Crolla un tetto in via Madrid, due feriti
I due operai coinvolti lavoravano senza misure di sicurezza. Sono intervenuti i vigili del fuoco e la polizia municipale
giovedì 4 novembre 2010
17.03
Clima molto concitato in via Madrid 19, una traversa di via Trani. Presso uno stabile della ditta calzaturiera Gemar, ad uso industriale, è improvvisamente crollato il tetto e due operai che stavano lì lavorando, a quanto sembra senza le dovute precauzioni, sono rimasti feriti.
Sono prontamente intervenuti sul posto gli operatori del 118 e dei vigili del fuoco, che in questo momento stanno salendo sul tetto per soccorrere i due malcapitati, di cui uno sembra essere in gravi condizioni. Sono accorse anche due pattuglie di polizia di stato e polizia municipale per monitorare la situazione di pericolo.
I nostri inviati non sono in grado di avvicinarsi ulteriormente al luogo dell'incidente, per questioni di sicurezza e discrezione, ma continuano a tenerci in costante aggiornamento.
Aggiornamento delle 17:03
I due operai coinvolti nell'incidente sono in gravi condizioni, uno dei due in particolar modo versa in condizioni drammatiche ed è stato soccorso con estrema delicatezza dagli operatori del 118, che l'hanno imbracato sulla barella fermandogli la spina dorsale. Gli uomini (uno dipendente dell'azienda, l'altro impiegato esterno) sono precipitati dal primo piano al piano terra a causa del crollo del tetto, rovinando a terra di schiena. Le loro pessime condizioni sono legate alla mancanza delle giuste misure di sicurezza. Intanto si aspetta l'intervento ufficiale della polizia, che fra poco giungerà sul posto, mentre sono già intervenuti sul luogo anche i carabinieri.
Aggiornamento delle 17:18
Uno dei due feriti ha riportato una pronfonda contusione al capo. Nonostante questo continua a rimanere cosciente. Conosciamo solo uno dei nomi dei due coinvolti nell'incidente: Fabio Cuonzo.
Aggiornamento delle 17:25
Lo scenario dell'incidente è decisamente drammatico: il tetto, composto di materiale fibroso e sfilacciato (potrebbe infatti trattarsi di eternit), è stato sfondato generando un buco quadrato di 1,50 metri di lato, attraverso il quale i due operai sono rovinati al piano sottostante senza alcun tipo di barriera. Fortunatamente i due, nella caduta, hanno evitato le numerose scaffalature metalliche e vari oggetti di lavoro contudenti che erano presenti al piano inferiore. Il pavimento è completamente ricoperto di calcinacci. Intanto sul luogo dell'incidente continua a crescere la tensione: fra l'agitazione dei colleghi di lavoro, si ravvisano alcuni momenti di dissidio e concitazione fra le forze dell'ordine e gli operai dell'industria.
Aggiornamento delle 17:48
Il tetto crollato era composto di cemento-amianto (eternit), materiale non calpestabile se al soffitto (nonostante la presente controsoffittatura) e quindi zona non agibile dagli operai: per rendere possibile l'accesso alla zona, sarebbe stato necessario costruire dei camminamenti o delle pensiline, che invece erano completamente assenti. Per quanto riguarda i due feriti, si tratta del titolare dell'azienda incaricata dei lavori al tetto e di un operaio della stessa. L'incidente odierno è strettamente analogo a quello che un anno e mezzo fa coinvolse l'ing. Dibenedetto, precipitato dal tetto della sua azienda con modalità analoghe, dato che analoghe sono le condizione dei tetti, coperti da ondulati di eternit e in ogni caso non calpestabili [il tipo di mescola cemento-amianto non genera un piano molto rigido; questo, se calpestato, regge uno scarso peso sicuramente inferiore a quello di un uomo adulto. Il peso tuttavia, anche oltre la tolleranza, viene sopportato dalla struttura ma con un rischio costante di cedimento strutturale ndr].
Aggiornamento delle 18:35
Inserite le foto.
Aggiornamento delle 19:13
Uno dei feriti ha riportato una profonda frattura del cranio ed è ricoverato a Barletta in prognosi riservata, l'altro invece è stato portato presso l'ospedale di Andria.
Sono prontamente intervenuti sul posto gli operatori del 118 e dei vigili del fuoco, che in questo momento stanno salendo sul tetto per soccorrere i due malcapitati, di cui uno sembra essere in gravi condizioni. Sono accorse anche due pattuglie di polizia di stato e polizia municipale per monitorare la situazione di pericolo.
I nostri inviati non sono in grado di avvicinarsi ulteriormente al luogo dell'incidente, per questioni di sicurezza e discrezione, ma continuano a tenerci in costante aggiornamento.
Aggiornamento delle 17:03
I due operai coinvolti nell'incidente sono in gravi condizioni, uno dei due in particolar modo versa in condizioni drammatiche ed è stato soccorso con estrema delicatezza dagli operatori del 118, che l'hanno imbracato sulla barella fermandogli la spina dorsale. Gli uomini (uno dipendente dell'azienda, l'altro impiegato esterno) sono precipitati dal primo piano al piano terra a causa del crollo del tetto, rovinando a terra di schiena. Le loro pessime condizioni sono legate alla mancanza delle giuste misure di sicurezza. Intanto si aspetta l'intervento ufficiale della polizia, che fra poco giungerà sul posto, mentre sono già intervenuti sul luogo anche i carabinieri.
Aggiornamento delle 17:18
Uno dei due feriti ha riportato una pronfonda contusione al capo. Nonostante questo continua a rimanere cosciente. Conosciamo solo uno dei nomi dei due coinvolti nell'incidente: Fabio Cuonzo.
Aggiornamento delle 17:25
Lo scenario dell'incidente è decisamente drammatico: il tetto, composto di materiale fibroso e sfilacciato (potrebbe infatti trattarsi di eternit), è stato sfondato generando un buco quadrato di 1,50 metri di lato, attraverso il quale i due operai sono rovinati al piano sottostante senza alcun tipo di barriera. Fortunatamente i due, nella caduta, hanno evitato le numerose scaffalature metalliche e vari oggetti di lavoro contudenti che erano presenti al piano inferiore. Il pavimento è completamente ricoperto di calcinacci. Intanto sul luogo dell'incidente continua a crescere la tensione: fra l'agitazione dei colleghi di lavoro, si ravvisano alcuni momenti di dissidio e concitazione fra le forze dell'ordine e gli operai dell'industria.
Aggiornamento delle 17:48
Il tetto crollato era composto di cemento-amianto (eternit), materiale non calpestabile se al soffitto (nonostante la presente controsoffittatura) e quindi zona non agibile dagli operai: per rendere possibile l'accesso alla zona, sarebbe stato necessario costruire dei camminamenti o delle pensiline, che invece erano completamente assenti. Per quanto riguarda i due feriti, si tratta del titolare dell'azienda incaricata dei lavori al tetto e di un operaio della stessa. L'incidente odierno è strettamente analogo a quello che un anno e mezzo fa coinvolse l'ing. Dibenedetto, precipitato dal tetto della sua azienda con modalità analoghe, dato che analoghe sono le condizione dei tetti, coperti da ondulati di eternit e in ogni caso non calpestabili [il tipo di mescola cemento-amianto non genera un piano molto rigido; questo, se calpestato, regge uno scarso peso sicuramente inferiore a quello di un uomo adulto. Il peso tuttavia, anche oltre la tolleranza, viene sopportato dalla struttura ma con un rischio costante di cedimento strutturale ndr].
Aggiornamento delle 18:35
Inserite le foto.
Aggiornamento delle 19:13
Uno dei feriti ha riportato una profonda frattura del cranio ed è ricoverato a Barletta in prognosi riservata, l'altro invece è stato portato presso l'ospedale di Andria.