“Dal fondo di caffè ai funghi”, una vittoria per il Liceo Cafiero di Barletta
Il progetto della classe 4P esempio di impegno e entusiasmo
sabato 11 giugno 2022
È nato tutto da una semplice tazzina di caffè bevuta al bar del Liceo, e si è trasformato nella vittoria del concorso "Call to action per la Sostenibilità 2022", promosso da Rotary Club Milano, in partnership con Redooc.com, Scuola di Robotica e World Environmental Education Congress (WEEC): il progetto della classe 4P, indirizzo Scienze Applicate del Liceo Scientifico C. Cafiero di Barletta, ha rappresentato una testimonianza tangibile dell'impegno e dell'entusiasmo delle giovani generazioni rispetto alle tematiche di transizione digitale, che sono proprio quelle a cui i ragazzi si mostrano più sensibili.
L'obiettivo del concorso era quello di stimolare, a partire dai più giovani, azioni concrete, da attuare nel quotidiano, essenziali e imprescindibili per il raggiungimento delle agognate mete dell'Agenda 2030. Dalle parole ai fatti, insomma, per dimostrare come una generazione di giovani, fin troppo bistrattata, se stimolata opportunamente, manifesta in realtà tutte le competenze e i presupposti per caricarsi, sin da subito, della responsabilità del cambiamento di cui può e deve essere il simbolo.
Gli studenti, guidati dalla prof.ssa di Scienze Anna Peschechera e dal prof. di Informatica Francesco Paolo Vino, hanno realizzato una prova sperimentale dal titolo "Dal fondo di caffè ai funghi". Hanno impiantato una coltura di funghi su fondi di caffè raccolti dal bar della scuola, e ne hanno monitorato lo sviluppo per due mesi, utilizzando sonde gestite dal sistema di sviluppo Arduino, collegato alla piattaforma IOT Thingspeak, che consente di controllare dati e parametri di crescita (umidità, temperatura, luce) in qualsiasi momento e da ogni dispositivo collegato, anche dal proprio cellulare.
Con consapevolezza, creatività e impegno i ragazzi e le ragazze hanno dimostrato che si può avere a cuore la vita del Pianeta non solo a parole ma anche "sul campo", e ciò è valso loro il Primo Premio del concorso per la "Fattibilità".
Forse una briciola, nella galassia di interventi necessari, ma comunque un'applicazione ben riuscita delle conoscenze apprese in aula a situazioni della vita reale, oltre che una presa di coscienza essenziale dell'importanza del riciclo e dell'economia circolare, delle potenzialità offerte dal sapere scientifico e tecnico rispetto ai problemi della modernità, nel segno di un approccio critico e di un intreccio tra conoscenza digitale e sostenibilità.
L'obiettivo del concorso era quello di stimolare, a partire dai più giovani, azioni concrete, da attuare nel quotidiano, essenziali e imprescindibili per il raggiungimento delle agognate mete dell'Agenda 2030. Dalle parole ai fatti, insomma, per dimostrare come una generazione di giovani, fin troppo bistrattata, se stimolata opportunamente, manifesta in realtà tutte le competenze e i presupposti per caricarsi, sin da subito, della responsabilità del cambiamento di cui può e deve essere il simbolo.
Gli studenti, guidati dalla prof.ssa di Scienze Anna Peschechera e dal prof. di Informatica Francesco Paolo Vino, hanno realizzato una prova sperimentale dal titolo "Dal fondo di caffè ai funghi". Hanno impiantato una coltura di funghi su fondi di caffè raccolti dal bar della scuola, e ne hanno monitorato lo sviluppo per due mesi, utilizzando sonde gestite dal sistema di sviluppo Arduino, collegato alla piattaforma IOT Thingspeak, che consente di controllare dati e parametri di crescita (umidità, temperatura, luce) in qualsiasi momento e da ogni dispositivo collegato, anche dal proprio cellulare.
Con consapevolezza, creatività e impegno i ragazzi e le ragazze hanno dimostrato che si può avere a cuore la vita del Pianeta non solo a parole ma anche "sul campo", e ciò è valso loro il Primo Premio del concorso per la "Fattibilità".
Forse una briciola, nella galassia di interventi necessari, ma comunque un'applicazione ben riuscita delle conoscenze apprese in aula a situazioni della vita reale, oltre che una presa di coscienza essenziale dell'importanza del riciclo e dell'economia circolare, delle potenzialità offerte dal sapere scientifico e tecnico rispetto ai problemi della modernità, nel segno di un approccio critico e di un intreccio tra conoscenza digitale e sostenibilità.