Crisi politica, il M5S: «Spettacolo poco edificante, prevalgono i personalismi»
La nota dei pentastellati
lunedì 28 ottobre 2024
18.01
«Il Movimento 5 Stelle, è cosa nota, non è presente in questo Consiglio Comunale, ma attiviste e attivisti seguono con estrema attenzione quello che succede nella nostra città, appassionati agli argomenti più che alle sterili polemiche. E ci tocca ammonire tutta la politica cittadina che in questi giorni ai temi, che dovrebbero essere il fulcro della discussione, antepone l'insulto e i personalismi che tanto male fanno alla città e che allontanano sempre di più i nostri concittadini dalla politica». Così il responsabile territoriale del Movimento 5 Stelle, Luca Savella.
«Responsabile numero uno di questa situazione è indubbiamente il Sindaco Cannito. Sia chiaro, il Sindaco ha vinto le elezioni e ha diritto e dovere di amministrare la nostra città, ma deve avere i numeri per farlo. Se la sua maggioranza è andata in frantumi, cosa che si protrae ormai da un anno, prolungare questa agonia non serve a nessuno, soprattutto ad una città che ha bisogno di crescere e di risolvere le sue problematiche, alcune di esse sicuramente ereditate dal passato.
E invece il Sindaco dispensa poltrone agli amici degli amici, sperando così di risolvere le annose litigiosità. Venerdì 25 ottobre si è consumato l'ennesimo rimpasto della Giunta e del Consiglio di Amministrazione della BAR.S.A. (società in-house, cioè di proprietà del Comune di Barletta). Agli occhi dei tanti osservatori e frequentatori della politica locale è sembrato solo un altro bluff, ma questa volta potrebbe essere veramente l'ultimo.
Il giorno prima del rimpasto si è tenuto infatti un Consiglio Comunale drammatico: intanto perché non è stato approvato per insufficienza dei numeri della maggioranza il Bilancio Consolidato 2023 (la data ultima per approvarlo era già scaduta il 30 settembre) cosa che fa scattare il divieto di assunzione di personale a qualsiasi titolo e con qualsivoglia tipologia contrattuale, compresi i rapporti di collaborazione coordinata e continuativa e di somministrazione, fino a quando l'ente non si mette in regola.
E dal momento che si sono accesi gli animi, si è dovuto assistere ad uno spettacolo davvero molto poco edificante negli interventi dei consiglieri oltre che del Sindaco e del presidente del Consiglio: scambi di accuse tra il Sindaco ed una parte del gruppo consiliare di Forza Italia nel reciproco tentativo di addossarsi le colpe di questastagnante situazione di crisi che perdura da troppo tempo.
Non è difficile vedere quindi come sia vano questo ulteriore tentativo di rimescolare gli incarichi e soprattutto la sua assoluta ininfluenza ai fini dell'aumento dei numeri che servirebbero alla maggioranza per arrivare per arrivare alla fine della legislatura (maggio 2027). E a fine gennaio (o giù di lì) ci saranno ulteriori adempimenti e scadenze di tipo contabile/amministrativo.
Al Sindaco Cannito chiediamo di consegnare a Barletta una maggioranza forte, laddove ci sia. Altrimenti per il bene della nostra città deve fare un passo indietro. Alla politica cittadina tutta invece chiediamo di fermarsi con personalismi e insulti reciproci. Il livello raggiunto in questi giorni è tristemente troppo basso. In gioco c'è la serietà che tutti dobbiamo alle istituzioni, oltre ancora una volta la vita della città e dei suoi abitanti».
«Responsabile numero uno di questa situazione è indubbiamente il Sindaco Cannito. Sia chiaro, il Sindaco ha vinto le elezioni e ha diritto e dovere di amministrare la nostra città, ma deve avere i numeri per farlo. Se la sua maggioranza è andata in frantumi, cosa che si protrae ormai da un anno, prolungare questa agonia non serve a nessuno, soprattutto ad una città che ha bisogno di crescere e di risolvere le sue problematiche, alcune di esse sicuramente ereditate dal passato.
E invece il Sindaco dispensa poltrone agli amici degli amici, sperando così di risolvere le annose litigiosità. Venerdì 25 ottobre si è consumato l'ennesimo rimpasto della Giunta e del Consiglio di Amministrazione della BAR.S.A. (società in-house, cioè di proprietà del Comune di Barletta). Agli occhi dei tanti osservatori e frequentatori della politica locale è sembrato solo un altro bluff, ma questa volta potrebbe essere veramente l'ultimo.
Il giorno prima del rimpasto si è tenuto infatti un Consiglio Comunale drammatico: intanto perché non è stato approvato per insufficienza dei numeri della maggioranza il Bilancio Consolidato 2023 (la data ultima per approvarlo era già scaduta il 30 settembre) cosa che fa scattare il divieto di assunzione di personale a qualsiasi titolo e con qualsivoglia tipologia contrattuale, compresi i rapporti di collaborazione coordinata e continuativa e di somministrazione, fino a quando l'ente non si mette in regola.
E dal momento che si sono accesi gli animi, si è dovuto assistere ad uno spettacolo davvero molto poco edificante negli interventi dei consiglieri oltre che del Sindaco e del presidente del Consiglio: scambi di accuse tra il Sindaco ed una parte del gruppo consiliare di Forza Italia nel reciproco tentativo di addossarsi le colpe di questastagnante situazione di crisi che perdura da troppo tempo.
Non è difficile vedere quindi come sia vano questo ulteriore tentativo di rimescolare gli incarichi e soprattutto la sua assoluta ininfluenza ai fini dell'aumento dei numeri che servirebbero alla maggioranza per arrivare per arrivare alla fine della legislatura (maggio 2027). E a fine gennaio (o giù di lì) ci saranno ulteriori adempimenti e scadenze di tipo contabile/amministrativo.
Al Sindaco Cannito chiediamo di consegnare a Barletta una maggioranza forte, laddove ci sia. Altrimenti per il bene della nostra città deve fare un passo indietro. Alla politica cittadina tutta invece chiediamo di fermarsi con personalismi e insulti reciproci. Il livello raggiunto in questi giorni è tristemente troppo basso. In gioco c'è la serietà che tutti dobbiamo alle istituzioni, oltre ancora una volta la vita della città e dei suoi abitanti».