Da Fukushima a Barletta, alcune famiglie ospiteranno i bambini del Giappone
Organizzato dalle associazioni «Cuore pro Bambini Chernobyl di Barletta e «Gruppo Accoglienza Bambini Bielorussia». La speranza è regalare altri quaranta sorrisi
mercoledì 7 marzo 2012
19.53
Si è tenuta questa mattina all'interno del Gos una conferenza stampa indetta dalle associazioni «Cuore pro Bambini Chernobyl di Barletta e «Gruppo Accoglienza Bambini Bielorussia» di Modugno al fine di informare i cittadini pugliesi in merito alla possibilità di far arrivare in Puglia i piccoli bimbi giapponesi vittime della esplosione nucleare di Fukushima avvenuta esattamente un anno addietro. All'incontro sono stati presenti Enzo Di Lauro e Giuseppe Dimiccoli, presidente e vice del sodalizio barlettano, con Francesco Bia e Nicola Mariano, presidente e referente per la sesta provincia del Gabb di Monopoli. I piccoli bimbi giapponesi di Fukushima in Puglia: l'appello all'ospitalità nel segno della solidarietà da parte delle associazioni di volontariato «Cuore» e «Gabb». Un invito esplicito per "reclutare la disponibilità delle famiglie disposte ad ospitare bambini colpiti dalla tragedia di Fukushima.
Un'iniziativa nel segno della solidarietà, per ricordare le innocenti vittime di Fukushima dove esattamente un anno orsono avvenne l'esplosione del tristemente famoso reattore 2 e reattore 4 della centrale nucleare. Lo scorso anno del soggiorno degli undici bambini ospitati lo scorso anno a Modugno nel Barese con il progetto pilota sono stati alquanto positivi per il risanamento proprio perchè la nostra regione essendo salubre sia dal punto di vista atmosferico che alimentare ma anche affettivo fa si che questi bambini riescano a liberarsi dalle radiazioni che li hanno colpiti. I benefici apportati dai soggiorni terapeutici negli ambienti Pugliesi sono stati dimostrati scientificamente grazie al Progetto Tiroide supportato dalla Clinica Pediatrica del Policlinico di Bari. «Ci auguriamo che le famiglie pugliesi interessate a realizzare questo gesto di amore e solidarietà aderiscano al nostro appello al fine di aiutare questi bimbi» hanno concluso. Sentiato fortemente il dovere di continuare ad impegnarsi anche favore dei bimbi che soffrono a causa delle radiazioni nucleari conoscendo bene cosa significa questo tipo di emergenza e avendo maturato una esperienza pluriennale nell'ambito dei "soggiorni terapeutici - affettivi". Le città italiane coinvolte sono Roma , Terni-Isernia e Modugno- Barletta. Ancora troppo poche.
I danni delle radiazioni di Fukushima sono arrivate al 7° livello indicato con la dicitura: «Rilascio all'esterno di un impianto di grandi dimensioni di ingenti quantità di materiale radioattivo (maggiori di 10 PBq equivalenti di iodio-131(1)) in un'area molto vasta con conseguenti effetti acuti sulla salute della popolazione esposta e conseguenze gravi sull'ambiente.», livello non attribuito da subito per la reticenza dei governi, un valore altissimo se non definibile distruttivo per organismi non del tutto sviluppati come quelli dei bambini, senza possibilità di combattere le radiazioni non avendo le difese immunitarie necessarie.
Le associazioni lo scorso anno sono riuscite a far arrivare in Puglia 11 bambini, quest'anno si spera di arrivare a circa 40 sorrisi in più, il progetto è estivo e l'arrivo dei piccoli è previsto a metà luglio per ripartire poi a fine agosto. Nonostante la crisi economica , il campo della solidarietà non è stato tagliato almeno in Puglia, anzi, tante famiglie soprattutto le meno abbienti - ma con tanto cuore - preparano un salvadanaio tutto l'inverno proprio in previsione dell'arrivo dei bambini. Cuori grande che donano la felicità a tanti piccoli innocenti regalandogli una speranza di vita migliore.
Un'iniziativa nel segno della solidarietà, per ricordare le innocenti vittime di Fukushima dove esattamente un anno orsono avvenne l'esplosione del tristemente famoso reattore 2 e reattore 4 della centrale nucleare. Lo scorso anno del soggiorno degli undici bambini ospitati lo scorso anno a Modugno nel Barese con il progetto pilota sono stati alquanto positivi per il risanamento proprio perchè la nostra regione essendo salubre sia dal punto di vista atmosferico che alimentare ma anche affettivo fa si che questi bambini riescano a liberarsi dalle radiazioni che li hanno colpiti. I benefici apportati dai soggiorni terapeutici negli ambienti Pugliesi sono stati dimostrati scientificamente grazie al Progetto Tiroide supportato dalla Clinica Pediatrica del Policlinico di Bari. «Ci auguriamo che le famiglie pugliesi interessate a realizzare questo gesto di amore e solidarietà aderiscano al nostro appello al fine di aiutare questi bimbi» hanno concluso. Sentiato fortemente il dovere di continuare ad impegnarsi anche favore dei bimbi che soffrono a causa delle radiazioni nucleari conoscendo bene cosa significa questo tipo di emergenza e avendo maturato una esperienza pluriennale nell'ambito dei "soggiorni terapeutici - affettivi". Le città italiane coinvolte sono Roma , Terni-Isernia e Modugno- Barletta. Ancora troppo poche.
I danni delle radiazioni di Fukushima sono arrivate al 7° livello indicato con la dicitura: «Rilascio all'esterno di un impianto di grandi dimensioni di ingenti quantità di materiale radioattivo (maggiori di 10 PBq equivalenti di iodio-131(1)) in un'area molto vasta con conseguenti effetti acuti sulla salute della popolazione esposta e conseguenze gravi sull'ambiente.», livello non attribuito da subito per la reticenza dei governi, un valore altissimo se non definibile distruttivo per organismi non del tutto sviluppati come quelli dei bambini, senza possibilità di combattere le radiazioni non avendo le difese immunitarie necessarie.
Le associazioni lo scorso anno sono riuscite a far arrivare in Puglia 11 bambini, quest'anno si spera di arrivare a circa 40 sorrisi in più, il progetto è estivo e l'arrivo dei piccoli è previsto a metà luglio per ripartire poi a fine agosto. Nonostante la crisi economica , il campo della solidarietà non è stato tagliato almeno in Puglia, anzi, tante famiglie soprattutto le meno abbienti - ma con tanto cuore - preparano un salvadanaio tutto l'inverno proprio in previsione dell'arrivo dei bambini. Cuori grande che donano la felicità a tanti piccoli innocenti regalandogli una speranza di vita migliore.