Da cosa e da chi dipende il destino dell'amministrazione di Barletta

Oggi il Movimento 5 stelle incontrerà gli attivisti e il Pd renderà note le sue intenzioni

giovedì 29 luglio 2021 13.57
A cura di Cosimo Giuseppe Pastore
Sono ore cruciali quelle che separano dal Consiglio comunale di domani. Il destino dell'amministrazione Cannito è appeso a un filo. A tre anni dalle elezioni forse questa è la crisi politica più profonda che ci sia mai stata nella maggioranza del buon governo, come si faceva chiamare nel 2018.

Il capitolo Cannito sembra chiuso, ma la conta dei numeri necessari all'approvazione del rendiconto finanziario del 2020 è ancora in corso. Ormai la speranza di recuperare il pieno sostegno dei consiglieri di Cantiere Barletta è naufragata da giorni.

Le opposizioni

Nel pomeriggio il Movimento 5 stelle incontrerà gli attivisti per decidere la posizione da assumere in aula. Sarebbe da escludere un voto favorevole, ma anche la sola astensione potrebbe essere preziosa. Per molti sono loro l'ago della bilancia.

Nelle stesse ore è prevista una riunione della segreteria del Partito democratico e del suo gruppo consiliare che renderà note le intenzioni di voto prima della convocazione dell'assise. Dovrebbero votare "contro" quattro consiglieri su cinque, ma la certezza ci sarà nelle prossime ore quando il gruppo sottoscriverà tale intenzione.

Resterebbe fuori Ruggiero Mennea. Al momento, il consigliere (nonché capogruppo in Consiglio del Pd) non sarebbe allineato alla posizione dei colleghi. E poi c'è il categorico voto contrario dei tre consiglieri di Coalizione civica.

Gli altri

L'ipotesi che il sostegno esterno dei sei consiglieri di Cantiere Barletta fosse un bluff c'è stata. Ad oggi, tuttavia, la loro posizione appare sempre più netta. Non ci sarebbe interesse a mantenere in vita l'amministrazione Cannito, ma per sapere come agiranno in Consiglio bisognerà attendere la giornata di domani.

Ai sei si aggiunge un settimo, Giuseppe Dipaola. Il suo voto sembrava essere stato recuperato dal sindaco. Non sarebbe così. Lo dimostra la sua assenza dal consiglio comunale di questa mattina. Invece, le intenzioni del presidente del Consiglio Sabino Dicataldo, ufficiosamente in rotta di collisione con l'amministrazione, restano un mistero. L'astensione dal voto di ieri è stata un campanello di allarme.

Ancora ignote, anche le intenzioni dei consiglieri Pier Paolo Grimaldi e Salvatore Lionetti. La loro distanza da Cannito potrebbe essere inferiore a quella dai consiglieri di Cantiere Barletta e potrebbe essere colmata con l'astensione. Al fianco del sindaco non restano che i fedelissimi, gli esponenti del centrodestra e il consigliere Flavio Basile.

Scenari

Con questi numeri Cannito potrebbe valutare di non presentarsi in aula domani e rinviare tutto in seconda convocazione, facendo affidamento su un quorum più basso. Quorum, che la giornata di oggi ha dimostrato di non esserci.

In caso di mancata approvazione del rendiconto finanziario 2020 lo scenario che si apre è quello dello scioglimento del Consiglio e delle successive elezioni anticipate in primavera 2022. Nel mezzo, una finestra di 20 giorni che consentirebbe un'approvazione in extremis del provvedimento e scongiurerebbe un cambio di amministrazione. È lì che le cose potrebbero cambiare.