Crollo delle Mura del Carmine: ieri il sopralluogo
Le infiltrazioni d’acqua hanno danneggiato i tufi provvisori
venerdì 22 agosto 2014
13.31
Crollano le istituzioni, i princìpi, i palazzi e qualche volta crollano anche piccoli pezzi di storia sparsi per la città. Qualche giorno fa, infatti, è crollata nuovamente una cospicua parte delle mura del Carmine, proprio in corrispondenza dell'antico palazzo Della Marra. Pare che il crollo, a causa del quale sono caduti numerosi mattoni appartenenti alle mura, sia stato provocato dalla forte alluvione di qualche giorno fa. La zona è stata prontamente transennata sia dalla parte sovrastante le mura, dove è stato recintato l'intero marciapiede, che dalla parte sottostante, in cui sono sparsi i tufi venuti via dalle mura stesse.
Ieri mattina i tecnici del Settore Manutenzione del comune di Barletta si sono recati in sopralluogo nella zona del crollo, scoprendone l'origine nelle infiltrazioni d'acqua. Infatti, pare che la zona sia il punto d'arrivo delle acque piovane che scorrono da via Cialdini per andarsi a fermare proprio in corrispondenza delle mura. Questo processo si verifica ogniqualvolta vi sia una forte pioggia e, dato che proprio la parte crollata in questi giorni era già stata puntellata dieci anni fa, per questo motivo si è verificato nuovamente il cedimento, dato che i tufi che si sono staccati questa volta non appartengono alle mura originarie, risalenti al 1500.
Il crollo è stato quindi provocato dal mancato restauro di questa porzione di tufi provvisori, così come avvenne invece per una zona delle mura adiacente a quella del recente cedimento, restaurata e tuttora resistente agli agenti atmosferici. In questi giorni saranno rimossi i tufi staccatisi dalla parete in prospettiva di un pronto (o almeno così ci auguriamo) restauro.
Ieri mattina i tecnici del Settore Manutenzione del comune di Barletta si sono recati in sopralluogo nella zona del crollo, scoprendone l'origine nelle infiltrazioni d'acqua. Infatti, pare che la zona sia il punto d'arrivo delle acque piovane che scorrono da via Cialdini per andarsi a fermare proprio in corrispondenza delle mura. Questo processo si verifica ogniqualvolta vi sia una forte pioggia e, dato che proprio la parte crollata in questi giorni era già stata puntellata dieci anni fa, per questo motivo si è verificato nuovamente il cedimento, dato che i tufi che si sono staccati questa volta non appartengono alle mura originarie, risalenti al 1500.
Il crollo è stato quindi provocato dal mancato restauro di questa porzione di tufi provvisori, così come avvenne invece per una zona delle mura adiacente a quella del recente cedimento, restaurata e tuttora resistente agli agenti atmosferici. In questi giorni saranno rimossi i tufi staccatisi dalla parete in prospettiva di un pronto (o almeno così ci auguriamo) restauro.