Dario Damiani: «Disponibile a candidarmi sindaco di Barletta»
L’annuncio questa mattina in sala consiliare. «Se ci saranno altre candidature, proporrò le primarie»
lunedì 26 novembre 2012
12.41
Aveva anticipato che questa mattina avrebbe reso pubbliche alla stampa le sue proposte «per rilanciare le iniziative politiche del centrodestra in vista delle imminenti elezioni amministrative». E così, poco fa, in sala consiliare, Dario Damiani, ha fatto il suo annuncio: «Voglio comunicare la mia disponibilità a candidarmi sindaco di Barletta, per rappresentare un'alleanza di gente perbene».
«Oggi ricorrono i trenta giorni dallo scioglimento del consiglio comunale. Un mese durante il quale non si è mosso nulla - ha esordito Damiani - Quello che è accaduto a Barletta, ha dimostrato che la nostra città era retta da un comitato d'affari. Oggi è necessario ricostruite e rilanciare Barletta. Per farlo occorre allargare il centrodestra, e fare un'alleanza della gente perbene - e ha aggiunto - Occorre partire subito. I tempi del centrodestra di Barletta sono però incompatibili. Il centrodestra è sempre partito in ritardo e il centrosinistra ha avuto sempre gioco facile. Se continuerà ad aspettare, resterà alla finestra. Se aspetteremo febbraio, saremo impreparati. Ognuno di noi perciò si assuma le proprie responsabilità. Io voglio assumermi le mie - ha ribadito - Per superare tattiche e ritardi dei partiti, quello mio di oggi è un contributo e non un gesto di arroganza, né un modo per scavalcare il mio partito. Io sono del Pdl, voglio correre con il Pdl, e voglio far correre il Pdl».
«Rimetto la mia disponibilità a candidarmi sindaco, nelle mani del coordinatore provinciale Benedetto Fucci, del coordinatore regionale Francesco Amoruso, e del leader regionale Raffaele Fitto. Ma da oggi voglio partire - ha continuato Damiani - Sono convinto che il Pdl da solo non può vincere. Da oggi voglio incontrare i partiti del centrodestra, le associazioni, la gente perbene, e tutti quelli che non hanno a che fare con i partiti che hanno affossato la città. La gente perbene è la stragrande maggioranza della città. Dobbiamo chiedere alla gente di candidarsi. Voglio incontrare tutti e sentire le proposte di tutti - ha promesso Damiani - Chi vuole salvare Barletta, deve metterci la faccia. Quanta più gente scende in campo, tanto più si riusciranno ad isolare i comitati d'affari».
«Se le forze del centrodestra avanzeranno altre candidature, allora proporrò le primarie. Ma con tempi brevi e certi, cioè entro Dicembre - ha concluso Damiani - Io la faccia mia ce la metto per primo. Basta con i comitati d'affari del centrosinistra. Basta con i ritardi del centrodestra. Basta con una politica chiusa e autoreferenziale. Costruiamo liste partecipate. La mia disponibilità non è di attesa, ma operosa».
Assessore Damiani, siamo al day-after delle primarie nazionali del centrosinistra. Sarà un'ennesima casualità, o, ancora una volta, il centrodestra si trova ad inseguire, e propone la sua via per le primarie di coalizione?
«Ecco perché questo passo. Non c'è perdere tempo, anche perché quattro mesi sono pochi. Noi abbiamo perso negli anni le competizioni elettorali. Il centrodestra non ha mai governato la città di Barletta. Le scelte dei candidati sono sempre avvenute negli ultimi minuti, cincischiando all'interno delle segreterie di partito. Io oggi metto a disposizione la mia candidatura a sindaco, soprattutto per poter intercettare la gente, e scrivere con essa il programma amministrativo, e chiedere anche alla gente di candidarsi».
E' la componente ex An, che vuole riprendersi il partito, come a livello nazionale?
«No, anzi, come componente ex An, siamo fortemente radicati all'interno del Pdl, e stiamo rivendicando in tutte le sedi che oggi il Pdl deve continuare ad esistere, e non si deve dividere in tante altre liste, o ritornare indietro. Siamo convintissimi che il Pdl debba restare e che si debba invece dar vita, non ad un nuovo Pdl, ma ad un Pdl che faccia dei passi importanti avanti».
«Oggi ricorrono i trenta giorni dallo scioglimento del consiglio comunale. Un mese durante il quale non si è mosso nulla - ha esordito Damiani - Quello che è accaduto a Barletta, ha dimostrato che la nostra città era retta da un comitato d'affari. Oggi è necessario ricostruite e rilanciare Barletta. Per farlo occorre allargare il centrodestra, e fare un'alleanza della gente perbene - e ha aggiunto - Occorre partire subito. I tempi del centrodestra di Barletta sono però incompatibili. Il centrodestra è sempre partito in ritardo e il centrosinistra ha avuto sempre gioco facile. Se continuerà ad aspettare, resterà alla finestra. Se aspetteremo febbraio, saremo impreparati. Ognuno di noi perciò si assuma le proprie responsabilità. Io voglio assumermi le mie - ha ribadito - Per superare tattiche e ritardi dei partiti, quello mio di oggi è un contributo e non un gesto di arroganza, né un modo per scavalcare il mio partito. Io sono del Pdl, voglio correre con il Pdl, e voglio far correre il Pdl».
«Rimetto la mia disponibilità a candidarmi sindaco, nelle mani del coordinatore provinciale Benedetto Fucci, del coordinatore regionale Francesco Amoruso, e del leader regionale Raffaele Fitto. Ma da oggi voglio partire - ha continuato Damiani - Sono convinto che il Pdl da solo non può vincere. Da oggi voglio incontrare i partiti del centrodestra, le associazioni, la gente perbene, e tutti quelli che non hanno a che fare con i partiti che hanno affossato la città. La gente perbene è la stragrande maggioranza della città. Dobbiamo chiedere alla gente di candidarsi. Voglio incontrare tutti e sentire le proposte di tutti - ha promesso Damiani - Chi vuole salvare Barletta, deve metterci la faccia. Quanta più gente scende in campo, tanto più si riusciranno ad isolare i comitati d'affari».
«Se le forze del centrodestra avanzeranno altre candidature, allora proporrò le primarie. Ma con tempi brevi e certi, cioè entro Dicembre - ha concluso Damiani - Io la faccia mia ce la metto per primo. Basta con i comitati d'affari del centrosinistra. Basta con i ritardi del centrodestra. Basta con una politica chiusa e autoreferenziale. Costruiamo liste partecipate. La mia disponibilità non è di attesa, ma operosa».
Assessore Damiani, siamo al day-after delle primarie nazionali del centrosinistra. Sarà un'ennesima casualità, o, ancora una volta, il centrodestra si trova ad inseguire, e propone la sua via per le primarie di coalizione?
«Ecco perché questo passo. Non c'è perdere tempo, anche perché quattro mesi sono pochi. Noi abbiamo perso negli anni le competizioni elettorali. Il centrodestra non ha mai governato la città di Barletta. Le scelte dei candidati sono sempre avvenute negli ultimi minuti, cincischiando all'interno delle segreterie di partito. Io oggi metto a disposizione la mia candidatura a sindaco, soprattutto per poter intercettare la gente, e scrivere con essa il programma amministrativo, e chiedere anche alla gente di candidarsi».
E' la componente ex An, che vuole riprendersi il partito, come a livello nazionale?
«No, anzi, come componente ex An, siamo fortemente radicati all'interno del Pdl, e stiamo rivendicando in tutte le sedi che oggi il Pdl deve continuare ad esistere, e non si deve dividere in tante altre liste, o ritornare indietro. Siamo convintissimi che il Pdl debba restare e che si debba invece dar vita, non ad un nuovo Pdl, ma ad un Pdl che faccia dei passi importanti avanti».