Dall'Ucraina a Barletta: l'appello dell'Ambulatorio Popolare
È partita una raccolta di generi alimentari e presidi medici, ora l'invito è quello di accogliere
giovedì 3 marzo 2022
15.40
«I profughi ucraini in fuga dalla guerra stanno arrivando in Italia e anche a Barletta.
Una tragedia umanitaria a cui abbiamo il dovere di rispondere così come per tutte le altre, perché non c'è differenza tra le persone, soprattutto quando fuggono dalla guerra e dalla morte.
Oltre alla raccolta di generi alimentari e presidi medici per la quale rinviamo a questo post
C'è la necessità di organizzarci urgentemente per l'accoglienza delle profughe e dei profughi che sappiamo essere già in viaggio per raggiungere la nostra comunità.
Donne, bambine, bambini e anziani: dobbiamo accoglierle, dobbiamo accoglierli.
Invitiamo cittadine e cittadini a spalancare le porte delle proprie case, invitiamo hotel, pensioni, b&b, esercizi commerciali a fare lo stesso. Invitiamo il Comune di Barletta a mettere a disposizione urgentemente immobili pubblici e risorse finanziare e a coordinarsi con tutte le associazioni e tutte le persone che vogliono solidarizzare con l'apertura di un tavolo di crisi umanitaria».
Una tragedia umanitaria a cui abbiamo il dovere di rispondere così come per tutte le altre, perché non c'è differenza tra le persone, soprattutto quando fuggono dalla guerra e dalla morte.
Oltre alla raccolta di generi alimentari e presidi medici per la quale rinviamo a questo post
C'è la necessità di organizzarci urgentemente per l'accoglienza delle profughe e dei profughi che sappiamo essere già in viaggio per raggiungere la nostra comunità.
Donne, bambine, bambini e anziani: dobbiamo accoglierle, dobbiamo accoglierli.
Invitiamo cittadine e cittadini a spalancare le porte delle proprie case, invitiamo hotel, pensioni, b&b, esercizi commerciali a fare lo stesso. Invitiamo il Comune di Barletta a mettere a disposizione urgentemente immobili pubblici e risorse finanziare e a coordinarsi con tutte le associazioni e tutte le persone che vogliono solidarizzare con l'apertura di un tavolo di crisi umanitaria».