Dal 2014 una "Puglia smart" per Nichi Vendola

Obiettivi da seguire entro il 2020

sabato 11 gennaio 2014
A cura di Paolo Doronzo
"Nel 2014 cominciamo il cammino verso Puglia 2020: vogliamo cominciare a mettere le basi per quella che si può definire una "Puglia smart", cioè una regione inclusiva, accogliente, intelligente e competitiva. Questo lo possiamo fare perché abbiamo chiuso il 2013 portando a casa risultati straordinari". Così recentemente il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola marcando il percorso prossimo dell'Amministrazione.

"Il 2013 è stato l'anno in cui si è chiuso un ciclo di programmazione di spesa di fondi comunitari, che rappresentano il salvadanaio fondamentale per alimentare le risposte da dare ai bisogni dei pugliesi, e con il 2014 comincia un settennio cruciale, per il quale noi dobbiamo impostare qualunque nostro ragionamento, avendo in testa quel 2020 che è un punto di arrivo molto importante".

[…] Correggere quel destino del Sud che lo rende sempre un cono d'ombra, un vuoto a perdere, un Sud metafora di tutto ciò che non va, di tutto ciò che è spreco.

"Siamo forse – ha aggiunto Vendola - l'unica Regione che è riuscita, nel bilancio, a tagliare parzialmente la pressione fiscale, cioè le tasse. Siamo una Regione che ha difeso con le unghie e con i denti ogni singola fabbrica, ogni singola azienda, ogni singolo posto di lavoro. Siamo la Regione più innovativa d'Italia dal punto di vista delle politiche giovanili. Vogliamo continuare ad essere un punto di riferimento per le politiche di ambientalizzazione".

"Questi risultati, unici nel panorama meridionale – ha proseguito – ci portano a dire che dal 2014 noi mettiamo la Puglia su un trampolino di lancio. Vogliamo essere una regione smart. E badate, questo che non è uno slogan o una iconografia pubblicitaria. Smart Puglia significa una Puglia che si prende cura di tutte le risorse umane che ha. Prendersi cura dei vecchi ad esempio significa dare valore ad una porzione di umanità che può fare molto per il benessere della comunità. Smart significa che, se siamo in grado di ripensare le città in un'ottica di ecosostenibilità, noi risparmiamo sulla bolletta elettrica e diminuiamo l'inquinamento. Smart significa che se i bambini mangiano bene, l'economia pugliese vende di più e vendono di meno le multinazionali".

Per Vendola, la Puglia si salva dentro questa ottica, intrecciando innovazione tecnologica e innovazione sociale, innovazione economica e innovazione culturale.

"La Puglia che vogliamo è una regione più attrattiva per imprese esterne, più competitiva proprio grazie all'innovazione tecnologica, più inclusiva verso i soggetti più deboli, una regione più consapevole e responsabile verso l'ambiente e la propria cultura, più connessa nel contesto nazionale e internazionale e infine una regione più integrata nelle politiche di sviluppo per convergere e sostenersi reciprocamente".

"Vogliamo avere gli stessi obiettivi – ha concluso Vendola - che hanno le più avanzate regioni del nord dell'Europa, vogliamo cioè essere la regione in grado, nel pieno della più grande crisi economica mondiale, di darsi obiettivi di evoluzione, di incivilimento, di crescita del proprio parco infrastrutturale e una regione in cui i diritti fondamentali, che sono il diritto alla formazione, alla cura, alla mobilità e all'assistenza, siano diritti effettivamente, giorno per giorno, realizzati".