Crollo di via Canosa, in arrivo una medaglia d'oro alla cittadinanza
Accolta la proposta dal Quirinale. Il ricordo vive ancora dal 16 settembre 1959
venerdì 29 marzo 2013
Il giornalismo si fa spazio nella Storia e diventa reporter di morte, la morte protagonista accidentale della Storia documentata, la Storia ingloba la morte e si svela ai giornalisti. In tutta questa astrazione concettuale, però, ci sono i fatti: a Barletta, il 16 Settembre 1959 un palazzo sito in via Canosa n 7 crolla spietatamente provocando la morte di 58 persone e ferendone 12. Crolla un edificio ma si innalzano i muri contro la mala edilizia; da quel tragico episodio il Parlamento vara nuove norme di rafforzamento della sicurezza edile e la Magistratura condanna severamente progettista, costruttore, faccendiere e dirigente dell'ufficio tecnico comunale. Una svolta istituzionale, legislativa, giudiziaria ma anche cross mediatica.
Forze dell'ordine, militari e civili volontari accorsero quel giorno sul luogo del disastro con tempestività e dotati di forte mordente civile. Dalle autorità come l'allora Capo dello Stato Gronchi e il sindaco di Barletta Giuseppe Palmitessa, passando dalle voci scritte di Eco e Montanelli fino ad arrivare al pragmatismo medico di Ruggiero Lattanzio (primario dell' Umberto I), una delle più tristi stragi italiane del '900 è accuratamente documentata dall' archivio di Stato di Bari e preservata dalla memoria storica degli italiani.
Memoria ravvivata in questi giorni dal Quirinale che concorda con la proposta di onorare la città di Barletta con la medaglia al valore e al merito civile per aver prestato un nudo soccorso umano e per aver dato inizio al dispiegamento di lotte esecutive e amministrative contro la speculazione edilizia e d'azzardo. Ai fini di tale assegnazione, è stata avviata l'istruttoria in conformità alle disposizioni di legge per raccogliere la tacitiana documentazione e catalogare il copioso materiale storiografico a disposizione. Il dott. Lastella, capo di gabinetto della Prefettura rende nota l'intenzione istituzionale con una lettera ufficiale indirizzata a Nino Vinella giornalista portavoce e presidente del Comitato Pro Canne della Battaglia (organizzazione di volontariato storico-divulgativo-culturale ).
Cronaca, fotogrammi e testimonianze indelebili vivificate dal dossier stampa "Quando il giornalismo si fa Storia" presentato il 3 Novembre 2012 e dal reportage di Barlettalife "Memoria fotografica" che racconta il dramma di Via Roma del 3 Ottobre 2011.
Alla luce degli oscuri accadimenti barlettani (Via Magenta nel '52, Via Canosa nel '59 e Via Roma nel 2011) sembra che per ironia della sorte Barletta si trovi ad essere riconosciuta come la città delle implosioni edilizie, etiche e politiche; la città che ha perso di recente il suo oro sportivo e che non ha speranze di avere una preziosità politica forse avrà un riconoscimento valoriale ben più onorifico. Una medaglia alla coesione comunitaria dei suoi cittadini, a quella "social catena" priva di individualismi di cui Barletta ha dato prova nel corso e ricorso della sua storia.
Forze dell'ordine, militari e civili volontari accorsero quel giorno sul luogo del disastro con tempestività e dotati di forte mordente civile. Dalle autorità come l'allora Capo dello Stato Gronchi e il sindaco di Barletta Giuseppe Palmitessa, passando dalle voci scritte di Eco e Montanelli fino ad arrivare al pragmatismo medico di Ruggiero Lattanzio (primario dell' Umberto I), una delle più tristi stragi italiane del '900 è accuratamente documentata dall' archivio di Stato di Bari e preservata dalla memoria storica degli italiani.
Memoria ravvivata in questi giorni dal Quirinale che concorda con la proposta di onorare la città di Barletta con la medaglia al valore e al merito civile per aver prestato un nudo soccorso umano e per aver dato inizio al dispiegamento di lotte esecutive e amministrative contro la speculazione edilizia e d'azzardo. Ai fini di tale assegnazione, è stata avviata l'istruttoria in conformità alle disposizioni di legge per raccogliere la tacitiana documentazione e catalogare il copioso materiale storiografico a disposizione. Il dott. Lastella, capo di gabinetto della Prefettura rende nota l'intenzione istituzionale con una lettera ufficiale indirizzata a Nino Vinella giornalista portavoce e presidente del Comitato Pro Canne della Battaglia (organizzazione di volontariato storico-divulgativo-culturale ).
Cronaca, fotogrammi e testimonianze indelebili vivificate dal dossier stampa "Quando il giornalismo si fa Storia" presentato il 3 Novembre 2012 e dal reportage di Barlettalife "Memoria fotografica" che racconta il dramma di Via Roma del 3 Ottobre 2011.
Alla luce degli oscuri accadimenti barlettani (Via Magenta nel '52, Via Canosa nel '59 e Via Roma nel 2011) sembra che per ironia della sorte Barletta si trovi ad essere riconosciuta come la città delle implosioni edilizie, etiche e politiche; la città che ha perso di recente il suo oro sportivo e che non ha speranze di avere una preziosità politica forse avrà un riconoscimento valoriale ben più onorifico. Una medaglia alla coesione comunitaria dei suoi cittadini, a quella "social catena" priva di individualismi di cui Barletta ha dato prova nel corso e ricorso della sua storia.