Dalle regionali dipende il Governo, Giorgia Meloni a Trani: «A casa mia la democrazia conta»
La leader di Fratelli d’Italia: «La sinistra ha smesso di governare, preferendo dedicarsi alla gestione del potere»
lunedì 14 settembre 2020
9.41
«Quindici anni fa a Trani c'era un ospedale che aveva 141 posti letto e adesso non c'è più. Manca uno sviluppo del porto turistico, manca il sostegno alle attività produttive, non c'è aiuto per il turismo in una delle città più belle del mondo. L'agricoltura è stata totalmente abbandonata».
A gridarlo a gran voce dal porto di Trani è stata ieri la leder di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni, in tour in Puglia per sostenere la candidatura di Raffele Fitto alla presidenza della Regione e per raccontare i risultati conseguiti dal centrosinistra anche nel Comune della sesta provincia pugliese.
[YOUTUBE]
«Sono i risultati di una sinistra che ad un certo punto ha smesso di governare, preferendo dedicarsi alla gestione del potere – ha detto la Meloni – Del resto, lo racconta il modo in cui stanno conducendo questa campagna elettorale: promesse di assunzione, concorsi indetti a tre settimane dal voto, santini elettorali di Lopalco mandati ai malati oncologici. È una campagna elettorale brutta di una coalizione che sa di non poter vantare dei risultati e quindi ha bisogno di trovare strumenti diversi».
«È un gradito ritorno quello di Giorgia a Trani – ha detto il candidato al Consiglio regionale per Fratelli d'Italia, Raimondo Lima – La gente presente oggi dimostra come il progetto politico sia quello giusto e quello vincente. C'è voglia di cambiare a Trani, c'è voglia di cambiare in Puglia e c'è voglia di far tornare Trani in Regione a contare».
Lascia sperare per un esito favorevole l'entusiasmo raccolto in Puglia, dice la Meloni consapevole però che la partita delle regionali non si chiude nelle singole Regioni come sostiene da ultimo, invece, il suo alleato di coalizione Matteo Savini, ma rischia di diventare l'arma per delegittimare il Governo Conte.
«Io penso che siano vere entrambe le cose – risponde Giorgia Meloni – Chiaramente non veniamo qui per guardare al Governo nazionale, ma per dare una prospettiva diversa a questi territori. Però a casa mia la democrazia conta quando ci sono milioni di italiani che votano e, nella maggioranza dei casi, votano su amministrazioni governate dal centrosinistra. Non penso che ci si possa sempre girare dall'altra parte difronte a quello che vuole la gente perché la democrazia alla fine è corrispondenza tra quello che vogliono i cittadini e quello che fa la politica».
L'alternativa, dice la Meloni al fianco del candidato al Consiglio regionale Raimondo Lima e del candidato sindaco Filiberto Palumbo, è Fratelli d'Italia che in Puglia è alla guida della coalizione di centrodestra.
«La nostra – le parole di Lima – punta ad essere la prima lista del centrodestra con candidati forti e rappresentativi di tutto il territorio. Penso che basterà questo per battere Emiliano: liste vere contrapposte al nulla».
«Raimondo – ha detto la Meloni riferendosi al candidato tranese – è una persona che conosco da tanti anni, è una persona che ha fatto un lunghissimo percorso e credo che nel valore di chi si spende nella militanza politica in un tempo nel quale ci siamo ritrovati i passanti e li abbiamo messi a fare i Ministri pensando che potesse funzionare (e ci siamo accorti che non era così).
«Penso – ha concluso Giorgia Meloni – che la competenza, la militanza, l'esperienza facciano la loro parte. Nelle liste di Fratelli d'Italia sono tutti così, vale per Raimondo e per tutti gli altri candidati, quindi chiediamo il sostegno per Fratelli d'Italia per un partito che non tradisce, per un partito che ha una parola sola e per un partito fatto persone che credono in qualcosa».
«La mia candidatura – ha aggiunto Raimondo Lima – non nasce con questa campagna elettorale, ma nasce negli anni con un percorso costruito con la comunità provinciale che mi onoro di rappresentare anche in questa campagna elettorale. La mia non è una campagna elettorale campanilistica, solamente per Trani, ma è fatta in rappresentanza di un intero territorio. E oggi Giorgia è venuta qui a dare l'ennesima dimostrazione di vicinanza alla comunità tranese, ma anche provinciale».
A gridarlo a gran voce dal porto di Trani è stata ieri la leder di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni, in tour in Puglia per sostenere la candidatura di Raffele Fitto alla presidenza della Regione e per raccontare i risultati conseguiti dal centrosinistra anche nel Comune della sesta provincia pugliese.
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«Sono i risultati di una sinistra che ad un certo punto ha smesso di governare, preferendo dedicarsi alla gestione del potere – ha detto la Meloni – Del resto, lo racconta il modo in cui stanno conducendo questa campagna elettorale: promesse di assunzione, concorsi indetti a tre settimane dal voto, santini elettorali di Lopalco mandati ai malati oncologici. È una campagna elettorale brutta di una coalizione che sa di non poter vantare dei risultati e quindi ha bisogno di trovare strumenti diversi».
«È un gradito ritorno quello di Giorgia a Trani – ha detto il candidato al Consiglio regionale per Fratelli d'Italia, Raimondo Lima – La gente presente oggi dimostra come il progetto politico sia quello giusto e quello vincente. C'è voglia di cambiare a Trani, c'è voglia di cambiare in Puglia e c'è voglia di far tornare Trani in Regione a contare».
Lascia sperare per un esito favorevole l'entusiasmo raccolto in Puglia, dice la Meloni consapevole però che la partita delle regionali non si chiude nelle singole Regioni come sostiene da ultimo, invece, il suo alleato di coalizione Matteo Savini, ma rischia di diventare l'arma per delegittimare il Governo Conte.
«Io penso che siano vere entrambe le cose – risponde Giorgia Meloni – Chiaramente non veniamo qui per guardare al Governo nazionale, ma per dare una prospettiva diversa a questi territori. Però a casa mia la democrazia conta quando ci sono milioni di italiani che votano e, nella maggioranza dei casi, votano su amministrazioni governate dal centrosinistra. Non penso che ci si possa sempre girare dall'altra parte difronte a quello che vuole la gente perché la democrazia alla fine è corrispondenza tra quello che vogliono i cittadini e quello che fa la politica».
L'alternativa, dice la Meloni al fianco del candidato al Consiglio regionale Raimondo Lima e del candidato sindaco Filiberto Palumbo, è Fratelli d'Italia che in Puglia è alla guida della coalizione di centrodestra.
«La nostra – le parole di Lima – punta ad essere la prima lista del centrodestra con candidati forti e rappresentativi di tutto il territorio. Penso che basterà questo per battere Emiliano: liste vere contrapposte al nulla».
«Raimondo – ha detto la Meloni riferendosi al candidato tranese – è una persona che conosco da tanti anni, è una persona che ha fatto un lunghissimo percorso e credo che nel valore di chi si spende nella militanza politica in un tempo nel quale ci siamo ritrovati i passanti e li abbiamo messi a fare i Ministri pensando che potesse funzionare (e ci siamo accorti che non era così).
«Penso – ha concluso Giorgia Meloni – che la competenza, la militanza, l'esperienza facciano la loro parte. Nelle liste di Fratelli d'Italia sono tutti così, vale per Raimondo e per tutti gli altri candidati, quindi chiediamo il sostegno per Fratelli d'Italia per un partito che non tradisce, per un partito che ha una parola sola e per un partito fatto persone che credono in qualcosa».
«La mia candidatura – ha aggiunto Raimondo Lima – non nasce con questa campagna elettorale, ma nasce negli anni con un percorso costruito con la comunità provinciale che mi onoro di rappresentare anche in questa campagna elettorale. La mia non è una campagna elettorale campanilistica, solamente per Trani, ma è fatta in rappresentanza di un intero territorio. E oggi Giorgia è venuta qui a dare l'ennesima dimostrazione di vicinanza alla comunità tranese, ma anche provinciale».