Da oltre 20 giorni senz'acqua, la protesta dei commercianti della 167
I titolari di attività chiedono l'aiuto del Comune, «Così saremo costretti a chiudere»
martedì 2 maggio 2023
11.57
«Da oltre 20 giorni sono costretto a comprare acqua da una ditta esterna per mandare avanti il mio locale. La mancanza della giusta pressione per caricare le cisterne sta rendendo la situazione insostenibile, chiedo aiuto alle istituzioni e a chi di competenza». Il grido di allarme di Pasquale Dileo, titolare di un bar in via Giulini, nella zona 167, è quello di un intero quartiere alle prese con problemi di approvvigionamento idrico dovuti alla scarsa copertura della zona da parte di Acquedotto.
«Ogni giorno - prosegue Dileo - sono costretto a spendere 100 euro per caricare i 2000 litri di acqua necessari ad andare avanti, con l'impossibilità, tra le altre cose, di poter fronteggiare giornate di sovraccarico lavorativo come ad esempio quelle festive». Dileo è ormai da tre settimane in attesa di risposte da Acquedotto pugliese: «Mi sto rivolgendo ripetutamente al numero verde senza ricevere risposte certe o qualsiasi tipo di intervento. Ci sono dei problemi a livello di pressione. In base a quella che è la distribuzione dell'acqua, alla mia attività da 0.5 di partenza si arriva a 0.1 rendendo quasi impossibile l'erogazione. Vorrei solo capire se qualcuno può aiutarci, non posso continuare a sobbarcarmi queste spese enormi».
Le problematiche del bar di via Giulini, sono condivise dagli altri operatori della zona e dalle associazioni di categoria: «Come Fipe - spiega il referente cittadino Antonio Quarto - siamo al fianco degli operatori della zona. Abbiamo inviato diverse pec sia all'Acquedotto che al Comune di Barletta che crediamo possa essere di supporto per risolvere una problematica che riguarda tutto il quartiere. In questa zona della città, ad un certo punto della giornata l'acqua finisce e siamo costretti ad espedienti per rendere dignitose le nostre attività».
Quella dell'assenza di acqua è solo una delle problematiche con le quali gli operatori commerciali della 167 sono costretti a far fronte. Assenza di parcheggi e isolamento dal resto della città sono gli altri temi caldi pronti ad essere discussi in un incontro in programma giovedì con l'amministrazione comunale. «Il 4 maggio - afferma il presidente cittadino di Confcommercio, Francesco Divenuto - saremo a Palazzo di Città per chiedere alle istituzioni il supporto necessario alle nostre attività. La zona 167 era nata come "quartiere dormitorio", la stiamo ravvivando e ringiovanendo con il nostro lavoro. Molti locali sono stati costretti a chiudere per l'assenza di acqua e questo noi non possiamo permetterlo».
«Ogni giorno - prosegue Dileo - sono costretto a spendere 100 euro per caricare i 2000 litri di acqua necessari ad andare avanti, con l'impossibilità, tra le altre cose, di poter fronteggiare giornate di sovraccarico lavorativo come ad esempio quelle festive». Dileo è ormai da tre settimane in attesa di risposte da Acquedotto pugliese: «Mi sto rivolgendo ripetutamente al numero verde senza ricevere risposte certe o qualsiasi tipo di intervento. Ci sono dei problemi a livello di pressione. In base a quella che è la distribuzione dell'acqua, alla mia attività da 0.5 di partenza si arriva a 0.1 rendendo quasi impossibile l'erogazione. Vorrei solo capire se qualcuno può aiutarci, non posso continuare a sobbarcarmi queste spese enormi».
Le problematiche del bar di via Giulini, sono condivise dagli altri operatori della zona e dalle associazioni di categoria: «Come Fipe - spiega il referente cittadino Antonio Quarto - siamo al fianco degli operatori della zona. Abbiamo inviato diverse pec sia all'Acquedotto che al Comune di Barletta che crediamo possa essere di supporto per risolvere una problematica che riguarda tutto il quartiere. In questa zona della città, ad un certo punto della giornata l'acqua finisce e siamo costretti ad espedienti per rendere dignitose le nostre attività».
Quella dell'assenza di acqua è solo una delle problematiche con le quali gli operatori commerciali della 167 sono costretti a far fronte. Assenza di parcheggi e isolamento dal resto della città sono gli altri temi caldi pronti ad essere discussi in un incontro in programma giovedì con l'amministrazione comunale. «Il 4 maggio - afferma il presidente cittadino di Confcommercio, Francesco Divenuto - saremo a Palazzo di Città per chiedere alle istituzioni il supporto necessario alle nostre attività. La zona 167 era nata come "quartiere dormitorio", la stiamo ravvivando e ringiovanendo con il nostro lavoro. Molti locali sono stati costretti a chiudere per l'assenza di acqua e questo noi non possiamo permetterlo».