Crollo di via Roma: «Contro la cultura dello sfuttamento»

Videomessaggio di Francesco Corcella, coordinatore cittadino della Cgil. Sono già trascorsi quattro mesi

venerdì 3 febbraio 2012 16.57
A cura di Ida Vinella
Dopo il silenzio, anche il freddo del più pieno inverno è calato su quello spiazzo di cemento in via Roma, che nel suo grigiore ricopre e annulla le polveri e persino il ricordo di quello che è successo lì, precisamente quattro mesi fa. Trascorsi così tanti giorni dalla "tragedia di Barletta", quasi tutti hanno imparato a metter da parte speculazioni e demagogie, freddi lamenti e ipocrite prese di posizione. Chi oggi, nella sua memoria, ricorda ancora quel 3 ottobre, è chi quel dramma l'ha vissuto e sentito davvero, chi cerca ancora di scuotere la coscienza per non lasciare che tutto sia vano, chi vorrebbe che da questa collettiva sconfitta per tutta la città, possa ricominciare qualcosa di nuovo: maggiore legalità, maggiore controllo, maggiore attenzione alle piccole realtà lavorative, soprattutto se strette nella tenaglia della crisi attuale.

Tutti questi concetti traspaiono dal videomessaggio che Francesco Corcella, coordinatore cittadino della Cgil, rivolge ai lettori di Barlettalife, esortando ad una più umana dimensione del lavoro «contro la cultura dello sfruttamento». Corcella parla anche della U.A.L., Associazione Uniti per l'Affermazione della Legalità, di cui è membro, realtà che per prima potrebbe contribuire alla nascita di una nuova dimensione legalitaria nella Barletta della troppo diffusa omertà e indifferenza.
Crollo di via Roma, il terzo pannello
Crollo di via Roma, il terzo pannello
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