Datteri e ricci tra Bisceglie e Barletta. Ancora sequestri

«Cittadini, rifiutate l'acquisto e denunciate l'illecito». Sanzioni pecuniarie per un totale di oltre 18.000 euro

lunedì 23 maggio 2011 11.22
Proseguono le azioni pianificate e coordinate dalla Guardia Costiera di Bari, allo scopo di verificare il rispetto della normativa vigente in materia di cattura e commercializzazione di prodotti della pesca, con particolare riguardo alla tutela delle specie marine protette e degli echinodermi.

Le attività, concluse nella tarda mattinata odierna, sono state svolte da militari specializzati del Nucleo di polizia giudiziaria della Guardia Costiera di Bari, con il supporto di personale della Guardia Costiera di Barletta, ed hanno interessato pescherie e venditori ambulanti dei comuni di Bisceglie e Barletta.

Nel corso dei controlli presso una pescheria sita nel mercato ittico di Bisceglie, sono stati trovati oltre dieci chilogrammi di datteri di mare, i quali erano conservati, pronti per essere venduti, all'interno di una sorta di vivaio artigianale. I preziosi molluschi sono stati immediatamente sottoposti a sequestro penale ed avviati alla distruzione, con l'autorizzazione della competente Procura della Repubblica di Trani. Al titolare dello stesso esercizio commerciale è stata contestata la detenzione per la vendita di oltre duecento ricci di mare, sequestrati in via amministrativa.

Si rammenta il dattero di mare è una specie sottoposta a rigorosa protezione da parte delle norme sia nazionali che internazionali e che la pesca, la detenzione e la vendita sono assolutamente vietate, in ragione del gravissimo pregiudizio all'ecosistema marino (deturpamento e desertificazione dei fondali rocciosi) provocato dal suo prelievo.

Le verifiche condotte a Barletta nei confronti di una pescheria e di un venditore ambulante abusivo hanno portato al sequestro amministrativo di circa 100 esemplari di riccio di mare, la cui cattura e commercializzazione sono vietate, per ragioni connesse alle caratteristiche riproduttive della specie, nei mesi di maggio e giugno.

Tutti i ricci assoggettati a sequestrato, in quanto ancora vitali, sono stati rigettati in mare, allo scopo di soddisfare l'esigenza di conservazione della biodiversità cui sono preordinate le norme di tutela degli echinodermi.

Complessivamente, si è proceduto alla denuncia a piede libero di una persona all'Autorità giudiziaria per il reato di detenzione per la vendita di specie protetta (datteri di mare) e ad elevare 3 verbali di contestazione di illecito amministrativo per la vendita di ricci , con la conseguente irrogazione di sanzioni pecuniarie per un totale di oltre 18.000 euro.

Si invitano i cittadini a scoraggiare la vendita delle specie protette, rifiutandone l'acquisto e denunciando l'illecito alle autorità di polizia competenti.