Dall'America alla Puglia, la storia di Padre Michelangelo Lattanzio
Nato a Barletta, il frate cappuccino si è laureato con Pietro Mennea
giovedì 22 settembre 2016
Settant'anni non li dimostra affatto, Padre Michelangelo Lattanzio, al secolo Sabino, nato a Barletta, O.F.M. Cappuccino, in servizio presso la parrocchia delle SS. Stimmate ad Andria. Una vita passata sui libri, subito dopo la sua ordinazione presbiteriale avvenuta nel 1972 nel monastero di Santa Fara, a Bari. Un percorso di studi che ha visto la parte più significativa svolgersi negli Stati Uniti, per oltre vent'anni, tra la California ed il Nevada, principalmente tra le città di Los Angeles e Las Vegas, a parte una parentesi di poco più di tre anni a Washington D.C. Ha la doppia cittadinanza italiana e statunitense.
Impegnato principalmente nell'apostolato anglo ispanico, Padre Michelangelo ha vissuto, studiandolo "in presa diretta", il fenomeno del disadattamento post industriale della società statunitense, con la relativa perdita di valori quali quelli della famiglia e della solidarietà. Interi quartieri delle città del nord America vivono il dissolvimento della famiglia. Per il suo particolare impegno nel servizio culturale e sociale alla popolazione, nel 1990 ha ricevuto la cittadinanza onoraria della città di Arcadia, in California. Le sue esperienze di missionario, applicate ai lunghi studi compiuti sono spesso argomento degli articoli che predispone per le riviste cui collabora o che dirige, essendo dal 1980 iscritto all'Ordine nazionale italiano dei giornalisti, albo pubblicisti. Tanti gli accadimenti vissuti "dall'altra parte del mondo", in contesti culturalmente non molto differenti da quelli del nostro territorio, dove integrazione e fratellanza, nel nome di Nostro Signore Gesù Cristo sono tematiche comuni.
Di San Francesco ha in comune la semplicità e la dedizione verso il prossimo, specie se solo ed emarginato. Significativa l'esperienza svolta per circa un decennio come cappellano nel carcere minorile "N. Fornelli" di Bari. Numerosi sono anche gli episodi che porta nel cuore dell'esperienza americana, tra questi il riconoscimento tributatogli di Cavaliere di Cristoforo Colombo ed il ritrovamento di una neonata in un cassonetto vicino alla chiesa di St. Anne a Las Vegas, bambina poi adottata dalla comunità dei Cappuccini. Mantiene sempre vivo il collegamento con la sua città natale, dove risiedono i suoi due fratelli e le tre sorelle. Il 9 luglio del 1990, il giorno in cui conseguì la laurea in Scienze politiche all'Ateneo barese, era con lui, anch'egli per discutere la tesi di laurea, Pietro Mennea. Un felice incontro tra due barlettani con tanta voglia di conoscere il prossimo.
Impegnato principalmente nell'apostolato anglo ispanico, Padre Michelangelo ha vissuto, studiandolo "in presa diretta", il fenomeno del disadattamento post industriale della società statunitense, con la relativa perdita di valori quali quelli della famiglia e della solidarietà. Interi quartieri delle città del nord America vivono il dissolvimento della famiglia. Per il suo particolare impegno nel servizio culturale e sociale alla popolazione, nel 1990 ha ricevuto la cittadinanza onoraria della città di Arcadia, in California. Le sue esperienze di missionario, applicate ai lunghi studi compiuti sono spesso argomento degli articoli che predispone per le riviste cui collabora o che dirige, essendo dal 1980 iscritto all'Ordine nazionale italiano dei giornalisti, albo pubblicisti. Tanti gli accadimenti vissuti "dall'altra parte del mondo", in contesti culturalmente non molto differenti da quelli del nostro territorio, dove integrazione e fratellanza, nel nome di Nostro Signore Gesù Cristo sono tematiche comuni.
Di San Francesco ha in comune la semplicità e la dedizione verso il prossimo, specie se solo ed emarginato. Significativa l'esperienza svolta per circa un decennio come cappellano nel carcere minorile "N. Fornelli" di Bari. Numerosi sono anche gli episodi che porta nel cuore dell'esperienza americana, tra questi il riconoscimento tributatogli di Cavaliere di Cristoforo Colombo ed il ritrovamento di una neonata in un cassonetto vicino alla chiesa di St. Anne a Las Vegas, bambina poi adottata dalla comunità dei Cappuccini. Mantiene sempre vivo il collegamento con la sua città natale, dove risiedono i suoi due fratelli e le tre sorelle. Il 9 luglio del 1990, il giorno in cui conseguì la laurea in Scienze politiche all'Ateneo barese, era con lui, anch'egli per discutere la tesi di laurea, Pietro Mennea. Un felice incontro tra due barlettani con tanta voglia di conoscere il prossimo.