quello che riguarda l'offerta sanitaria".